Le novità del 2014? Tolstoj e Platone
L’anno appena iniziato è di sicuro l’anno delle riletture. Il 2014 ambisce a essere ricordato – almeno in campo editoriale – come l’anno della riscoperta dei cataloghi. E infatti sono state annunciate alcune iniziative che vanno in questa direzione. La prima in ordine di tempo ha già avuto modo di essere rodata con successo nel corso dell’anno appena concluso. Stiamo parlando delle nuove traduzioni di classici offerte dalla Einaudi. L’ultimo in ordine di tempo è Anna Karenina di Tolstoj. In questo blog, poi, abbiamo già parlato di Delitto e castigo. Ma i titoli sono tanti. Non ultimo l’Ulisse di James Joyce nella nuova traduzione di Gianni Celati.
Tra le iniziative dell’anno appena iniziato c’è quella di Guanda che riporta in libreria alcuni titoli prestigiosi del suo catalogo: da Sepulveda a Nick Hornby, dalla Mastrocola al Jonathan Safran Foer dello struggente Ogni cosa è illuminata.
Anche Bompiani si avvia verso la valorizzazione del suo prezioso catalogo con ristampe importanti (Platone, Montaigne, Cervantes) e nuove traduzioni (lo Steinbeck di Furore).
Per ultimo ci sono le promozioni commerciali legate alla rilettura. Amazon, Ibs e Mndadori offrono la versione digitale gratuita dei titoli che sono stati acquistati nel corso degli ultimi anni. Come a dire: lo hai letto, ora ti offro la possibilità di rileggerlo grazie a quei device che ti porti sempre dietro nella tasca o nella borsa.
Per il blog Camera con vista, quindi, queste novità vanno salutate con soddisfazione.
Lasciando spazio alla discussione se ci sia semmai bisogno di nuove traduzioni di classici scritti più di cento anni fa. Sicuramente il mondo è cambiato molto dai tempi di Dostoevskij e Tolstoj. La lingua di oggi offre soluzioni differenti rispetto a quella usata anche da valenti traduttori di mezzo secolo fa. Però è anche vero che la signora Bovary e Anna Karenina non hanno mai a che fare – nelle storie che vivono sulla carta – con le diavolerie di oggi, per cui non c’è nulla nella lingua dei nostri padri che non sia adatto a dare al meglio il senso del loro racconto e di quei personaggi.
Resta comunque valida l’iniziativa perché è pur sempre uno stimolo alla lettura di classici che valgono sempre il prezzo di copertina.
Quindi buon 21014 a tutti i lettori cui ricordo quanto ebbe a dire la scrittrice americana Susan Sontag a proposito di classici e riletture: “Nessuno libro vale la pena di essere letto se non vale anche la pena di essere riletto”.