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03Nov 25
Guerra come ansiolitico
Alla domanda sul perché Donald Trump si accanisca contro il Venezuela, il colonnello in pensione Douglas McGregor, analista lucido e ben introdotto, non ha saputo dare una risposta univoca nella sua ultima intervista con Tucker Carlson (qui).
McGregor racconta che, durante una recente conferenza stampa alla Casa Bianca, un giornalista ha chiesto al presidente se fosse vero che Nicolás Maduro lo avesse contattato proponendogli affari petroliferi sotto forma di partecipazioni dirette. Trump avrebbe risposto che Maduro gli ha concesso tutto. Ma tutto non è abbastanza.
«C’è qualcosa di più», conclude McGregor, e Carlson annuisce.
Il petrolio? Certo.
Le influenze russe e cinesi? Forse.
L’immigrazione? Mah.
La droga? Macché.
L’ipotesi più plausibile, secondo le fonti del colonnello, è la più semplice: Trump ha bisogno di una vittoria.
Dopo l’umiliazione al summit in Alaska del 15 Agosto con Vladimir Putin, e l’incertezza nella fragile tregua mediorientale, al presidente americano non resta che esibire la propria forza contro un nemico debolissimo?
Il dibattito è aperto.
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