Un’icona dell’Engadina, il Kulm Hotel in estate è l’anima sparkling di St Moritz. 

kulm hotel

di Elena Barassi

Da piccola pensione ad uno degli hotel più iconici al mondo, il Kulm Hotel trasforma una ancora sconosciuta località termale estiva dell’Engadina, nella sparkling St. Moritz. Una scommessa vinta da Mr Badrutt che, nel settembre del 1864, invita i clienti inglesi, che avevano soggiornato nella sua pensione durante l’estate, a ritornare nel periodo invernale. E costoro non solo rimasero per il Natale ma trascorsero l’intero inverno fino a marzo pattinando, passeggiando, facendo romantiche passeggiate in slitta. Era iniziata l’era ufficiale di St Moritz come una delle destinazioni sciistiche più prestigiose al mondo. E se tutto ciò non bastasse, bisogna pure ricordare che proprio il Kulm Hotel, nel giorno di Natale del 1878, attivò la prima luce elettrica mai accesa in Svizzera, in un lampadario che tuttora troneggia nell’atrio dell’Hotel. Gli anni trascorrono tra ospiti Vip, attori e appartenenti alle varie case reali che qui trovano riservatezza, privacy e lusso discreto. L’anima sportiva, qui, però è molto solida, tanto da creare il Cresta Run, tra le poche piste al mondo esclusivamente dedicate allo skeleton e pure un campo da golf da 9 buche.

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Oltre l’ospitalità glamour, che si designa in 164 suite di design, alcune ridisegnate dall’archistar internazionale Pierre-Yves Rochon, tra cui la Corvatsch Suite, 176 m2 di stile new alpine chic in cui protagonista assoluto è il profumato pino cembro, il Kulm gioca sapientemente la carta della cucina gourmet in un ventaglio di proposte che non basta probabilmente una settimana per goderne appieno. Spicca, su tutti, il geniale chef italo-argentino Mauro Colagreco al the K, che dal tristellato Mirazur di Mentone sale in quota regalando il meglio del suo tocco inconfondibile. Ritrovo leggendario per l’alta società internazionale e i temerari sportivi di Cresta Run, il Sunny Bar (aperto solo d’inverno) è il regno senza limiti della chef peruviana Claudia Canessa, la cui cucina, un crogiolo di culture diverse, è un mix perfetto di tradizionali ricette Inka combinate con influenze spagnole e persino tocchi asiatici. Il tutto accompagnato da un favoloso Pisco Sour. All’ingresso del Kulmpark, il Chesa al Park, dominato da un’ampia terrazza con affaccio sulla pista di pattinaggio, è, specialmente a pranzo, la corroborante cucina svizzera, declinata in Wiener Schnitzel e fonduta di formaggio dell’Engadina, mentre imprescindibile al Kulm Country Club, bar alpin chic tra i top place to be di St Moritz, le variazioni italo-mediterranee lasciano il passo ad una golosa tarte flambé indimenticabile.

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Come lo è pure un cocktail servito nell’atmosfera super cosy dell’Altitude Bar. L’arrivo dell’estate segna un momento clou per assaporare, oltre al cibo, i paesaggi infiniti dell’Engadina che regalano panoramiche escursioni. Natura ed avventura diventano il binomio perfetto per apprezzare il serpente del Maloja, quel vento che trasforma il lago di St Moritz in un eden della vela e del surf ma pure, in sella ad una mountain bike o e-bike per scoprire più di 400 km di sentieri tutti dedicati ad appassionati ciclisti. Ed una volta rientrati in hotel, niente di meglio che tuffarsi nel magico mondo del benessere con affaccio sul lago di St Moritz e la valle dell’Engadina dove, gettate le spalle alla strepitosa piscina dotata di musica subacquea, ci si immerge in una esperienza olistica a tutto tondo volta al rilassamento e all’armonia interiore.

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