Estate 2025: quasi 9 italiani su 10 hanno programmato almeno una vacanza, +24% rispetto al 2015. Aumentano la tendenza alla destagionalizzazione e la voglia di viaggiare all’estero

Dall’entusiasmo per le prossime partenze alle preoccupazioni legate alla salute, ai cambiamenti climatici e alla sicurezza: nuove abitudini e trend di viaggio in Europa, Nord America, Australia e Asia nel 24° Holiday Barometer Ipsos-Europ Assistance

Principali evidenze:

  • Continua a crescere l’entusiasmo per i viaggi: l’85% degli italiani (+6% vs 2024) è desideroso di partire, con il valore più alto a livello globale.
  • Il 39% del campione preferisce fare una vacanza a settembre e il 31% a giugno, con una tendenza alladestagionalizzazione maggiore rispetto alla media europea.
  • Pensando alla meta ideale, il 36% degli italiani(+7% vs 2024) indica un Paese all’estero. Il Belpaese si conferma destinazione preferita per il 67% degli italiani (-7% vs 2024), rimanendo stabile nella top 3 dei viaggiatori europei e americani.
  • Inflazione, conflitti armati, situazione politica locale, salute e sicurezza personale, eventi climatici estremi e overtourismsono le preoccupazioni che impattano di più sulla voglia di viaggiare, condizionando anche la scelta della destinazione.
  • Le vacanze ideali uniscono scoperta di nuovi luoghi e culture e relax. Il 31% considera il viaggio un’occasione di arricchimento personale.
  • L’hotel resta il tipo di alloggio più scelto(45%), seguito dal Bed & Breakfast (32%, il dato più alto in Europa).
  • Cresce l’advance booking: il 37% prenota fra i 2 e i 4 mesiprima della partenza.
  • Rimane alta l’attenzione alla sostenibilità: il 78% è incline a sperimentare lo slow tourisme il 76% a scegliere destinazioni meno convenzionali. Aumenta la tendenza a preferire il solo travelling (35%).
  • Il 20% degli italiani ha già utilizzato l’AI nella pianificazione di un viaggio e il 26% intende farlo in futuro (i valori più alti in Europa).
  • La propensione ad assicurarsi resta ancora al di sotto della media europea: solo il 39% dichiara di proteggere abitualmente il proprio viaggio.

 

Nonostante il complesso contesto globale segnato da insicurezze economiche e politiche, da conflitti armati e cambiamenti sociali, la voglia di viaggiare continua a crescere.

A dimostrarlo è la ventiquattresima edizione dell’Holiday Barometer1 diffuso oggi dal Gruppo Europ Assistance, la ricerca annuale che indaga nuove tendenze, abitudini e preferenze dei viaggiatori in Europa, Nord America, Asia e Australia.

Vacanze 2025 fra entusiasmo e destagionalizzazione

L’86% degli italiani (+24% vs 2015) pianifica almeno una vacanza estiva, con il valore più alto a livello globale e ben 7 punti percentuali sopra alla media europea. Di questi, il 38% prevede di farne più di una. La durata media del viaggio si attesta intorno alle 2 settimane.

In generale, oltre il 90% dichiara di partire almeno una volta l’anno, con uno dei valori più alti a livello globale. Dati che si riflettono nell’entusiasmo per i viaggi, con l’85% degli intervistati felice o molto felice  di partire (+6% vs 2024), ancora una volta con il valore più alto fra tutti i Paesi convolti nella ricerca.

Il 39% preferisce viaggiare a settembre e il 31% a giugno, con solo il 29% che predilige il mese di agosto (al di sotto della media europea del 33%), a testimonianza dell’aumento della destagionalizzazione dei flussi turistici. Un trend confermato dal fatto che, oltre all’estate, il 41% degli italiani ha pianificato quest’anno una vacanza fra aprile e maggio, approfittando dei ponti pasquali e primaverili; il 18% sta programmando la partenza fra ottobre e novembre e il 14% a dicembre.

Fra coloro che non partiranno, il 42% dichiara di non potersi concedere neanche una vacanza estiva per ragioni economiche, in linea con la media europea. Il 20% (in aumento del 14% rispetto al 2021) sceglie, invece, di viaggiare in un periodo diverso dell’anno.

La destinazione ideale degli italiani è all’estero

Pensando alla vacanza ideale, il 36% degli italiani (+7% vs 2024) sceglierebbe una destinazione al di fuori dei confini nazionali, mentre il 50% (in calo del 7% rispetto al 2024) rimarrebbe in Italia.

Il 67% degli intervistati (-7% vs 2024) trascorrerà la vacanza estiva nel Belpaese, che si conferma anche una delle destinazioni più amate a livello internazionale e nella top 3 dei viaggiatori europei e americani, insieme a Francia e Spagna.

Il 62% (+4% vs 2024) andrà all’estero: Spagna (12%), Francia (7%) e Grecia (6%) sono le mete internazionali più scelte dagli italiani per le vacanze estive.

Il mare si conferma la destinazione preferita (66%, con un calo del 6% rispetto al 2024), seguito dalla montagna (25%) e dalle città d’arte (29%, in crescita del 9% rispetto al 2015).

