Dad tempo perso? No grazie

Quando abbiamo sentito che una delle priorità di Draghi era la scuola, c’è stato un boato di esultazione. Finalmente. Quando sono trapelate  quali fossero le prime cose da fare per la scuola, c’è stato un boato di silenzio. Perchè anche il silenzio può essere tremendamente esplosivo, quando la meraviglia è troppa. Sia quella buona che quella negativa. E quello che abbiamo sentito buono non è. Per due motivi. Primo: l’ipotesi di prolungare l’anno scolastico era già stata avanzata dal ministro Azzolina, facendo gridare allo scandalo perché era il ministro Azzolina. Quindi, non è novità. Evvabbè. Secondo:  sentir dire che la […]

  

Scuola? Pronti, partenza, a casa

L’inizio della scuola per noi è stato meraviglioso: l’ebbrezza del primo giorno e il magone dell’ultimo, tutto in 48 ore. Abbiamo fatto giusto in tempo a emozionarci per l’ennesimo riavvio delle lezioni, i compagni, i banchi senza rotelle e persino la verifica e l’interrogazione programmata per celebrare l’incredibile evento, che già due giorni dopo era tutto finito. Camera, computer, pigiama. E bussare prima di entrare. Contatto. Contatto con un positivo. Due parole che fino a un anno esatto fa, erano un’accoppiata totalmente priva di un qualunque senso, ora  sono lo spauracchio delle nostre scuole, dei prof, dei ragazzi che, non […]

  

“Giallo” a cognomi alternati

Quando ieri sono girate ancora una volta le  fotografie con gli “assembramenti”  (nel dopo Covid spero ci sia qualcuno che faccia una battaglia per eliminare questa parola dal vocabolario…) e le relative bacchettate di chi bollava la massa nel fermo immagine come branco di imbecilli, devo confessare che mi sono sentita a disagio. Più guardavo le immagini e più guardavo i commenti a quelle immagini e più non riuscivo a mettermi né dalla parte degli “assembrati” (si potrà dire?) né dalla parte di chi s’indignava sui social, in strada, al telefono, da solo o in cuor suo: vergogna, sarà colpa […]

  

Seconde case, sì ma anche no…

Breve favola inutile di una ridicola Italia C’era una volta una milanese onesta. Sempre attenta a non sgarrare, incastrava i dpcm e i colori con le circolari della scuola e i «Disperati a distanza» dei figli, la spesa con le uscite, le entrate degli amici col numero dei parenti … vabbè insomma tutte quelle cose alle quali ormai ci siamo abituati in questa vita tristemente parallela. L’onesta milanese scopre con l’ultimo decreto che è nelle sue facoltà poter uscire dalla regione. Quasi un miracolo se non fosse che Natale è già passato… Lì per lì c’è chi dice sì c’è […]

  

Buon ultimo primo giorno di scuola

25 gennaio 2021: oggi spero che sia l’ultimo primo giorno di scuola. Spero che resterete seduti a quel banchino, rimasto comunque sempre senza rotelle, fino alla fine di quest’anno. Perché stamattina quando siete usciti con quello zaino, o quella borsa piena di libri ma anche con il pranzo e il caffé avevate una luce negli occhi che non si accendeva da troppi mesi. L’emozione del primo giorno, un altro, forse il terzo non ricordo più… la colazione in fretta, il rimmel, l’appuntamento con l’amica in piazzetta e i prof e il posto “chissà se riavrò lo stesso”. E non importa […]

  

Piccoli social crescono

La piccola Antonella, Tik Tok, i bambini, i ragazzi, i  social. E noi, gli adulti, il garante, gli psicologi, i genitori spesso stimati professionisti eppure “analfabeti” di questo nuovo linguaggio. Si sono dette e sentite molte cose. Poi alla fine uno va a letto la sera e si chiede  “ma io? posso fare qualcosa, io? Questa è la storia di Emma. Il nome è di fantasia, per il resto è tutto vero. Dalla prima all’ultima riga. Emma ha 14 anni, è di Milano, frequenta una scuola centralissima.  La sua mamma è una professionista e con la comunicazione ci lavora, per […]

  

La maturità delle competenze impossibili

Scavallato gennaio, ora lì, dietro l’angolo per i  Disperati A Distanza del quinto anno, c’è  l’incubo della Maturità. Sarà Mad? Sarà in presenza? Sarà light, maxiorale, mini scritto? Sarà come sarà, quel che è certo è che sempre incubo resta. Per un motivo o per un altro. Tra una manciata di giorni il ministero spiegherà le modalità dell’incubo. Ma già oggi di qualcosa si inizia a parlare. E in quel qualcosa  c’è un qualcos’altro che suona un po’ strano. Forse sbaglio. Forse non ho capito.  E infatti ancora una volta son qui a chiedere: correggetemi se sbaglio.  E ci spero […]

  

L’ultima trasgressione

All’uscita dell’ultimo decreto, ero già rimasta indietro con le circolari delle varie scuole: non avevo ancora capito chi-doveva-rientrare-quando. Cioè, era chiaro a tutti che il 7 gennaio scattava il rientro in classe.  Che detto così, è a prova di imbecille. Ma la cosa non era poi così semplice.  La programmazione era questa: una, intesa come figlia o scuola, avrebbe dovuto iniziare il 7 gennaio alle 8  in presenza, poi l’8 gennaio alle 9 ma da casa e l’11 gennaio alle 10 di nuovo a scuola. Ho dovuto ripetere e scrivere e sottolineare la parola gennaio perché altrimenti mi si incrociavano […]

  

Fase 2, ma gli adolescenti non sono bambini

Per la legge sono come i bambini. Minori. Il discrimine starebbe nell’avere la maggiore età. Ma per il resto – in teoria – dovrebbero uscire accompagnati. Anche se hanno 16 o 17 anni. Lo hanno detto e ripetuto in tanti: gli adolescenti sono stati esemplari. Nessuno si è curato di loro,  ma loro ti rispondevano che c’era «qualcosa e qualcuno a cui dare più importanza che a noi adolescenti». Responsabili? Fin troppo. Ubbidienti? Fino allo stremo. E ora? Ora che è cominciata la Fase 2 si parla ancora di tutto.  Ma gli adolescenti restano invisibili. Cosa possono o non possono […]

  

La rivincita degli sdraiati

Alza lo sguardo dal cellulare e mi pianta gli occhi addosso. Mi sento nell’angolo, con lo  spazio che si stringe come dentro un bel golfino di cachemire appena uscito da un lavaggio sbagliato. “Ma-sai- quante-ore-di-utilizzo-mi-dà?”. L’adolescente in pigiama h24 sorride e scandisce le parole bene bene. Aspetta una risposta.  Vorrei gridare no, che non lo voglio sapere, per favore per favore non me lo dire. Ma non grido. Più che altro per i vicini. E non dico neanche niente perchè tutti gli psicologi hanno detto e ripetuto di cercare di allentare le inevitabili  tensioni da convivenza forzata facendo finta  di […]

  

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