il boscareto Venerdì scorso, dopo i disastri del maltempo in Piemonte e prima di mettermi alla guida per raggiungere le Langhe, ho chiamato al telefono Valentina Dogliani – regina, anima e cuore del Boscareto Resort & Spa di Serralunga d’Alba – che mi ha rassicurato su esondazioni e condizioni delle strade per raggiungere il Boscareto. E, in effetti, sono arrivato a destinazione senza problema alcuno. Ma, sinceramente, mai avrei pensato di poter trascorrere un sabato e una domenica di fine novembre, dopo i nubifragi, in costume da bagno al sole nel giardino che circonda la bellissima piscina della Spa del Resort. Eppure qui si vive in un microclima davvero particolare che regala delle sorprese uniche. Ma, il bel tempo, è stato solo uno dei tanti ingredienti di un bellissimo fine settimana. Il primo la zona, Serralunga d’Alba nel cuore delle Langhe, colline immerse nella natura dei  curatissimi vigneti. Poi la moderna ed elegante struttura del Boscareto Resort & Spa, nata nel 2009 per volontà della famiglia Dogliani, che ha portato la dimensione del cinque stelle lusso nelle Langhe, territorio connotato da forti tradizioni ma cosmopolita al tempo stesso.

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Collocato sulla sommità di una collina coltivata a Nebbiolo, il Resort gode di un panorama mozzafiato da cui si estendono a perdita d’occhio vigneti, castelli ed antichi borghi medievali. In questo luogo sospeso nel silenzio, il design contemporaneo e il comfort si armonizzano con la bellezza della natura. Il senso dell’ospitalità tipico di questa terra si ritrova nel calore con cui il Boscareto Resort & Spa accoglie i suoi ospiti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo. Soprattutto in questo periodo di tartufi quando il profumo del tubero aleggia ovunque: sulle bancarelle lungo la via principale di Alba, in tutti i negozi di alimentari e nei ristoranti. Per il famoso tartufo bianco d’Alba non è stata la stagione migliore (troppo calda) ma i ritrovamenti di questi ultimi giorni sono nuovamente all’altezza ed ecco quindi un motivo in più per una cena o un fine settimana in zona.

Al Boscareto poi, si cena con menu Tartufo o Grande Degustazione al ristorante La Rei (una stella Michelin), diretto da Antonino Cannavacciuolo e illuminato dal talento del giovane executive chef Pasquale Laera che prepara piatti da gustare con gli occhi, ancora prima che con il palato. Pasquale, occhi vispi e mani che raccontano, attraverso manicaretti, un percorso iniziato nella sua Puglia e che ora lo ha già portato ad essere l’Executive Chef del ristorante stellato del Boscareto. Nato a Putignano (BA) nel 1988, a soli 14 anni Pasquale Laera lavora nel ristorante del suo paese, guidato dal maestro Ottavio che lui chiama affettuosamente Fratello. Dopo due anni di liceo classico capisce che la sua vera vocazione è un’altra, e si iscrive all’istituto alberghiero. Frequenta ALMA, la scuola di cucina di Gualtiero Marchesi a Parma dove incontra grandi maestri, ma il suo vero mentore sarà Antonino Cannavacciuolo. A partire dal 2011 diventa sous chef a Villa Crespi, e quando nel 2013 lo chef Cannavacciuolo inizia il sodalizio con il Boscareto Resort & SPA in qualità di consulente delle attività ristorative, lo nomina Executive chef. Anni fa, un viaggio da sud verso nord, ha condotto Antonino Cannavacciuolo in Piemonte. Seguendo le orme del maestro, anche l’enfant prodige ha intrapreso lo stesso percorso. Entrambi sono accomunati da una passione ed energia incontenibili tesi verso la perfezione culinaria. La cucina di Pasquale riflette la forte personalità: in ogni piatto le tradizioni piemontesi vengono esaltate dall’incontro mediterraneo con il Sud, dando origine ad accostamenti unici. Corrono lungo la via dei sapori autentici, le creazioni culinarie di Pasquale Laera che, prima di giungere alla corte stellata di Antonino Cannavacciuolo, ha inciso sul pentagramma della sua vita un’affascinante melodia in crescendo, fatta di determinazione e talento.

