Articolo di Matilde Depoli

Soggiornare all’insegna dell’arte durante le festività natalizie rende la vacanza ancora più appagante

 

La bellezza dei monumenti identitari delle città d’arte italiane penetra e pervade anche gli ambienti degli alberghi che sanno raccontare il proprio stile come patrimonio culturale. E come tale, lo custodiscono e lo valorizzano agli occhi della comunità.

Nell’aura lagunare dell’impareggiabile, raffinato fascino cosmopolita dei capoluoghi del Nord -Est, sono signorili palazzi liberty degli anni Venti e Trenta le strutture del brand alberghiero italiano HNH Hospitality, Indigo Grand Hotel Des Arts a Verona e Indigo Venice Sant’Elena sull’isola di Sant’Elena a Venezia e un sontuoso edificio in stile eclettico neorinascimentale del 1914 il Double Tree by Hilton Trieste.

 

A Verona, l’Hotel Indigo Verona – Grand Hotel Des Arts

 

Verona strabilia tutti, dagli inguaribili romantici ai cercatori di avventure sportive. A dicembre la città racconta la sua fiaba invernale e l’Indigo Verona Grand Hotel Des Arts ne è un tassello importante. A pochi passi si trovano Porta Nuova, Piazza Bra e l’Arena, scintillanti grazie a migliaia di luminarie e dall’imponente stella di Natale la nuova location di via Pallone, che fino al 26 dicembre ospita gli attesissimi Mercatini di Natale gemellati con il Christkindlmarkt di Norimberga.

La storia novecentesca dell’Indigo Verona prende i contorni di un museo fin dalla facciata. Pezzi di prestigio, richiesti ed esposti anche in mostre e rassegne, tengono compagnia agli ospiti nella hall, al bar o al ristorante. Si conversa mediante la fantasia con artisti celebri come Guglielmo Ciardi, Giacomo Manzù, Richard Hess, Guido Cadorin, Felice Toreli e Arnaldo Pomodoro, di cui il grande e brillante “Disco in forma di rosa del deserto” si ammira nel relax della lobby.

La proposta “Magic Winter” include in tutto il periodo festivo un dolce benvenuto in camera, ricca colazione e aperitivo con prelibatezze tipiche natalizie e una golosa pausa pomeridiana con cioccolata. A Capodanno è previsto un brunch esclusivo la mattina del primo dell’anno.

Per informazioni: indigoverona.com

 

A Venezia, l’Hotel Indigo Venice Sant’Elena

Più a est, lontano dal brulichio di calli, campi, campielli e canali centrali di Venezia, l’isola di Sant’Elena sorge dalla laguna all’estremità orientale del Sestiere Castello.

A pochi passi dai Giardini della Biennale, l’antico convento e la chiesa benedettini vennero eretti nel 1439 sulle vestigia della cappella degli Agostiniani del 1028 che, secondo una leggenda, custodiva le spoglie della Santa giunte da Costantinopoli.

Il complesso religioso fu sconsacrato nel 1810 e utilizzato per scopi militari fino agli anni Trenta del Novecento, quando le Suore Mantellate Serve di Maria lo riconvertono in istituto scolastico e in luogo di accoglienza per fedeli e pellegrini.

Qui, l’Indigo Hotel Venice Sant’Elena lascia che ogni pietra testimoni questo millennio, dall’architettura originaria della facciata, al portico interno, al chiostro, oggi florido giardino. Dal design trapela il legame tra l’anima occidentale di Venezia e la cultura bizantina, riconoscibile nello studio dei colori, delle trame e delle decorazioni dell’hotel.

Ma l’isola e i suoi abitanti si lasciano attraversare anche dall’estro artistico che scuote il quartiere durante le mostre d’arte e di architettura contemporanea della Biennale, accogliendo le opere di artigianato locale nei propri spazi.

Anche all’Indigo Hotel Venice Sant’Elena si può prenotare il pacchetto Magic Winter in Venice e molte attività di scoperta locale. Per un Natale veneziano appartato e meno noto, il complesso dell’Arsenale si trasforma in villaggio di legno con bancarelle di artigianato, gastronomia e spettacoli.

Per informazioni: indigovenice.com

 

 

A Trieste, il Double Tree by Hilton Trieste

Trieste è il luogo giusto per tuffarsi nel turbine rétro mitteleuropeo tra botteghe e locali storici al profumo di caffè, natalizio e non solo. Armati di tazzine e di cultura, triestini, celebri artisti e letterati come James Joyce, Umberto Saba, Aron Schmitz (Italo Svevo) siglano i codici del rito del Caffè letterario in Italia.

La moda settecentesca delle caffetterie veneziane viene personalizzata in stampo viennese in questa terra d’incontro di culture di confine e sezionata in distinte correnti, dalla politica agli affari alla letteratura, che trovano collocazione a loro volta in diverse botteghe di caffè.

In questo contesto, il soggiorno nel passato con le comodità di oggi si sceglie al Double Tree by Hilton Trieste, che abita nell’imponente palazzo delle Assicurazioni RAS risalente ai primi anni del ‘900 in Piazza della Repubblica.

L’intento artistico degli architetti Arduino e Ruggero Berlam nel 1914, preservato dal brand, è chiarissimo: lo stile eclettico neo rinascimentale impiega marmi, sculture, colonne, capitelli, fontane e decorazioni classicheggianti e proporzioni ordinatissime per evocare la potenza economica e l’etica del lavoro dell’azienda.

Qui il Natale riflette la solennità del momento negli ambienti storici preservati, dalla biblioteca alla sala dell’orologio con ascensore d’epoca, al Berlam Coffee Tea & Cocktail con lo splendente lampadario impero e il soffitto a cassettoni dorato, dove spaziare dalla caffetteria all’aperitivo friulano. Nelle camere, la grande sala da ballo ospita la Suite Presidenziale mentre l’archivio cede il passo alla Historical Junior Suite.

La cena della Vigilia è allestita nel ristorante Novecento mentre il Capodanno si festeggia con un cenone di San Silvestro a cinque portate a base di piatti della tradizione locale.

Per informazioni: dttrieste.com

 

Matilde Depoli

@maticamati

 

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