Mussolini era solo mio nonno

Da questa estate la solfa dell’antifascismo militante è ritornata a farsi sentire con un certo stordente accanimento e una perentorietà di principi nella logica solita di un asfittico manicheismo: il Bene da una parte (la loro) e il Male (quello ‘assoluto’) dall’altro. Eppure, in tanti stanno cadendo in questa trappola, nonostante le esperienze passate avrebbero dovuto plasmarci e renderci immuni dal vacuo dibattito finto-ideologico. In questo calderone mediatico in cui, un giorno sì e l’altro pure, ci si occupa di ragazzotti in bomber e teste rasate che irrompono in una riunione privata, di una bandiera posta al muro di una […]

  

Statolatria e individualismo

Una scorsa rapida alle pagine de L’individualismo statalista (Liberilibri) di Giancristiano Desiderio solleticherebbe impressioni sbagliate e ce lo farebbe inserire nella folta schiera del fronte qualunquistico: <<confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli lettori che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni – come tutti voi – ma mi sono ravveduto e per la politica non nutro più da tempo alcun interesse>>. Leggere poi, in premessa, che bisogna tenersi lontano <<dalle idiozie della politica di destra e di sinistra e di centro e dei leghismi e dei grillismi>> ne darebbe ulteriore conferma. Ma la scrittura schietta non […]

  

De Rosa (Ugl): “Amazon crede di vivere in regime di extraterritorialità”

Amazon continua a conseguire risultati economici e patrimoniali di assoluto valore, sebbene in un periodo congiunturale di grave crisi e di feroce contrazione dei consumi. Ma tutto ciò non si traduce in migliori condizioni salariali e di lavoro per i suoi dipendenti di Piacenza. Questo è quanto contestano i sindacati, pronti allo sciopero anche in giornate importanti per i consumi, come quella del Black Friday. «Prima di annunciare agli organi di stampa questo sciopero, abbiamo avuto modo di dialogare e scontrarci più volte con Amazon. Dal punto di vista dell’UGL, oltre alle questioni pratiche, importantissime, ve ne sono altre di […]

  

Berto e Delfini. Invito alla lettura

Di Giuseppe Berto si diceva fosse sempre maldisposto nei confronti di Moravia ( …ne comprendiamo le ragioni) e che nella gelatinosa macchina letteraria ed editoriale italiana, fosse un cane sciolto. Ma non possiamo fermarci qui. Anche il fatto che, tuttora, egli sia escluso dai libri scolastici nei quali si fa fatica a rintracciarne una seppur minima traccia di qualche suo lavoro, ne rende ancora più gradevole l’opera a chi non è avvezzo a conformismi vari. E poi fu fascista, partì volontario per L’Africa Orientale nel 1935 e quindi combattente nella Seconda guerra mondiale. Ma dopo il conflitto, si allontanò da […]

  

Lo sterminio di un popolo

C’è l’Italia dei furbi e quella dei fessi, diceva Prezzolini. E io sto in quella dei fessi. Sarò stato, talvolta, pure un furbetto ma di dimensioni talmente trascurabili che, in linea di massima, se proprio devo esser sincero, non riesco a fare un risolutivo salto di categoria e quindi aderisco con convinzione a quella dei ‘‘fessi’’. C’è poi un’altra dicotomia, quella tra l’Italia che ‘‘funziona’’ e fa star bene i propri cittadini e quella che ‘‘non funziona’’ e progressivamente li fa sprofondare all’inferno. Anche in questo caso, faccio parte del secondo schieramento. E da ”terrone”, un pizzico scaramantico, ho la […]

  

Tra Borg e McEnroe scelsi il primo

Tra Björn Borg e John McEnroe ho sempre preferito il primo. Ma in quegli anni di leggendari scontri e fazioni contrapposte non seppi darmi delle spiegazioni plausibili. Nello sport, sin da bambini, si scelgono idoli e squadre per affinità elettive, per ragioni geografiche, per opportunismo. Eppure, pur interrogandomi di continuo, non conoscevo il motivo reale di questa scelta per l’uno e non per l’altro. Peraltro, da pessimo tennista in erba, mi dilettavo nel ‘gioco a rete’ che fu caratteristica dell’americano, mentre disdegnavo le lungaggini arzigogolate da ‘fondo campo’ che, invece, erano tipiche dell’algido svedese. E anche per le vicende italiane […]

  

All’armi siam fascisti?

Eravamo convinti che, passato qualche decennio, le tracce della «guerra civile» potessero progressivamente dissolversi. Ci aspettavamo che tutto fosse prima o poi sottratto alla ossessiva politicizzazione e finalmente storicizzato. Non è stato così! Dovevamo coglierne i primi segnali già alla fine degli anni Ottanta quando, nonostante sul tavolo vi fossero i corposi studi di De Felice (e non solo i suoi!), non si riuscì a sanare alcuna ferita. Anzi, all’alba della seconda Repubblica, si riaprirono pure quelle cicatrizzate da lungo tempo. Eppure, l’operazione defeliciana doveva essere colta al volo e poteva risultare doppiamente positiva. Innanzitutto perché depotenziava il nostalgismo dall’abituale […]

  

Fine della politica o nuovo inizio

La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre forme sperimentate finora. Da mezzo secolo non riusciamo a smuoverci di un centimetro dalla massima di Churchill. Eppure si agita un inatteso malessere verso processi decisionali sempre meno rappresentativi grazie al fatto che la pericolosa china discendente ha avuto inizio ben prima di questa crisi economica apertasi nel 2007 e si sta radicando in ampi strati della popolazione. Di conseguenza, è pura illusione ritenere che l’incremento di qualche punto di Pil potrà eliminare il discredito nei suoi confronti. Come scrive Giovanni Orsina nella introduzione de La […]

  

Sulle banche un finto duello

Dicesi ‘ingorgo istituzionale’ una situazione nella quale si prospetti una coincidenza tra il cosiddetto “semestre bianco” del Presidente della Repubblica (l’ultimissima parte del suo mandato) e i mesi finali di una legislatura. C’è però anche un altro ingorgo che attiene alle istituzioni ma non è codificato dalla Costituzione o nei regolamenti parlamentari e attiene alla confusione, mirata o voluta, che le classi dirigenti politiche confezionano artatamente, in una determinata fase storica, per ottundere fatti e renderne la comprensione più nebulosa. Questa è una di quelle fasi, dove le banche e la politica sembrano avvitarsi in un gioco rischioso ma che […]

  

Breve pensiero del mattino

C’è un gioco ormai svelato che, invece, cerchiamo di ottundere attraverso la misera e apparentemente consolatoria dialettica tra fazioni politiche contrapposte. Quel gioco di cui ognuno di noi conosce le regole ma le subisce malvolentieri e che attiene allo smantellamento dei confini nazionali, alla liquidità delle identità locali, all’esplosivo fenomeno migratorio e, in forma sovrastante, alla globalizzazione economica, tutti effetti prodotti da un capitalismo disumano che non possiamo confutare con pari forza rivoluzionaria per il rischio di essere tacciati di oscurantismo (ma, a questo punto, varrebbe la pena riflettere anche sui moderni concetti di rivoluzione, reazione, oscurantismo, eccetera). Perché solo […]

  

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