Istria. Perchè l’Anpi scorda gli antifascisti massacrati dai comunisti?

Fiume, Dalmazia. Foibe ed esodo. Memorie e amnesie. Il 10 febbraio l’Italia ricorda la tragedia dell’Adriatico “amarissimo”. Una data tonda e fissa ma da sempre poco amata dall’Italia “ufficiale”. Nulla di nuovo: è difficile per gli eredi di De Gasperi e Togliatti, Nenni e Moro, Pertini e Jotti ricordare dignitosamente un capitolo sporco del dopoguerra, una vergogna della storia repubblicana. Meglio minimizzare, silenziare, scivolare. Qualche corona, qualche frase di circostanza, un minuto scarso sui TG. Poi basta. Basta con il passato. Meglio le canzonette, i calciatori, i finti cuochi, le mignotte. L’eterno presente. Nulla di strano: per questa democrazia senza […]

  

Morto Stalin se ne fa un altro. Un film da non perdere

  Il 2 marzo 1953 Stalin, colpito da un ictus, muore nella sua dacia. È la fine di un lungo incubo ma anche l’inizio di una serie di congiure sconbinate ed intrighi surreali tra i notabili del potere sovietico, i “principi rossi”. Gli uomini di Stalin, il “compagno supremo”, il “sole ingannatore”. La successione si trasformò così in una tragicommedia dagli effetti paradossali. Una vicenda tragica quanto grottesca ricostruita ora in “Morto Stalin, se ne fa un altro”, splendido film scritto e diretto dal regista italo-americano Armando Iannucci, un genio della satira politica (si veda “The Thick of It”, “Veep”, […]

  

Il Pantheon no. A proposito di Vittorio Emanuele

Torni dall’Egitto e riposi in pace Vittorio Emanuele. Riposi nel suo Piemonte. Riposi accanto ad Elena, il suo amore montenegrino. Finalmente, nel silenzio di una antica abbazia sabauda, “Curtatone e Montanara” — la definizione è degli Aosta, il ramo cadetto ed impertinente della dinastia —  possano dormire assieme. Bene. Torni in Patria Vittorio, il  re che seppe difendere nel 1917 a Peschiera, all’indomani di Caporetto, l’onore dell’Italia. Venga sepolto lassù, tra langhe, colline e montagne, il sovrano che nell’ottobre del 1922 impedì una guerra civile e poi, di malavoglia, accettò una modernizzazione autoritaria forgiata dal figlio di un fabbro di […]

  

Johnny Hallyday, patriota e rock star

  Vi sono uomini che muoiono meno di altri. Perchè hanno vissuto più di altri. È il caso di Johnny Hallyday, l’anima del rock francese. Tutta la Francia lo piange. A ragione. La sua vicenda artistica e personale si confonde e s’intreccia con la storia stessa, in versione V° République, della Nazione: a 20 anni, nei mitici sixties, Johnny fu l’idolo dei giovani, poi giocò a fare il motociclista on the road e tante altre parti per trasformarsi, infine, in un padre di famiglia atipico quanto serio. La sua vita spericolata (altro che Vasco…) fu un susseguirsi di mode fuggevoli, […]

  

Task Force 45, il romanzo-verità di G. Cannella

Per un secondo, un attimo, spegnete il televisore, chiudete il cellulare. E rifletttete. In qualche parte del pianeta — tra i monti dell’Afghanistan o tra le trincee del Kurdistan, nei deserti africani o in altri luoghi, tutti decisamente poco ospitali e per nulla accoglienti — vi sono soldati italiani che operano, combattono, uccidono e, quando la sfiga arriva, crepano. In silenzio. Senza rompere le scatole. È il loro dovere. È una loro scelta. Punto. Sono i “fantasmi”, gli “invisibili”. Mentre leggete queste righe, un manipolo di uomini è in missione. Ovunque. Di loro poco o nulla sappiamo. Meglio. La riservatezza […]

  

Per i russi un’educazione patriottica. Targata Putin

Sano, morigerato, prolifico, credente. È il patriota ideale russo, il cittadino putiniano. Lo prevede il progetto di legge “Sull’educazione al patriottismo nella Federazione Russa”, presentato alla Duma di Stato il 15 novembre scorso. Il provvedimento è stato proposto da un folto gruppo di deputati del partito del presidente, “Russia Unita”; nel documento introduttivo si spiega che con il termine “patriottismo” si intende “un principio morale, un sentimento sociale il cui contenuto esprime l’amore verso la Russia, verso il proprio popolo, la coscienza della propria inseparabilità da esso, la disponibilità a servire con le proprie azioni i suoi interessi, la capacità […]

  

Italiani tra le stelle. La sfida spaziale tricolore continua

          Dopo un anno di attesa, il Consiglio dei Ministri finalmente ha ratificato l’accordo fra Italia e Kenya per il rinnovo della cooperazione bilaterale aereo-spaziale. Ora tocca al Parlamento. Si tratta di un accordo importante ma pochi, pochissimi se ne sono accorti: esaurita la “saga stellare” dei primi cosmonauti lo spazio ormai non interessa più il grande pubblico. Un peccato, poichè gli impegni siglati a Roma prevedono capitoli sull’istituzione in Africa di un centro regionale per l’osservazione della Terra, l’accesso ai dati di osservazione, un’attività di formazione di personale locale, la telemedicina e, soprattutto, il rilancio […]

  

Badoglio, l’uomo di Caporetto

        «Fu una sconfitta, non una disfatta, l’8 settembre fu una disfatta». Claudio Graziano, capo di Stato Maggiore della Difesa, in una lunga intervista ha così ricordato Caporetto. Il generale ha ragione, cent’anni fa lo sfondamento austro-tedesco travolse le prime linee e poi le seconde sconvolgendo l’intero dispositivo italiano ma pochi giorni dopo, sul Grappa e sul Piave, vi fu il miracolo. I ragazzi del ‘99 e i veterani della Terza Armata tennero il fronte e a dicembre la grande battaglia d’arresto era vinta. Un successo pieno reso possibile da una nuova, inedita consapevolezza. Come sostiene Graziano […]

  

Il referendum e la destra (smarrita) del nord

Ho sempre detestato l’assioma “il privato è politico, il politico è privato”.  Cazzate. Raccontarsi è cosa volgare. Come vivo e lavoro, cosa faccio, come mi diverto e, per di più, cosa voto sono fatti miei e non debbo renderne conto a nessuno. Figuriamoci poi se debbo giustificare (a chi, poi…?) la mia scelta sul referendum lombardo-veneto. Ma questa volta faccio un’eccezione. Ho votato il referendum e molti amici — lombardo-veneti e non — mi hanno chiesto le ragioni della mia scelta.  Allora tocca spiegare. Per me, figlio dell’esodo istro-dalmata, la Patria non è la nazionale di calcio o una canzonetta. […]

  

Il Che, un pasticcione romantico e sanguinario

Ammettiamolo, le ricorrenze sono una pesante rotture di scatole. Come i compleanni e gli appuntamenti dal dentista. Del resto, Santa Romana Chiesa da due millenni ci ossessiona con gli onomastici e il calendario dei Santi. Ogni giorno ha il suo patrono, il suo defunto, il suo Santo protettore. Amen. Di peggio vi sono solo le commemorazioni politiche del morto di turno. È una malattia trasversale che puntualmente colpisce sinistra, centro e destra. Una tassa. Puntualmente vi sono i necrofori che ricordano il de cuius designato. Poi vi sono i decennali, i ventennali, i trentennali e avanti così. Il calendario della […]

  

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