Alla letteratura spesso chiediamo di confortarci. Altrettanto spesso però chiediamo ai testi letterari di concederci un’immersione nelle più profonde regioni dell’umano, quelle che difficilmente, chi come noi nuota sulla superficie della realtà, riesce a scandagliare. Altrettanto spesso chiediamo ai libri di migliorarci o, meglio, di aumentare il nostro tasso di umanità. Se prendiamo in mano, a esempio, i Sillabari di Goffredo Parise di certo riusciamo in quest’ultima funzione. I racconti, raccolti in due riprese tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta, vengono pubblicati inizialmente sulle pagine del Corriere della Sera e ambiscono, secondo la spiegazione dello […]