11Gen 25
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Penso spesso al biennio 62-63 dell’altro secolo. Sono stati gli ultimi anni di crescita demografica. Gli anni più intensi del boom economico. E in quei due anni sono stati pubblicati libri fondamentali per la nostra storia letteraria. Soprattutto mi impressiona l’idea che nello stesso anno (in questo caso il ’63 siano usciti praticamente in contemporanea capolavori del calibro di La cognizione del dolore, Fratelli d’Italia, Centomila gavette di ghiaccio, Un amore, Lessico familiare e Il compagno don Camillo. Un’annata eccezionale (se si trattasse di vitigni). Al lungo elenco si potrebbero aggiungere uno Sciascia (Il consiglio d’Egitto) e un Calvino (La […]
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09Gen 25
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È confortante, ma allo stesso tempo avvilente, prendere in mano un “classico” del Novecento italiano. È confortante perché – se di classico stiamo parlando – avrà una scrittura che colpisce, una voce ben distinta e soprattutto qualcosa di profondo da dire. Così profondo che la sua “attualità” si rinnovella ad ogni lettura. Leggere un simile classico, però, può anche essere sconfortante perché alla fine della rilettura si è tentati di credere che simili livelli non saranno più raggiunti. Qualcuno può dire che sono un passatista. Può essere. In molti casi quest’accusa sarà senz’altro fondata. Non però quando paragono gli esangui esperimenti […]
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31Ott 24
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C’è una distanza siderale tra il Pablo della famosa canzone di Francesco De Gregori e il Pablo protagonista di una dei romanzi brevi che compongono il trittico Certe sere Pablo di Gabriele Pedullà (Einaudi). Eppure hanno raggiunto la propria “fama” negli stessi anni. Quegli anni Settanta legati ormai indissolubilmente alla militanza politica, al terrorismo e alla patina ideologica che tutto avvolgeva in un abbraccio spesso soffocante. Il primo, il Pablo del “Principe”, è una vittima. Un povero operaio emigrato, morto in un cantiere poco attrezzato. Il secondo è un capopopolo, un “primo della classe” che negli anni della “militanza obbligata” […]
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13Set 24
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E’ un lavoro da virtuosi: prendere un personaggio, il più letterario possibile, magari un accademico che passa il suo tempo a leggere i classici della letteratura francese e a discettare di cultura e letteratura sulle pagine di un prestigioso quotidiano, e a farlo irrimediabilmente scivolare in una spirale al fondo della quale non trova più la letteratura a salvarlo bensì la realtà molto concreta di una paternità mai desiderata ma non per questo meno meritata e meno onorata. E fare, comunque, di questa caduta nell’abisso un trionfo letterario. Certo, non si salvano i luoghi comuni, né il pensiero woke e […]
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04Giu 24
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Qualcuno ha già sussurrato a mezza voce che i candidati allo Strega di quest’anno non sono all’altezza del premio. Mancano nomi importanti e soprattutto libri che abbiamo inciso con la loro pubblicazione nell’immaginario collettivo. E’ in queste circostanze che mi rallegro della mia scelta di leggere soprattutto classici, di affrontare, insomma, testi che hanno già superato la prova del tempo. Da poco, per esempio, ho concluso la lettura de Le stelle fredde di Guido Piovene (nell’edizione Meridiani Mondadori curato da Clelia Martignoni). Questo libro, uscito nel 1970, ha vinto il Premio Strega, superando in finale La meccanica di Carlo Emilio Gadda. […]
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24Mag 24
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Siamo tutti d’accordo che i romanzi di formazione sono imprescindibili. Romanzi adatti a tutti. Indicati, ovviamente e soprattutto, per i giovani. Efficaci, però, anche per chi giovane non si sente più. Indicano, come sappiamo, un percorso di crescita. Raccontano la lenta ma inesorabile conquista della coscienza della realtà e del sé. Ci suggeriscono itinerari, ci disvelano segreti e soprattutto offrono esempi cui confrontarsi. Perché di questo soprattutto si ha bisogno quando si legge: conquistare il nome delle cose e dei sentimenti per poterli governare meglio per poterli sfruttare meglio. Terminata la lettura de La luna e i falò, però, mi sono […]
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24Apr 24
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Sono entrato in quell’età in cui s gode di più nella lettura di libri di memorie che in quella di romanzi. Questi ultimi sono sempre la mia grande passione ma, una volta che nella grande libreria dei classici si è ridotta la quota dei non letti, trovare idee nuove e stimoli forti è sempre più difficile. I libri di memorie offrono, invero, sempre grandi soddisfazioni. Ovviamente devono uscire dalla penna di chi ha “vissuto”. Per attirare l’attenzione devono arrivare da chi si è distinto in qualche campo ed ha attraversato la Storia con passo appassionato e con curiosità per la […]
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17Mar 24
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Anche con i libri si possono fare affari. Io, per esempio, ho comprato un libro per soli 40 centesimi. Un libro usato, ovviamente. In una bancarella. Appena 116 pagine. Eppure densissime. Un libro che vale mille volte il prezzo pagato. Perché? Una domanda apparentemente semplice. Che, tuttavia, richiede una risposta articolata. Perché rispondendo a questa semplice domanda offro, indirettamente, una risposta anche alla domanda “cos’è la letteratura?”. E cioè quel complesso di parole che usato in economia offre il massimo di senso possibile. Un senso praticamente inesauribile, fatto di rimandi e allegorie. Sulle tracce di Nives (Mondadori, 2005) è stato […]
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07Dic 23
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Un classico è un libro che ha sempre qualcosa da dire. Lo abbiamo ripetuto più e più volte. La grande sfida è immaginare un futuro di classicità ai testi di oggi. Ovvero immaginare quanto sia universale il loro messaggio e quanto profondo il sottotesto, tanto da poter essere “pescato” e “sfruttato” dalle prossime generazioni di lettori. Queste perle rare spiccano in un mondo popolato da tanti testi che sono già invecchiati da un po’. E che a rileggerli al presente fanno vedere chiaramente tutte le proprie rughe e la propria inattualità. Poi ci sono quei testi che invece di invecchiare […]
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29Gen 23
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Un’alleanza fruttifera è quella che lega la biologia (o forse più precisamente l’etologia) alla letteratura. Chi è bravo a usar le parole può fare molto se riesce a dare corpo a metafore e allegorie che, come brillanti didascalie, sfruttano i comportamenti animali e le universali leggi della scienza. Se poi oltre ad usare bene le parole è un campione nell’arte del raccontare, se insomma è talentuoso fabulatore, alla fine il lettore rimarrà contento. Avrà letto un bel libro e avrà capito molto del genere umano (che prende a piene mai dai vari sottogeneri per definire il suo comportamento, i suoi […]
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