Navigando tra il Golfo Persico e il Golfo dell’Oman
Terre di contrasti. Terre dove il deserto lascia posto, solo per brevi spot, alla prepotenza di grattacieli che si stagliano verso l’alto. Terre delle iperboli, degli edifici più alti del mondo, delle moschee più sfarzose, dei mall più vasti. Lungo il Golfo Persico e quello dell’Oman dove ogni giorno viene mobilitata la più ingente quantità di oro nero del globo. Lusso e sfarzo. E alle spalle solo la forza dirompente del deserto. Dubai, Abu Dhabi e Muscat, le icone della Penisola Arabica, si vivono al meglio a bordo di una nave da crociera. E sull’ammiraglia MSC Fantasia il lusso, quello vero, è proprio a bordo, in una delle 71 cabine che compongono lo Yacht Club . Un’area sui ponti più alti della nave con accesso privato, servizio butler 24 ore, la Top Sail Lounge, una lounge panoramica da cui ammirare splendidi tramonti, l’Etoile, il raffinato ristorante francese in stile “belle epoque” , il One Pool Deck, che offre un’esclusiva area riservata con piscina, vasche idromassaggio, solarium e bar per vivere anche l’esperienza della crociera nella privacy più assoluta. Da questo piccolo eden di pace si esce, lungo una scalinata che brilla di migliaia di cristalli Swarovski, per raggiungere l’Aurea Spa, un’autentica Spa sul mare dove affidarsi alle mani esperte di terapiste, tutte balinesi, per un relax a cinque stelle. Oppure per un’incursione gourmet a El Sombrero Tex Mex per una serata messicana a base di tacos e margarita. Preceduta ovviamente da un calice di bollicine da gustare alla Cantina Toscana dove in menù si trovano i migliori vini italiani.
Prima tappa a terra della crociera di 8 giorni è Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, detta anche la Manhattan d’Arabia, per via dell’inconfondibile skyline di ultramoderni grattacieli. Difficile scegliere tra le tante escursioni proposte ma irrinunciabile è senza dubbio la visita al gioiello della città, la Sheikh Zayed Grand Mosque, un vero capolavoro dell’architettura islamica moderna dove marmi pregiatissimi fanno da sfondo a lapislazzuli, madreperla e agate di rara fattura. 12 anni di lavoro per 500 milioni di dollari per un’opera d’arte che non ha uguali.
Si contende la palma dello sfarzo con Dubai, avveniristica metropoli in bilico tra sabbia e petrolio. Quest’ultima, anche in vista di Expo 2020, è ormai proclamata la città dei record assoluti. Nulla di più maestoso del Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo con i suoi 828 m per 124 piani, del Burj Al Arab, il primo hotel sette stelle al mondo, o del Mall of Emirates, il più grande centro commerciale esistente, tanto per citarne alcuni. A Muscat il contrasto evidente con Abu Dhabi e Dubai appare subito agli occhi. Qui tutto è rigore, essenzialità, semplicità. In quella che è una delle più piccole capitali al mondo spicca la Grande Moschea del Sultano Qaboos, interamente finanziata con fondi personali del sultano, l’emblema della fede mussulmana. Domina su tutto, all’interno, uno spettacolare lampadario a cascata i cui bagliori si riflettono sul gigantesco tappeto persiano fatto a mano da cinquecento tessitori che copre una superficie di 4.263 mq.
Il nord dell’Oman regala più avanti scorci di impagabile bellezza. Nella Penisola del Musandam, Khasab, fondata dai portoghesi all’inizio del Seicento nel miglior porto naturale dell’area, la più “nordica” tra tutte le città degli Emirati, sorveglia lo stretto di Ormuz che separa il mar Arabico dall’oceano Indiano. Raggiunto il porto ci si lascia avvolgere, dondolati dallo sciabordio di un suggestivo dhow, dalla natura e dal silenzio dei lunghi fiordi che creano incantevoli insenature su cui si affacciano pittoreschi villaggi di pescatori formato mignon. E ancora natura, quella più autentica, è il piccolo gioiello di Sir Bani Yas, l’isola a sud ovest di Abu Dhabi, premiata ai World Travel Awards da anni come la destinazione turistica più sostenibile del mondo. Creata milioni di anni fa dalle forze geologiche l’isola è in realtà la cima visibile di una grande cupola di sale e oggi, grazie all’Emiro Sheikh Zayed bin Al Nayan, è una riserva naturale, a disposizione dei croceristi MSC Fantasia per un’intera giornata.
Per gli appartenenti allo Yacht Club una spiaggia riservata nel lembo di spiaggia più suggestivo, con servizi a cinque stelle ovviamente. Per tutti la possibilità di scegliere come trascorrere la giornata in questo eden lontano da tutti: in kayak tra le mangrovie o facendo snorkeling tra una miriade di pesci colorati. Per chi preferisce avventurarsi all’interno, un’escursione alla volta dell’isola permette di scoprire una stupefacente fauna locale che include l’orice d’Arabia, l’animale simbolo del parco, gazzelle e giraffe ma anche ghepardi e iene. Imperdibile poi la visita all’unico monastero cristiano della zona, scoperto in occasione degli scavi nel 1992, che si ritiene sia stato costruito intorno al 600 d.C. Il costo della crociera, che sarà disponibile fino al 4 marzo e dal 23 dicembre fino al 24 marzo 2018, incluso volo da Roma o da Milano (A/R), a persona con tasse incluse parte da 1.149 euro. Possibilità di fare tappa anche a Doha, nel Qatar e nel Barhain. Info: https://www.msccrociere.it Crediti: Elena Barassi
di Elena Barassi @elena_barassi