Una tragedia greca in salsa vittoriana

Il mondo della letteratura è un vasto caleidoscopio dove tutto torna e tutto è collegato. Quindi i rimandi, gli accenni, le evocazioni fatte da riconosciuti maestri diventano immediatamente degli input da seguire. Quasi degli ordini cui ubbidire senza alcuna esitazione. E’ così che ho scoperto, ormai è gran tempo, il fascino dei romanzi di Ivy Compton-Burnett (1884-1969). Ne parlava spesso Alberto Arbasino. E, conoscendo la sua severità e il suo rigore, ma soprattutto conoscendo la sua perfida ironia sulla gran parte della produzione letteraria a lui coeva, quei piccoli (ma grandissimi a loro modo) elogi per la “signorina Ivy” divennero […]

  

Schnitzler “tradito” per troppa fretta

Cosa ci spinge a prendere in mano un libro? O meglio un classico della letteratura? In età giovanile spesso è una sorta di “dovere” interiore a spingerci. Il bisogno, quasi, di colmare vuoti e di mettersi ai ripari dalle continue allusioni che gli adulti fanno a proposito di quei testi. In ogni altra età della vita è la curiosità. E questa a sua volta è generata da tanti accadimenti. Non ultimo la citazione che di quella opera viene fatta da una auctoritas. Con il cui termine in realtà oggi si intendono purtroppo soltanto gli influencer. C’è stato un tempo, però, […]

  

La corsa all’oro dell’intellettuale americano

Una visione d’insieme. E’ quello che ci vuole il più delle volte per tirare le somme di una lettura. Che si tratti di un racconto, di un’opera poetica o di un romanzo, l’essenziale è capire lo spirito che ha animato l’autore e l’idea che sta alla base del suo lavoro. L’idea d’insieme di Una nuova vita di Bernard Malamud (1961) la ricavo da una preziosa introduzione che arricchisce l’edizione che ho sottomano (Minimum fax, con la traduzione di Vincenzo Mantovani). A firmarla è un altro celebre scrittore americano: Jonathan Lethem. Per arrivare alla sua “visione d’insieme” è bene prima che […]

  

Versatile Jane Austen: dai Meridiani a Netflix

Consultando Wikipedia ho scoperto che Persuasione, l’ultimo romanzo (uscito postumo nel 1818) di Jane Austen ha avuto numerose riduzioni cinematografiche e altrettante come sceneggiato televisivo in più puntate. Ovviamente non è il solo titolo della celebre scrittrice inglese ad aver avuto questa fortuna nel mondo di celluloide. Orgoglio e pregiudizio, il suo più celebre romanzo, a esempio, ha una sorta di record al riguardo. Qui, però, è di Persuasione che si vuole parlare. Ho ripreso in mano questo romanzo perché spinto dalla grande accoglienza che il primo volume dei Meridiani Mondadori dedicato alla Austen ha avuto nei mesi scorsi sulla […]

  

Ma come parlava Bertrand Russell?

Non si vive di soli classici. I grandi libri restano il faro più luminoso nella tempesta della vita. Si ha bisogno, però, anche di altro. Per esempio dei memoirs. Soprattutto di quelli scritti da premi Nobel che non hanno peli sulla lingua quando si trovano a riempire le pagine dei propri diari. Non si può, infatti, non sapere che in tutti gli scritti (anche quelli occasionali) gli autori e i “nomi noti” si trattengono e si autocensurano almeno un po’.  Perché “non si sa mai”. La verità è nel verso poetico, nella prosa lirica e sicuramente nel tuffo dell’abisso dal […]

  

Daniel Deronda ora abita ai Parioli

Anche i classici sono un prodotto da maneggiare con cautela. Sono un prodotto sicuro. Qualità (alta) certificata. Bisogna tuttavia non rimanerci incastrati dentro come accade al protagonista dell’ultimo romanzo di Alessandro Piperno Di chi è la colpa (Mondadori). L’autore usa il facile ma efficace espediente di un’educazione sentimentale e del più classico romanzo di formazione per metterci in guardia dalle trappole che sono disseminate un po’ dovunque nella vasta prateria rappresentata dalla letteratura. C’è questo ragazzino debole e insicuro cui la vita ha regalato un padre spensierato e privo risorse e una madre austera e solida. Lui è affascinato dal […]

  

Quando Calvino puntava tutto su Hemingway e Montale

Prima o poi sarebbe successo. D’altronde dove se non qui? Dove se non in un blog che parla esclusivamente di “classici”? Di libri che superano la prova del gusto corrente per proporsi come lettura anche per le generazioni successive? E infatti eccomi qui a parlare di Perché leggere i classici di Italo Calvino (nella prima edizione Mondadori del 1991). Si tratta di una rilettura, spinto dal desiderio di rinfrescare la memoria su un testo che mio figlio aveva l’obbligo di leggere durante le vacanze estive. Per chi non lo conoscesse, il libro raccoglie alcuni interventi che Calvino è andato scrivendo […]

  

Conrad non tradisce i giovani d’oggi

Si avvicina l’estate. E con essa, molto probabilmente, la libertà dal Covid. O almeno la libertà dalle più severe norme anticontagio. E dei giovani, che stanno per chiudere un anno scolastico davvero particolare, cosa ne sarà? La passeranno la “linea d’ombra”? E in caso affermativo, quali emozioni proveranno? Cosa si sentiranno di fare? Domande queste non dovute soltanto al fatto che ho un figlio adolescente che sta per concludere anch’egli un anno scolastico davvero anomalo, ma anche alla rilettura proprio del capolavoro di Josep Conrad La linea d’ombra (edizione Einaudi con la splendida traduzione di Maria Jesi). D’altronde i classici […]

  

Henry James batte Stephen King a colpi di “letteratura”

“I classici – ripeteva Italo Calvino – sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti”. Vero. Nel caso di Giro di vite di Henry James, però, questa scoperta continua, questo stupore rinnovato, accadono a ogni rilettura. Perché, ne converrebbe lo stesso autore di Marcovaldo, la gran parte dei classici si rinnova a ogni lettura. E il più celebre racconto “gotico” uscito dalla penna del grande scrittore americano è sicuramente tra quei libri che hanno in sé una potenza rigeneratrice fuori dal comune. L’ho appena riletto […]

  

Al supermercato c’è il Donnarumma che non ti aspetti

Non so quanti di voi lo facciano. Io non riesco a farne a meno. Quando entro in un grande magazzino o in un grande supermercato (di quelli che hanno anche reparti di cartoleria, giochi, elettronica, etc) non posso fare a meno di buttare un occhio sul reparto dei libri. So che verrò puntualmente deluso. Non ci sono libri che mi possano far gola. Di solito si tratta di editoria mainstream, tascabili “scolastici” (immancabili Primo Levi e Calvino), qualche classico (Dostoesvksij sì, Balzac – chissà perché – no), thriller, e libri per ragazzi (saghe fantasy o robe del genere). Talvolta trovi […]

  

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