 

il boscareto serralunga alba

Ma, a parte il suo curriculum e la sua giovane età, una cena preparata da lui è davvero un’esperienza sensoriale. Con o senza tartufi. E lo posso affermare avendo provato entrambi i menù in due serate. E tra “saluti della cucina, quelli dello chef e il pre dessert “ è sempre una piacevole fatica arrivare a fine pasto. Ma i vini delle Langhe aiutano molto. I rossi, ovviamente, ma anche il Batasiolo (www.batasiolo.com), il metodo classico prodotto sempre dalla famiglia Dogliani.

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Ultima “chicca” del Boscareto La Sovrana Spa è uno spazio dedicato alla cura del corpo e della mente. Entrando, al piano superiore dell’ampia area benessere, troviamo la Sala delle acque, dotata di piscina riscaldata e vasca idromassaggio, mentre la palestra propone attrezzature Technogym, perfette per una rapida remise en forme. Le vetrate affacciate sul paesaggio collinare offrono l’emozione unica di un bagno caldo o un allenamento con spettacolare vista sui vigneti. Al piano inferiore si può scegliere se abbandonarsi alla coccola delle tre suite massaggi e trattamenti o se concedersi il percorso benessere con sauna finlandese (finestra con vista sulle colline), bagno turco aromatico, frigidarium e docce emozionali e di reazione. Personalmente consiglio il massaggio Abhyanga eseguito da Francesca o da Samuela. In realtà tutte le ragazze sono molto brave e professionali tanto nei massaggi quanto nei trattamenti viso e corpo che ho provato. Ma loro due, dopo continui stage in India e in Sri Lanka, hanno una marcia in più soprattutto nell’Ayurveda. Informazioni e prenotazioni: www.ilboscaretoresort.it.
E’ stata una sorpresa, che consiglio vivamente, anche la passeggiata alla scoperta di Alba, deliziosa cittadina piemontese con eleganti palazzi. La città possiede salde radici storiche, grazie soprattutto alla sua storia gastronomica: i tartufi con le sue botteghe, la pasticceria, il vino con le sue enoteche fanno da corollario a un centro storico ancora intimamente in stile medioevale. Per comprendere tale realtà bisogna percorrere al sabato, come ho fatto io, via Maestra fino alla piazza del Duomo per godere delle grandi varietà offerte dal mercato settimanale, oppure nell’antica piazza delle Erbe. La grande fortuna di Alba è il commercio del tartufo, il suo profumo caratteristico pervade tutta la città.

Da non perdere, fino al 27 febbraio la particolare mostra Futur Balla allestita alla Fondazione Ferrero (www.fondazioneferrero.it/i-progetti) con una serie di quadri e di opere, alcune delle quali, come nel caso dell’interessantissimo “cane al guinzaglio” difficili da vedere in originale perché di proprietà di una collezione statunitense.

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Davvero interessante per grandi e piccini in zona in questo periodo dell’anno anche la festa dell’Avvento Govone. Un “Magico Paese di Natale” ancora più grande per Govone (CN) che quest’anno coinvolge l’intero territorio del Roero. Fino al 26/12 tanta magia fra la Casa di Babbo Natale con veri attori, i musical cittadini, il mercatino con 86 espositori provenienti da tutta Italia, la giostra, il mini parco avventura nel Castello, lo street food, la Locanda e l’Enoteca. Ma non solo: nei primi tre weekend di dicembre a Canale sono di scena un mercatino con antichi sapori (dalle polpettine langarole alle patate di Cuneo), artisti di strada, musica, degustazioni. Info: www.magicopaesedinatale.com.

Informazioni dettagliate sulla zona e sulle manifestazioni dei dintorni: www.langheroero.it.
Stefano Passaquindici

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