15Nov 21
Liberté, Égalité… ma che fine ha fatto la Fraternité?
A volte il terzo elemento di un “trio” è solo un artificio retorico.
Dei tre tenori ricordiamo Luciano Pavarotti e Placido Domingo, ma dimentichiamo sempre il nome di José Carreras. Ringraziamo i tre re Magi per l’oro e l’incenso, ma ci importa poco o nulla della mirra. Della Rivoluzione Francese salviamo libertà ed eguaglianza, ma trattiamo come uno Sputnik alieno la fratellanza.
L’11 Novembre 1947 Winston Churchill citò la famosa frase (non sua) sulla democrazia, peggior forma di governo eccezion fatta per tutte le altre. Oggi quel concetto è più che mai attuale, visto che la principale democrazia mondiale è seriamente malata, e l’antibiotico è più nefasto della patologia.
Il politicamente corretto, l’antibiotico, tiene Gulliver legato a terra come una tribù di lillipuziani.
Xi Jinping e i cinesi manipolano abilmente quella trappola psicologica che ci siamo costruiti: quando nelle recenti riunioni internazionali il presidente degli Stati Uniti ha rinfacciato i diritti umani violati, ma invisibili perchè censurati, loro gli hanno risposto citando Black Lives Matter e l’omicidio di George Floyd sempre visibile su You Tube.
Siamo ostaggio di un tiro alla fune interno alla nostra civiltà: da un lato, quelli come Alexandria Ocasio-Cortez ritengono l’Occidente responsabile di tutti i mali nel mondo. D’altro canto, è innegabile che ovunque siamo stati, ci siamo spesso comportati da cavallette.
Il rischio ora è farci sedurre dalla plutocrazia cinese, anziché curare la nostra democrazia febbricitante. Per evitare di ripetere i vecchi orrori, o suicidarci con antidoti altrettanto nocivi, sarebbe il caso di riscoprire la fratellanza un po’ impolverata e da sempre relegata a valore di serie B.
