Biden batte un colpo. L’incognita Bloomberg

L’ex vicepresidente Joe Biden vince le primarie in South Carolina. La sua è una vittoria robusta, non sul filo di lana. Prende il 48,4% dei voti espressi contro appena il 19,9% di Sanders. Vittoria legata alla comunità afroamericana, scrivono tutti. E in parte è davvero così. Al terzo posto si è piazzato Tom Steyer (11,3%), che avendo puntato tutto su questo stato, spendendo molti soldi, ha deciso di ritirarsi dalla corsa. A seguire Pete Buttigieg (8,2%), Elizabeth Warren (7,1%), Amy Klobuchar (3,1%). La vera sfida, lo scriviamo da tempo, è il Super Tuesday il 3 marzo. Lì scopriremo se Biden […]

  

Tutti i dem contro Sanders

Chi avesse dato un’occhiata o letto qualcosa sull’ultimo confronto in diretta tv tra i candidati democratici alle primarie degli Stati Uniti, trasmesso da Charleston (South Carolina), saprà già che è stato uno scontro dai toni molto accesi. Più che un dibattito una gazzarra, dove tutti alzavano la voce ed era difficile seguire un ragionamento senza interruzioni. La posta in gioco, del resto, era (ed è) molto alta. Oltre al voto in South Carolina c’è l’appuntamento del 3 marzo, il Super Tuesday, quando si assegneranno moltissimi delegati (1.338) e la corsa, inevitabilmente, vivrà una forte scrematura. Probabilmente dopo resteranno in corsa […]

  

Sanders avanza ancora: vittoria in Nevada

C’eravamo lasciati sottolineando che l’elettorato democratico (in New Hampshire) premiava i moderati. Ma in Nevada, primo stato multietnico fra quelli dove fino ad ora si è votato, il “socialista” Bernie Sanders è tornato a ruggire, raccogliendo il 40,7% dei consensi raccolti nei caucus, contro il 19,7% del redivivo Joe Biden. Dietro di loro troviamo Pete Buttigieg al 17,1% ed Elizabeth Warren all’11,2%. Gli altri in corsa: Amy Klobuchar 6,7%, Tom Steyer 4%. Dato interessante quello del Nevada, tenuto conto che il 29% della popolazione è composta da latini, il 10% da afromaericani e il 9% da asiatici. Il Washington Post […]

  

Primarie Usa, c’è voglia di moderati in casa democratica

La clamorosa débacle dei caucus in Iowa ha fatto rotolare la prima testa: il presidente dei democratici, Troy Price, si è dimesso. Forte delle innovazioni tecnologiche veva promesso che questi sarebbero stati i “caucus di maggior successo nella storia del partito”. Ma tra malfunzionamenti dell’app e clamorosi ritardi nei conteggi, tutta l’America ha riso dell’Iowa. Ma come sta andando la corsa per individuare il candidato democratico che sfiderà Trump il prossimo novembre. In Iowa ha prevalso di poco l’ex sindaco di South Bend (Indiana), Pete Buttigieg, davanti al senatore Bernie Sanders. Mentre nelle primarie del New Hampshire si è imposto […]

  

Una poltrona per due in Iowa, ma che caos

La lunga corsa delle primarie democratiche inizia all’insegna del caos. In Iowa, dove si sono tenuti i caucus, per ore ed ore si è atteso che venisse proclamato il vincitore. Alla fine due candidati si sono dichiarati tali: Pete Buttigieg, ex sindaco di South Bend (Indiana), in diretta tv ha detto questo: “Andiamo da vincitori in New Hampshire”. Anche il senatore Bernie Sanders si è sbilanciato, dicendo di aver ottenuto un “risultato molto positivo, siamo andati bene”. E il suo staff ha pubblicato i dati che lo vedono al primo posto (ma erano dati parziali). Soddisfatta anche la senatrice Elizabeth […]

  

Primarie Usa, si parte…

La scelta dell’uomo (o della donna) che sfiderà Donald Trump alle elezioni presidenziali del 3 Novembre è in mano ai cittadini americani che, stato per stato, parteciperanno alle primarie del Partito democratico. Inizia la grande corsa a punti che, alla fine, premierà solo una persona con l’ambita nomination. In corsa ci sono undici candidati. Alcuni di loro sono politici (quattro senatori, una deputata, un ex vicepresidente Usa, un ex governatore e un ex sindaco), tre sono imprenditori (di cui due miliardari), uno è dirigente di banca. Scopri chi sono i candidati – Michael Bennet (Colorado), 56 anni, senatore del Colorado […]

  

Le regole dell’impeachment

Tredici ore di lavoro, nell’aula del Senato, per decidere le regole per il processo di impeachment al presidente Donald Trump, accusato di aver congelato aiuti militari all’Ucraina per fare pressioni su Kiev inducendola ad avviare un’indagine su  Joe Biden e suo figlio Hunter. La maggioranza repubblicana, compatta, ha respinto tutti gli undici emendamenti proposti dai democratici. Approvata, invece, la risoluzione presentata da Mitch McConnell, leader della maggioranza, che fissa le regole. Respinta anche la richiesta di ascoltare, come testimone, l’ex consigliere per la Sicurezza nazionale, John Bolton, e il capo dello staff della Casa Bianca, Mike Mulvaney. L’esito del processo […]

  

La guerra di Trump. Che succederà dopo l’uccisione di Soleimani?

Tutti si chiedono cosa accadrà dopo il blitz con cui gli Stati Uniti hanno ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani, capo delle milizie al-Quds dei Guardiani della Rivoluzione, la forza d’elite dell’esercito della Repubblica islamica, incaricata di compiere le operazioni all’estero. Il Times lo aveva definito il Machiavelli del Medio Oriente, inserendolo tra i venti volti che avrebbero potuto dare forma al mondo nel 2020. “Questo – scriveva il giornale britannico – sarà l’anno in cui l’esile generale dai capelli grigi cementerà la sua reputazione di Machiavelli del Medio Oriente o dimostrerà che anche gli attori più scaltri possono fare […]

  

L’impeachment è un favore a Trump?

La Camera degli Stati Uniti ha approvato a maggioranza i due articoli che accusano Donald Trump di aver violato la Costituzione, facendo pressioni sull’Ucraina per indagare sull’ex vicepresidente Joe Biden, suo rivale alle elezioni del 2020, e di aver ostruito l’inchiesta condotta dal Congresso. Trump è il terzo presidente della storia degli Stati Uniti a subire il voto di impeachment: prima di lui Andrew Johnson (1868) e Bill Clinton (1998). Entrambi furono assolti, mentre Richard Nixon nel 1974 si dimise prima che la Camera votasse per il suo impeachment sul “caso Watergate”. Nancy Pelosi, speaker della Camera, nel discorso che […]

  

Bloomberg fa sul serio

Non è il primo e di certo non sarà l’ultimo miliardario che prova a candidarsi per la Casa Bianca. Stiamo parlando di Michael Bloomberg, ex sindaco di New York, con un patrimonio stimato in 54 miliardi di dollari (diciassette volte quello di Trump, valutato circa 3,1). Essere più ricchi di tutti non comporta il successo automatico di un politico (o aspirante tale), anche se non possiamo ignorare il fatto che disporre di cospicue risorse in campagna elettorale è di fondamentale importanza. Dopo mesi di tira e molla Bloomberg ha ufficilizzato l’intenzione di correre per le primarie democratiche, sperando di vincerle […]

  

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