Unioni Civili: L’Italia va a putt….ne senza l’obbligo di fedeltà

Bene. La trombamicizia è stata istituita e Verdini è al governo. Scherzi a parte (…), al Senato, tra intrighi e schifezze degne del regno di Rodrigo Borgia, arriva la fiducia sul maxiemendamento al ddl Cirinnà sulle unioni civili. Non manca che la Camera. Ora che abbiamo la patente del progresso, siamo molto più fichi, maturi e ricchi d’amore – come dice il gaudente Renzi -, potremmo tornare a pensare all’Italia, tutta? Ora che l’arma di distrazione di massa va per dissolversi, a seguito di un mare di vergognosa indecenza, dai piagnistei della Cirinnà agli orrendi salti della quaglia di Alfano e tutti gli […]

  

Il PD come le sorprese dell’ovetto Kinder

In ogni confezione di democrazia, un Pd a sorpresa, dipinto a mano, sempre diverso. Intorno ai postcomunisti moderni, vi è una mistica linguistica. Una storia politica in prosa, romanzata di chi, volendo o non volendo, per caso o per davvero, capace o meno, si trova sempre al posto di comando. PD, storia di (im)Possibili Declinazioni. In principio fu il Partito Develtronico. Trauma e smarrimento quando Valter Veltroni, romanissimo duce, magno Caronte, fondatore del partito, si dimise. Primo segretario, con la fiducia delle primarie dell’Ottobre 2007 in cui ottenne il 75,8 per cento dei voti, lasciò al suo destino il PD […]

  

La forza(tura) dell’arte: i pannelli che coprirono le statue saranno un’opera d’arte

Non sarebbe la prima volta, in tempi di Sgunz, di squali in formaldeide, di merde d’artista varie, di “Fuck Off” di Cattelan e di orge molto sodo e poco mitiche (come quella dell’artista austriaca, Ines Doujak), che una figuraccia diventa un’opera d’arte. Un po’ come l’inglese di Renzi al Digital Venice. Un’opera d’arte. Un “ridi-made”, solo a pensarci fa davvero ridere, anche se, stavolta, c’è davvero poco da scherzare. Qualcuno, anzi qualcuna, ha realmente preso sul serio la sfida e si è messa in testa di rompere le scatole al buon senso, anzi, di riciclarle. Ti pareva che non ci […]

  

Family Day: che pena infinita la guerra dei numeri dei ragionieri di regime

Ci stiamo scannando sui numeri. Che profonda tristezza. Sulla moltiplicazione dei pani, dei pesci e dei militanti. Chi strilla al miracolo – del resto, nelle correttissime lande del progresso sono avvezzi a farlo, parola di Santa Laura Boldrini da Macerata – chi alla miopia. Quanto questo potrà servire alla causa comune? I ragionieri del regime, poi, che pena. In più di dieci anni, il Circo Massimo si è rimpicciolito e poi ingrandito, poi rimpicciolito poi ingrandito. Se vince lo scudetto la Roma o i sindacati portano in piazza i loro tesserati, nella fattispecie contro Berlusconi o a sostegno del PD, […]

  

Statue? Impacchettate Renzi e speditelo in Iran a fare un corso di tolleranza

Stiamo a vedere quando toccherà a noi italiani non essere offesi. Come ebbi modo di scrivere. Dà fastidio il crocifisso? Guardassero altrove. Dà fastidio la patatina marmorea della Venere o gli attributi bronzei della Statua equestre di Marco Aurelio? Andassero altrove. Facessero altrove la farsa. Che so, in Villa Borghese tra i mezzi busti. Ritorno al medioevo o giù di lì? A quando per pudore venivano fatti ricoprire i nudi della Cappella Sistina? O per essere politicamente corretti del Glande Sistina (tanto, visto che ci siamo…)? Coerenza! Ora basta. Se integrazione deve essere, lo sia per davvero. Togliete la biada […]

