Un legnonaufrago al G7

Il G7 in Puglia è stato un evento mediatico politicamente tombale per Joe Biden? Ufficialmente è ancora lui il candidato Democratico alle Presidenziali di Novembre, ma la nomea senile che lo accompagna, durante il G7 a guida italiana potrebbe aver raggiunto il finecorsa. Il video dell’esibizione dei paracadutisti è il più simbolico. Quando atterra il parà Italiano, Biden si volta e se ne va alla deriva come un legnonaufrago trasportato dalle onde. Il modo in cui gli altri leader ricuciono il gap è interessante. Immaginiamo di guardarlo al rallentatore (qui). Il primo a muoversi è Emmanuel Macron, che per riempire […]

  

Allevamenti di bufale

In un’intervista sul Corriere a Jacopo Fo, figlio dell’attore comico e premio Nobel per la Letteratura Dario Fo, ho trovato una frase ad alta concentrazione di bufale. «Mio nonno (ferroviere) è stato un militante del partito socialista. Durante il fascismo, nascondeva i documenti riguardanti i partigiani dentro i pannolini di mio padre. Ha aiutato molti ebrei a fuggire in Svizzera: li nascondeva dentro le casse dei treni, da lui condotti, che contenevano sabbia. Toglieva la sabbia e infilava dentro i poveretti». Ricapitoliamo. Il nonno di Jacopo nascondeva “documenti riguardanti i partigiani” nei pannoloni del figlio Dario. Peccato che nel 1943 […]

  

La mobilitazione degli Zombie

Il “tam tam” guerrafondaio ha raggiunto nuove vette comunicative. Ecco le parole di Federico Rampini sul Corriere dell’8 Giugno: «Più di quattrocentomila americani morirono nella Seconda guerra mondiale. Ventinovemila solo nell’operazione dello sbarco in Normandia. La sconfitta dei nazifascismi fu possibile perché una generazione di giovani americani pagò un prezzo altissimo in un conflitto europeo che non li minacciava direttamente (…) Di fronte all’aggressione di Putin in Ucraina, il presidente americano non ha mai “aizzato” gli ucraini, non li ha affatto usati in una “guerra per procura” (…) Forse un giorno nelle scuole sarà utile soffermarsi sul significato del D-Day […]

  

Gavte la Nato

Il “tam tam” guerrafondaio sta diventando inquietante. E’ giusto scriverne e parlarne, ma anzichè sperare nella guerra totale, è possibile percorrere altre strade. Qui di seguito elenco solo tre dei molti “tam tam” delle ultime settimane. 1. Il 26 Febbraio, al vertice per l’Ucraina organizzato in fretta e furia a Parigi, il presidente Francese Macron annuncia che gli alleati faranno tutto quel che serve per impedire alla Russia di vincere contro l’Ucraina. Prima di quel vertice, il primo ministro Slovacco Robert Fico (che tre mesi più tardi avrebbe subito un grave attentato) dichiara: «Molti Stati membri della Nato e dell’Unione […]

  

La zona grigia

Nel romanzo “Come il Mare” di Wilbur Smith, un rimorchiatore d’altura raccoglie l’SOS di un transatlantico arenato in Antartide. Il barometro in picchiata segnala che è in arrivo una tempesta che sfascerebbe la nave sugli scogli, con conseguenze tragiche per le persone a bordo. In condizioni atmosferiche proibitive, i soccorritori tappano una falla, attivano le pompe, e allacciano il cavo di traino, ma i tentativi per disincagliarla sono vani. Il capitano è quasi sul punto di abbandonarla al suo destino, ma decide di provare ancora a riavvolge il cavo. Con la visibilità ridotta a pochi metri, si accorge di aver […]

  

Je so’ pazzo

Da tempo mi chiedo perchè le lettere dei lettori pubblicate sul Financial Times siano mediamente più incisive e di qualità rispetto a quelle sui nostri giornali. Aldo Cazzullo ha fornito involontariamente un possibile indizio sul Corriere della Sera: «Tutte le lettere sono preziose, l’importante è che vengano da lettori, che raccontano una vicenda o pongono una questione; non da aspiranti editorialisti o collaboratori-ombra». In un bacino pressoché infinito di potenziali interlocutori, che su argomenti di loro competenza ne sanno più di lui, Cazzullo non tollera interpretazioni, ma solo domande. Se siete fortunati, l’oracolo vi risponderà. Le interviste di Cazzullo sono […]

  

La rivincita del “mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa”

Qualche tempo fa sul Financial Times ho trovato una notizia sorprendente: il Giappone è in allarme per la truffa “ore ore” (“sono io, sono io”) il fenomeno di derubare gli anziani imitando al telefono la voce di un figlio o di un nipote che chiede soldi. Ma come? Ci avevano sempre descritto la cultura confuciana degli asiatici, e i giapponesi in particolare: onestà, rispetto delle regole e delle persone anziane, delinquenza ai minimi. Ho sempre saputo, e mai veramente compreso, che le comunità occidentali poggiano sul senso di colpa come controllo sociale, quelle orientali sulla vergogna, con una presunta superiorità […]

  

Canarini in miniera

A volte viene il dubbio che tutti quei Paesi dell’est Europeo ritenuti di volta in volta strategici dalla Nato siano solo canarini in miniera, attraverso i quali l’azionista di maggioranza monitora quanto sia diventata (ir)respirabile l’aria. In caso di invasione russa, noi Nati Deboli invieremmo sacchi a pelo, elmetti e fionde per onorare l’articolo quinto di mutuo soccorso. I Nati Forti, qualcosa in più, ma c’è il sospetto che nessuno accorrerebbe per fargli la respirazione bocca a becco. “Cadere” è allo stesso tempo il dharma di ogni nuovo entrato, e la la sua misura strategica, attraverso la quale gli Stati […]

  

Il canto delle sirene

Premessa Un’immaginaria riunione di condominio Benvenuti a questa riunione di condominio, cari vicini. Non ci eravamo mai resi conto del pericolo che correvamo nel nostro quartiere, fino a quando non abbiamo esteso a TRE isolati la portata degli allarmi nei nostri appartamenti, anzichè limitarla ai confini degli appartamenti stessi. Abbiamo constatato che nel maggiore raggio di controllo, le sirene dei nostri allarmi suonano ininterrottamente, a causa degli evidenti continui tentativi di intrusione da parte di ignoti nel nostro spazio vitale. Siamo angosciati per quanti potenziali delinquenti si nascondessero là fuori a nostra insaputa. Voglio ricordarvi, cari amici, che l’allarme di […]

  

Elogio della disobbedienza e Julian Assange

La democrazia è viva se i suoi enzimi rompicoglioni sono liberi di funzionare e catalizzare. I disobbedienti come Edward Snowden e Julian Assange fanno parte di quella categoria. Diamo per scontato che l’obbedienza sia un bene. Abramo era pronto a sgozzare come un capretto suo figlio Isacco, quando Yahweh lo fermò dopo averlo istigato. Questo gesto figura bene in letteratura e pittura, oppure anche nelle teste integraliste di religiosi fanatici, ma non si abbina benissimo con la democrazia che in questa fase storica è messa malissimo. Qualche tempo fa un leone scappò da uno zoo. Lo ritrovarono che camminava avanti […]

  

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