La buona tv è solo tv. La lezione di Masterpiece

Ok ci possono essere delle scivolate imbarazzanti, delle gaffe, dei piccoli e innocenti infortuni. Ma anche in questo risiede il bello di un talent show. Mettere alla prova i concorrenti e testarne qualità e capacità di reazione può portare a fuori programma che spesso sono come il cacio sui maccheroni, rendono il tutto ancora più sapido. Poi i giudici devono ovviamente fare la loro parte: essere brillanti, telegenici, simpatici e odiosi a un tempo. Aggiungiamo a quanto detto un sapiente montaggio, una scenografia accattivante, una regia lucida e furba, e il gioco è fatto. Stiamo parlando di televisione. Nient’altro che […]

  

La nuova vita di Holden Caulfield

La notizia mi ha scosso, ma non poi tanto. Se hanno sentito la necessità di ritradurre Dostoevskij, allora – penso – possono avvertire l’urgenza di offrire nuova voce anche a Salinger. L’Einaudi ha infatti deciso di dare una rinfrescata al Giovane Holden. Non un romanzo qualsiasi. Bensì uno dei più godibili long seller della storia letteraria americana. Un romanzo di formazione che parla di ribellione e amore, di sentimenti e sogni. Un romanzo, per paradosso, poco originale ma che combina con una miscela davvero esplosiva linguaggio, descrizioni, situazioni grottesche e – soprattutto – l’umanità di personaggi davvero memorabili. A cominciare, […]

  

L’ottimismo di Proust contro i licenziamenti

Qual è la pagina più conosciuta della Recherche? Non pensiate sia una domanda difficile, sebbene Marcel Proust avrebbe voluto, invece, che lo fosse. Purtroppo per lui non lo è. La pagina più famosa della Recherche è la prima. Alla faccia anche del suo inarrivabile record, certificato addirittura dal Guinness dei primati (Alla ricerca del tempo perduto pare sia il romanzo più lungo di sempre con le sue   9.609.000 battute spalmate su oltre 3700 pagine dell’edizione francese). Quando il protagonista non riesce a dormire; quando il protagonista maturo, insomma, ricorda il se stesso bambino  e tutti i suoi riti dell’infanzia e […]

  

Le quote rosa e il provocatorio successo di George Eliot

Le classifiche lasciano sempre il tempo che trovano. Soprattutto quelle fondate sul gradimento (soggettivo) degli intervistati. Qual è il miglior ristorante del quartiere? E il calciatore più forte del campionato? E la cuoca migliore in famiglia? Tutte gerarchie fondate esclusivamente sul principio dell’insindacabile gusto personale. Perché è ovvio che ci sono delle qualità oggettive e parametri altrettanto rigidi per misurare le qualità di ristoranti, giocatori e cuochi. Però, alla fine, ciò che conta è il gradimento soggettivo. Ed è su quello che si basano gli intervistatori. Uno dei campi più battuti dai sondaggisti è quello relativo all’apprezzamento delle opere di […]

  

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