28Ott 25
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Per i ragazzi invecchiati degli anni Settanta la Valanga Azzurra è più di una dolce memoria. In quell’Italia opaca, intristita dall’austerity e straziata dalla violenza politica la clamorosa vittoria il 7 gennaio 1974 nello slalom gigante di Berchtesgaden — cinque italiani ai primi cinque posti — fu un raggio di sole, un’iniezione di sano ottimismo e (perché no?) d’inconfessabile orgoglio nazionale. Finalmente, dopo il lungo strapotere degli austriaci e l’epopea del francese Claude Killy, dei fantastici ragazzi italiani — Gustav Thoeni e Piero Gros e poi Marcello Varallo, Herbert Plank, Paolo De Chiesa, Fausto Radici, Ilario Pegorari, Erwin Stricker, Tino […]
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18Lug 25
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Su Gabriele D’Annunzio si è scritto tanto, tantissimo e — almeno nella produzione più recente — non sempre con esiti felici. Ai più, il “vate” pescarese rimane una figura inafferrabile e, spesso, incomprensibile. Uomo dalle troppe vite — poeta, letterato, autore teatrale ma anche rubacuori seriale e spendaccione compulsivo e poi oratore, uomo d’arme, condottiero “disobbediente” e, infine, icona malmostosa del regime mussoliniano — D’Annunzio è e resta un rebus avvolto in un enigma, un tavolo di lavoro sempre aperto. Su queste coordinate si muove “Venti radiosi giorni”, (Il Cerchio, Rimini 2024. Pp. 120, euro 20.00) l’interessante quanto stimolante lavoro […]
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15Giu 25
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Ed eccoci arrivati alla settima indagine del maggiore Aldo Morosini, il protagonista della fortunata saga in giallo coloniale di Giorgio Ballario. Come i precedenti lavori anche “L’equivoco del sangue” (edizioni Il Capricorno, p. 335, euro 14,00) è ambientato nell’Africa Orientale italiana durante gli anni Trenta del Novecento e anche questa volta il nostro protagonista — smessa l’uniforme dei carabinieri e indossata quella PAI, la polizia coloniale — dovrà risolvere un intricato garbuglio, intriso di sangue, passioni, ricatti. Con l’abituale ma mai pedante minuziosità, lo scrittore torinese tratteggia con maestria lo scenario, intrecciando l’alienità esotica dell’Eritrea con l’alienità esistenziale e morale […]
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07Gen 25
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Jean Marie Le Pen, il “Menhir” della politica transalpina, è partito. A 96 anni. Una vita turbolenta e fascinosa, contradditoria e unica. Straordinaria. Tutto ebbe inizio negli anni ’50 quando l’orfano bretone di un pescatore trasformatosi in leader studentesco a Parigi, divenne il più giovane deputato dell’Union Fraternitè Française, il movimento di Pierre Poujaude, il mitico tribuno (aggressivo nei termini, moderato nei programmi e, dato non trascurabile, ex resistente e lontano dai temi neofascisti) della Francia profonda della IV Repubblica. Interpretando magistralmente l’insofferenza verso le esose politiche fiscali governative di commercianti, artigiani ed agricoltori e i paralleli turbamenti della decolonizzazione […]
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10Apr 24
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Bettino Craxi è un personaggio contradditorio, difficile, complesso. Da studiare e analizzare sine ira et studio. Con equilibrio e serietà. Con giusta, fredda distanza. Senza sconti ma con rispetto e attenzione. Al netto dei clamori delle opposte tifoserie, delle apologie delle prefiche e degli insulti lanciati dalla lugubre pedonaglia di detrattori, voltagabbana, avvoltoi, Craxi rappresenta un momento centrale e ineludibile della nostra travagliata storia unitaria e, allo stesso tempo, una questione irrisolta e divisiva. Un problema aperto. Una ferita non rimarginata. Per i post-comunisti, più o meno scoloriti ma irriducibilmente faziosi, il “Cinghialone” resta un argomento tabù e ogni ipotesi […]
