21Lug 22
Volatili per diabetici
Ecco a voi i criteri il cui rispetto è necessario per accedere al
Tpi, lo
scudo anti-
spread della
Bce:
1.
Rispetto del quadro di bilancio dell’UE: i Paesi non devono essere soggetti a una procedura per deficit eccessivo o devono aver intrapreso azioni efficaci in risposta alle raccomandazioni del Consiglio dell’UE2.
assenza di gravi squilibri macroeconomici;
4.
politiche macroeconomiche sane e sostenibili, con il rispetto degli impegni presentati nei PNRR.
Sulle condizioni iniziali disastrose del sistema-Italia non c’è dibattito. Però, una banca centrale che continua a gestire la politica monetaria di una cosiddetta Unione distinguendo tra buoni e cattivi non funziona. Reagan ha preso la California quando era già sprofondata nell’abisso ma l’ha salvata. La Fed, però, non si sarebbe mai sognata di abbandonarla al proprio destino. Poi, possiamo discutere di tutto: dell’inadeguatezza dei programmi economici del centrodestra, dell‘assistenzialismo di centrosinistra che continua a spalancare voragini. Una banca centrale non agisce così.
Se vogliamo sostenere l’«agenda Monti per la Germania» è così. Poiché i disastri del passato hanno determinato un’accumulazione di capitale ingiustificata, allora bisogna stangare ora per recuperare i disastri di ieri. Da liberale dico no perché il passato, come diceva Aristotele, non è oggetto di scelta. Abbiamo 3,3 milioni di dipendenti pubblici, pensioni calcolate col retributivo, una galassia di partecipate pubbliche. Cominciamo da lì e, se non dovesse bastare, pensiamo a una revisione dell’imposizione patrimoniale. Io penso che sarebbe sufficiente perché entrate fiscali che superano costantemente il 50% del Pil (la pressione fiscale è inferiore perché una parte è utilizzata per le tax expenditures) sono una roba da Venezuela. Però, è una questione di responsabilità individuale: bisogna scegliere se ognuno debba industriarsi per farcela da solo o se lo Stato debba sostenere capricci e velleità.
Comunque, come diceva Lino Banfi, da oggi sono volatili per diabetici.
Gian Maria De Francesco
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