Cristiani in Siria. Una tragedia ignorata (anche dall’Italia)

Damasco, 2010. Cena di gala in onore di Giorgio Napolitano in visita ufficiale in Siria. Il presidente italiano leva il bicchiere e brinda a Bashar-al-Assad. «Esprimo il mio apprezzamento per l’esempio di laicità e apertura che la Siria offre in Medio Oriente per la tutela delle libertà assicurate alle antiche comunità cristiane qui residenti». Applausi, strette di mano, valzer di decorazioni. Sul petto di Bashar brilla il pataccone di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. Al di là della retorica di rito, la conferma di un rapporto saldo e fruttuoso: l’Italia è il primo patner economico della Siria a […]

  

In Egitto al- Sisi ha vinto. Una buona notizia

Come  previsto Abdel Fattah al Sisi è il nuovo presidente della Repubblica d’Egitto. Sul Nilo una volta di più la caserma ha vinto sulla moschea. L’erede di Nasser e Sadat (su Mubarak per il momento meglio sorvolare…) è stato confermato per un secondo mandato con il 90 % delle preferenze, più o meno 20 milioni di voti. Un gioco facile poichè l’unico sfidante rimasto, Moussa Moustafa Moussa, non ha raggiunto nemmeno il tre per cento. È una buona o cattiva notizia?  Piaccia o meno, la vittoria di al- Sisi è un’ottima notizia per tutti. Per l’Egitto, per il Mediterraneo, per […]

  

Anche i crucchi hanno fame

      Per la quarta volta Angela Merkel è cancelliera. Un’elezione storica (prima di lei solo Adenauer e Kohl) ma non trionfale. Alla prova inaugurale la nuova Grosse Koalition ha già perso i primi pezzi: 35 parlamentari della maggioranza hanno votato contro o si sono astenuti. Le ferite delle elezioni dello scorso settembre non si sono rimarginate: la Cdu è sempre in affanno, la Csu bavarese scalpita mentre la Spd in piena agonia è insidiata nei sondaggi da Alternative fur Deutschland. Per gli esperti i nazionalisti sono ormai oltre il 20 per cento, più o meno 5 punti in […]

  

Fiano, Repubblica e i trolls del Kekistan. Scherzi del web…

Siete stufi delle solite destre? Per voi Di Stefano è un buonista, i ragazzi di CPI delle mammolette? Forza Nuova è troppo democratica (non parlamo poi della Meloni)? Tranquilli. Nel vostro futuro c’è il Kekistan, sempre e solo il Kekistan.  Orgogliosa e impavida la verde bandiera dell’internazionale nera e/o bruna (ma anche pervica o lampone, a seconda dei gusti e della stagione..) ha sventolato al comizio di Salvini. Olè! Kekistan uber alles. Foglio d’ordine per gli aspiranti militanti: d’ora in poi tutti, ma proprio tutti,  debbono marciare compatti  (in fila per sei con il resto di due come i mitici […]

  

Istria. Perchè l’Anpi scorda gli antifascisti massacrati dai comunisti?

Fiume, Dalmazia. Foibe ed esodo. Memorie e amnesie. Il 10 febbraio l’Italia ricorda la tragedia dell’Adriatico “amarissimo”. Una data tonda e fissa ma da sempre poco amata dall’Italia “ufficiale”. Nulla di nuovo: è difficile per gli eredi di De Gasperi e Togliatti, Nenni e Moro, Pertini e Jotti ricordare dignitosamente un capitolo sporco del dopoguerra, una vergogna della storia repubblicana. Meglio minimizzare, silenziare, scivolare. Qualche corona, qualche frase di circostanza, un minuto scarso sui TG. Poi basta. Basta con il passato. Meglio le canzonette, i calciatori, i finti cuochi, le mignotte. L’eterno presente. Nulla di strano: per questa democrazia senza […]

  

Morto Stalin se ne fa un altro. Un film da non perdere

  Il 2 marzo 1953 Stalin, colpito da un ictus, muore nella sua dacia. È la fine di un lungo incubo ma anche l’inizio di una serie di congiure sconbinate ed intrighi surreali tra i notabili del potere sovietico, i “principi rossi”. Gli uomini di Stalin, il “compagno supremo”, il “sole ingannatore”. La successione si trasformò così in una tragicommedia dagli effetti paradossali. Una vicenda tragica quanto grottesca ricostruita ora in “Morto Stalin, se ne fa un altro”, splendido film scritto e diretto dal regista italo-americano Armando Iannucci, un genio della satira politica (si veda “The Thick of It”, “Veep”, […]

  

Il Pantheon no. A proposito di Vittorio Emanuele

Torni dall’Egitto e riposi in pace Vittorio Emanuele. Riposi nel suo Piemonte. Riposi accanto ad Elena, il suo amore montenegrino. Finalmente, nel silenzio di una antica abbazia sabauda, “Curtatone e Montanara” — la definizione è degli Aosta, il ramo cadetto ed impertinente della dinastia —  possano dormire assieme. Bene. Torni in Patria Vittorio, il  re che seppe difendere nel 1917 a Peschiera, all’indomani di Caporetto, l’onore dell’Italia. Venga sepolto lassù, tra langhe, colline e montagne, il sovrano che nell’ottobre del 1922 impedì una guerra civile e poi, di malavoglia, accettò una modernizzazione autoritaria forgiata dal figlio di un fabbro di […]

  

Johnny Hallyday, patriota e rock star

  Vi sono uomini che muoiono meno di altri. Perchè hanno vissuto più di altri. È il caso di Johnny Hallyday, l’anima del rock francese. Tutta la Francia lo piange. A ragione. La sua vicenda artistica e personale si confonde e s’intreccia con la storia stessa, in versione V° République, della Nazione: a 20 anni, nei mitici sixties, Johnny fu l’idolo dei giovani, poi giocò a fare il motociclista on the road e tante altre parti per trasformarsi, infine, in un padre di famiglia atipico quanto serio. La sua vita spericolata (altro che Vasco…) fu un susseguirsi di mode fuggevoli, […]

  

Task Force 45, il romanzo-verità di G. Cannella

Per un secondo, un attimo, spegnete il televisore, chiudete il cellulare. E rifletttete. In qualche parte del pianeta — tra i monti dell’Afghanistan o tra le trincee del Kurdistan, nei deserti africani o in altri luoghi, tutti decisamente poco ospitali e per nulla accoglienti — vi sono soldati italiani che operano, combattono, uccidono e, quando la sfiga arriva, crepano. In silenzio. Senza rompere le scatole. È il loro dovere. È una loro scelta. Punto. Sono i “fantasmi”, gli “invisibili”. Mentre leggete queste righe, un manipolo di uomini è in missione. Ovunque. Di loro poco o nulla sappiamo. Meglio. La riservatezza […]

  

Per i russi un’educazione patriottica. Targata Putin

Sano, morigerato, prolifico, credente. È il patriota ideale russo, il cittadino putiniano. Lo prevede il progetto di legge “Sull’educazione al patriottismo nella Federazione Russa”, presentato alla Duma di Stato il 15 novembre scorso. Il provvedimento è stato proposto da un folto gruppo di deputati del partito del presidente, “Russia Unita”; nel documento introduttivo si spiega che con il termine “patriottismo” si intende “un principio morale, un sentimento sociale il cui contenuto esprime l’amore verso la Russia, verso il proprio popolo, la coscienza della propria inseparabilità da esso, la disponibilità a servire con le proprie azioni i suoi interessi, la capacità […]

  

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