  

Se anche il calcio dà lezioni di correttezza è la fine…

Va bene, forse Sarri ha un po’ esagerato con la sua visceralità, non fosse altro per la figura formale e “pubblica” che incarna. Ma da qui a prendere tutti il cazziatone dal mondo del calcio, no, non ci sto! Già è un nugolo di anime candide e di ramanzine finto-moraliste ovunque, per carità. Se anche dal calcio bisogna imparare, se anche il calcio è occasione per offrire lezioni buonine, di bon ton soft e cotillons, di savoir faire, di antirazzismo e corretta correttezza è la fine. Chiudete tutto, addio. Ne riparliamo con calma. Figurarsi se Mancini fosse gay per davvero; […]

  

Da Palach agli sfasciatori di librerie

C’era una volta Jan Palach. Lo racconteremo come una favola, perché se ne addolcisca il ricordo e rimanga leggero, perché sia piacevole parlarne e si smussi il dolore. La sua generazione, e quella prima di lui, poi le successive, fino alla nostra, l’odierna. Dal trionfo nazionale al tonfo capitale. La metamorfosi, i segni della putrefazione, dal vitalismo al nichilismo solo andata. Speriamo nel Ritorno. C’era una volta chi si dedicava l’esistenza, percorrendola, interpretandola, cavalcando le innumerevoli tigri della gioventù, e lo faceva lucidamente e consapevolmente, trovando un approdo sicuro in una lotta animata e muscolare, per l’affermazione della sovranità, senso […]

  

Il femminismo di regime in questo caos è solo un accessorio inutile

Liberticidio, femminicidio, fastidio. Non un’apologia del maschilismo, ma un contenimento dell’idiozia, nell’epoca in cui la paura di perdere la libertà è la fobia più grande. Ma perché? Da chi? Nella fobia schizofrenica di perdere la libertà, ci stiamo ammanettando da soli, giorno dopo giorno, follia dopo follia, e l’odio, la rimarcazione delle differenze, lo scaricabarile, la gogna, l’ombra, i processi sommari (antica abitudine di una certa porzione d’Italia) alle streghe, sono la base di partenza per la costruzione della modernità, la stessa che, secondo l’egemonia culturale vigente, sta perseguendo tutt’altro obiettivo. Tremate, tremate le streghe son tornate. Tornate? Reinventate, altro […]

  

De Carolis, il campione (del mondo) gentiluomo

Nello sport il concetto di semplicità è quasi contraddittorio. Nulla è semplice, tutto lo sembra. Da fuori, quando assisti allo sforzo supremo, ai muscoli che si comprimono come nessun’ altra macchina figlia della tecnica, alle smorfie sul volto, tutto sembra facile. Da fuori, sul divano. Ma la realtà è tutt’altra, e questa non è una novità. Da fuori, sul divano, vincere un titolo del mondo di pugilato, mettersi la cintura in vita, lontano da casa, in Germania, dopo averne perso ingiustamente uno contro un giovane e determinatissimo Vincent Feigenbutz, con un pubblico ostico e schizofrenico, pare facile. E lo è, […]

  

Colonia: staccate la spina a questo schifo d’Europa

Barbari! Barbari approdati nella terra di nessuno, nella terra di niente, solo un corridoio per l’avvenire, solo una capanna per la pioggia, niente più. “Le donne che hanno denunciato di essere state aggredite nella notte di San Silvestro sono già 121. Due terzi delle denunce riguardano anche molestie sessuali. In due casi, invece, si tratta di stupro vero e proprio”. Capodanno, Germania. Uomini contro donne. Prima di imparare ad essere altro, dovremmo ricordarci di essere noi stessi. Dove sono i cortei di sdegno del regime dei benpensanti? Non vedo Laura Boldrini ed accoliti, piangere, fissare un angolo silenziosamente, ansimare di dolore durante […]

  

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