Dalla partenza all’arrivo: le principali preoccupazioni

Inflazione (77%), conflitti armati (58%), attacchi terroristici (51%), sicurezza personale (50%) e sanitaria (40%), clima politico nel Paese di destinazione (41%), eventi climatici estremi (42%) e overtourism (38%) sono le motivazioni che incidono di più sulla scelta della destinazione, riflettendo le principali preoccupazioni degli italiani. Il 12% (+4% rispetto al 2024) ritiene importante la qualità del servizio sanitario locale.

Alloggi, trasporti e prenotazioni: l’evoluzione delle abitudini

L’hotel rimane la tipologia di alloggio preferita (45%, in linea con la media europea), seguito dal Bed & Breakfast (32%, con il dato più alto in Europa e fra i più alti a livello globale). In calo, rispetto al 2024 (-4%), la scelta di case e appartamenti in affitto (27%).

L’auto è il mezzo di trasporto più usato (51%) in leggero calo rispetto al 2024, ma quasi 20 p.p. in meno rispetto al 2021. Aumentano i viaggi in aereo (46% con una crescita dell’8% rispetto al 2024, seppure ancora al di sotto della media europea del 50%) e in treno (25%, in crescita del 5% sul 2024).

Per quanto riguarda le prenotazioni, il 37% (+5% vs 2024 e +7% vs 2022) dichiara di prenotare con un anticipo compreso fra i 2 e i 4 mesi, il 19% fra i 4 e i 6 mesi e il 21% (in calo del 4% rispetto all’anno precedente e del 6% rispetto al 2022), fra 2 mesi e 15 giorni prima. Nella maggior parte dei casi (44%) la prenotazione avviene direttamente tramite i canali digitali delle strutture ricettive e dei vettori; il 27% si rivolge ad agenzie di viaggio e Tour Operator.

Nuovi trend tra sostenibilità, tecnologia e desiderio di evasione

Le motivazioni principali che guidano gli italiani nella scelta delle vacanze sono il desiderio di relax (46%) e la possibilità di esplorare nuovi luoghi (48%) e conoscere nuove culture (36%). Il 31% considera il viaggio un’occasione di crescita personale.

L’80% viaggia con la famiglia, ma aumenta la tendenza a viaggiare da soli, con il 35% degli italiani (+6% rispetto al 2024) disposti a valutare di farlo in futuro.

Fra i trend emersi negli ultimi anni, il 78% degli intervistati conferma di essere disposto a sperimentare lo slow tourism e il 76% a scegliere destinazioni meno convenzionali e al di fuori dei tradizionali circuiti turistici.

In generale, gli italiani si confermano fra i più disposti ad adottare comportamenti sostenibili in viaggio (89%). L’88% valuterebbe la possibilità di evitare attività che non rispettano l’ambiente e di supportare le economie locali, l’85% di viaggiare durante la bassa stagione e oltre l’80% di spostarsi a bordo di mezzi sostenibili per abbattere le emissioni. L’interesse per il turismo sostenibile si riflette anche nella propensione a scegliere alloggi con certificazione ambientale (78%) e piattaforme specializzate in viaggi green (75%).

Il 20% degli italiani dichiara di aver già sperimentato l’uso dell’Intelligenza Artificiale durante la pianificazione di una vacanza e il 26% ha intenzione di utilizzarla in futuro, con i valori più alti in Europa, insieme alla Spagna. In particolare, gli strumenti di AI sono stati impiegati per la creazione dell’itinerario di viaggio (44%) o per cercare informazioni sull’alloggio (42%) e sulla destinazione (41%).

Viaggiare protetti: ancora poco diffusa la sensibilità verso le assicurazioni

Nonostante le tante preoccupazioni degli italiani in viaggio, solo il 39% di loro è solito partire protetto da una copertura assicurativa, con il valore più basso in Europa e al di sotto della media (62%). La principale motivazione di questa tendenza è economica, con il costo percepito come troppo elevato dal 30% del campione. Il 27% dichiara di non considerare l’acquisto di una polizza perché non viaggia abbastanza lontano o non crede di assumersi alcun rischio; il 29% perché non ritiene di viaggiare abbastanza spesso. Il 16% è convinto di non averne bisogno.

Le coperture più diffuse fra coloro che scelgono di partire assicurati riguardano la tutela della salute (87%) e lo smarrimento, furto o danneggiamento di effetti personali (84%). Più in generale, le garanzie ritenute più importanti sono la copertura delle spese mediche (68%), l’annullamento del viaggio (circa il 70%), la protezione del bagaglio (64%), il ritardo o la cancellazione del volo o della partenza (62%) e il rimpatrio sanitario (61%).

I canali di acquisto privilegiati si confermano le agenzie di viaggio (24%) e le Compagnie assicurative (23%), mentre rimane determinante nella scelta la leva del prezzo (50%), seguita dalla reputazione della Compagnia (28%) e dalla vastità della gamma di prodotti offerti (23%).

Tutta la ricerca completa anche su: europassistance.it

 

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