Il boutique hotel Rivoli di Firenze
E i suoi trentadue presepi

Di Anna Maria Catano

Presepi e tanta storia. Succede a Firenze al boutique hotel Rivoli che come tradizione vuole ormai da dodici anni si illumina a dicembre di tanti piccoli preziosi presepi artigianali. Ben trentadue, per l’esattezza.

Per la gioia degli ospiti ma anche della cittadinanza: la mostra è aperta gratuitamente fino all’Epifania. Poi i presepi tornano a casa, sull’Abetone, dall’artigiano Claudio Ladurini, ex pasticcere in pensione, che li ha creati. L’iniziativa è di Gianni Cariddi, brillante novantenne, proprietario e gestore, insieme alla figlia Chiara, del Rivoli Hotel Boutique, 4 stelle superior in via della Scala 33, a pochi metri da Santa Maria Novella.

Un’ impresa familiare, quella del Rivoli, iniziata 60 anni fa recuperando un edifico che fu convento delle suore Canossiane. Trasformato in albergo espone e propone mobili d’epoca, oggetti d’arte ed artigianato fiorentino, due chiostri, un ristorante gourmet e una piccola piscina calda all’aperto. Ogni stagione offre i suoi vantaggi ma a Natale i presepi, nelle sale, all’ingresso, in vetrina, creano un’atmosfera davvero tutta da assaporare. Il portone d’ingresso dell’albergo, a tutto sesto, è ancora in legno e chiodi di ferro, come usava nel Cinquecento. Stucchi e tappeti completano l’arredo. Le 87 camere sono diverse e personalizzate. Non ce n’è una uguale all’altra. Un’autentica oasi di tranquillità nel cuore di Firenze dotata però anche di tutti i moderni confort.

Ottocento anni fa “nasceva” il primo presepe. A Greccio, vicino Rieti. Opera del Santo Patrono d’Italia, Francesco d’Assisi. Era il 1223. Da allora milioni di piccole e grandi Natività hanno illuminato il mondo, simbolo di pace e di fratellanza. Per celebrare il Santo Natale, il dono più prezioso che Dio ha fatto agli uomini.  “Abbiamo partecipato al progetto della Diocesi di Firenze: Metti un presepe in vetrina”, spiega Chiara Caridi. “Un’iniziativa che ripetiamo da dodici anni ma particolarmente sentita quest’anno proprio perché si festeggia la ricorrenza degli otto secoli di storia”. Dopo la visita è possibile fare una donazione alla fondazione Tommasino Bacciotti: la somma raccolta verrà raddoppiata dalla famiglia Caridi il giorno dell’Epifania.

Come è nata l’idea di questa esposizione? “L’idea è nata per caso”, racconta Gianni Caridi, “durante una gita in montagna che feci con mia moglie. Vidi alcuni presepi e chiesi chi li avesse costruiti. Così conobbi Claudio Ladurini che per passione, gratuitamente, distribuisce i suoi presepi a tutte le parrocchie del modenese. Da allora ogni dicembre vado a prenderli con un camion, li esponiamo in albergo e poi li riportiamo al proprietario. L’ iniziativa è molto apprezzata dai fiorentini. Il presepio è un simbolo che gli italiani amano”. I modellini esposti al Rivoli sono tutti realizzati a mano, con materiali poveri, dall’anziano artista che ha fatto di questa generosa attività il centro della sua vita.

Per maggiori informazioni: 05527861. www.hotelrivoli.it

Una serata importante nella magia di Firenze? Dovete riprendervi dalla famigerata sindrome di Stendhal che colpisce inevitabilmente anche i visitatori abituali?

Andate all’Harry’s Bar The Garden, punto d’incontro della mondanità fiorentina e cosmopolita. Perchè ogni Harry’s fa storia a sé anche se legato, inevitabilmente, ad un sostanziale fil rouge con il mitico, omonimo, primo locale veneziano. Il grande maestro Zubin Mehta ha definito l’Harry’s: “…un posto speciale: molto italiano, forse per meglio dire fiorentino, ma allo stesso tempo davvero internazionale”. “L’Harry’s”, scrive Antonio Bechi, uno dei due proprietario del locale, “è l’aroma del curry che si confonde con il fascino di una lady, l’ambra di un tumbler che scintilla tra amici, il rosa del tovagliato e la boiserie inglese come vuole tradizione fiorentina, il Bellini che ti allieta il gusto accompagnato dall’ormai consueto stuzzichino caldo, le lampade di Murano che richiamano l’omonimo locale veneziano”.  Per un indimenticabile weekend fiorentino.