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12Gen 24
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La guerra è sempre cosa brutta, sporca, devastante. Lo sappiamo. Ma tra le varie forme di conflitto quello fratricida è il peggiore, il più lacerante, il più cattivo. Nello scontro tra fazioni opposte ma similari— per nascita, lingua, cultura, abitudini — l’odio reciproco, la lotta senza quartiere, la ferocia inghiottono tutto e tutti. Il sangue chiama sempre altro sangue. L’Italia è un paradigma perfetto. La guerra civile è, piaccia o meno, parte integrante della nostra storia. Siamo bravi, anzi bravissimi ad odiarci, a massacrarci. A prestarci, per piccoli calcoli endogeni, ai grandi giochi esogeni. E a volonterosamente offrirci, più o […]
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04Giu 23
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Buone notizie per gli amanti (e sono tanti) del giallo storico. Il maggiore Aldo Morosini è tornato con una nuova avventura, ancor più intricata delle precedenti cinque dipanatesi negli ultimi quattordici anni. Il personaggio ideato da Giorgio Ballario — penna sempre più elegante e raffinata — questa volta deve affrontare e smontare una sordida macchinazione costruita a suoi danni da una combriccola di veri mascalzoni. Lo scenario questa volta è Asmara, capitale dell’Eritrea italiana, la colonia primigenia, dove Morosini, smessa l’uniforme dei Reali carabinieri e indossata quella della Polizia dell’Africa italiana, si ritrova coinvolto suo malgrado in una vicenda allucinante […]
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22Feb 23
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Sceso il silenzio sui campi di battaglia il 18 gennaio 1919 si apriva la Conferenza di Versailles. Fu allora, riprendendo il colonello T. E. Lawrence, alias Lawrence d’Arabia, che «all’alba del mondo nuovo, gli uomini vecchi tornarono e decisero la loro pace». Sorgeva il nuovo ordine post bellico euro-atlantico, esiziale redde rationem ai nemici sconfitti e brusco rappel à l’ordre per gli alleati minori: Italia, Belgio, Serbia, Grecia, Romania, Giappone, Portogallo. In guerra presenze necessarie e, talvolta, indispensabili, in pace fastidiosi coriandoli. Da premiare (Belgio e Giappone), usare (Serbia e Grecia) o marginalizzare. Fu il caso dell’Italia. Purtroppo a rappresentare […]
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16Ott 21
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La stramba disfida del green pass davanti ai cancelli dei nostri porti ha ricordato per un attimo agli italiani (popolo molto terragno) l’esistenza della marina mercantile, della logistica, della “Blue Economy”. Del mare. Un comparto centrale, quanto misconosciuto, della nostra economia. Ma andiamo per ordine. Al netto delle cronache e delle opposte tifoserie, ricordiamo che l’asse dei traffici mondiali si sta spostando verso Sud e il Mediterraneo, l’ex Mare Nostrum, sta riconquistando una sua centralità, polarizzando circa un quinto dei traffici marittimi mondiali e oltre un quarto dei traffici container. Un quadro positivo che potrebbe (sempre che una minoranza […]
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05Ott 21
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Era già tutto previsto, come cantava Riccardo Cocciante. Il disastro di Napoli, la botta di Bologna, i duelli impari (ma ancora aperti) di Torino e Roma. Non, però, Milano. Almeno non in queste dimensioni e non in queste modalità. I numeri freddi e impietosi lasciano sgomenti. Un Pd per nulla invincibile (anzi…) che totalizza da solo più consensi di tutte le liste del centrodestra, un sindaco eletto di strettissima misura nel 2018 che chiude la partita al primo turno con un sonoro 57,37 per cento (178.818 contro 99.621). Uno schiaffone nella città che fu di Berlusconi, Albertini, Moratti, Formigoni (e […]
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