«Il sindacato non capisce più i lavoratori»

Il recente sciopero dei dipendenti e dei giornalisti della Rai, le agitazioni del trasporto pubblico locale, lo stallo nel rinnovo del contratto Fiat sono tutti sintomi di un malessere profondo delle relazioni industriali. «Colpa della crisi», si potrebbe dire. Vero, ma fino a un certo punto. C’è un’incomunicabilità profonda tra rappresentanti dei lavoratori e aziende, tra sindacato e politica. Un’incapacità di ascoltarsi e di comprendere che ha radici profonde e che abbiamo cercato di tratteggiare attraverso questo intervento di Angelo Pasquarella, amministratore delegato di Projectland ed esperto di sociologia del lavoro.     «Atteggiamento sindacale contro atteggiamento antisindacale. Il tema […]

  

«Per creare lavoro bisogna abbassare le tasse»

  Il decreto lavoro disegnato dal ministro Giuliano Poletti è diventato legge da un paio di settimane. Wall & Street ve ne avevano già parlato durante il suo tormentato iter parlamentare, ma – ora che dalle parole si è passati ai fatti – le perplessità sembrano esser sempre più condivise. Tanto più che nel primo trimestre del 2014 la disoccupazione ha segnato un nuovo record storico (quella giovanile è al 46%). Qualche giorno fa si è espresso criticamente anche l’ad di UniCredit, Federico Ghizzoni, sottolineando che «il decreto aiuta un po’ ma non siamo ancora ai livelli degli altri Paesi, […]

  

La tragedia del Pil

Il prodotto interno lordo dell’Italia nel primo trimestre del 2014 ha segnato un calo dello 0,1% rispetto agli ultimi tre mesi del 2013 che si erano chiusi con una crescita congiunturale dello 0,1 per cento. L’Istat ha precisato che, su base annua, il Pil è invece diminuito dello 0,5%, in lieve miglioramento rispetto al dato tendenziale di meno 0,9% registrato nel quarto trimestre del 2013. Sono dati tremendamente negativi che gettano un’ombra anche sull’azione del governo. Il premier Matteo Renzi ha dichiarato di non «illudersi quando il Pil è a +0,1% e di non deprimersi quando è a -0,1%», fermo restando […]

  

«Il Jobs Act di Renzi è l’ennesima occasione mancata»

Pubblichiamo una riflessione di Sergio Carbone, direttore generale di Projectland ed esperto di organizzazione aziendale, sulle linee guida del Jobs Act di Matteo Renzi. Si tratta di una visione imparziale e disillusa di una proposta che avrebbe potuto rappresentare una svolta per la crisi occupazionale italiana e che invece si sta trasformando in un puzzle senza visione strategica e, quindi, del tutto inutile. «Quando appresi di un Jobs Act per l’Italia fui al contempo stupito e curioso. La mia mente, infatti, andò subito inevitabilmente a due provvedimenti di analoga denominazione che avevano visto impegnato il Presidente degli Stati Uniti Barak […]

  

«Con un dividendo alto si battono le tasse di Renzi»

Maggio è il mese dei dividendi per le big di Piazza Affari (unica eccezione Prysmian che ha distribuito venerdì scorso). Chi ha saputo resistere alla tentazione di realizzare il capital gain raccoglierà in molti casi (14 dei 40 big quest’anno non staccano la cedola) il frutto della propria pazienza. Si tratta dell’ultima volta che si potrà godere della tassazione al 20%, poi da luglio – grazie al dl Irpef di Matteo Renzi – l’aliquota salirà al 26 per cento. La «scartavetrata» di tasse è effettivamente un disincentivo all’investimento, ma in realtà gli esperti del mercato pensano che sia ancora presto […]

  

La Cina vince anche nell’arte

Al grande pubblico questo quadro non dirà probabilmente nulla. si tratta del «Paesaggio in rosso» del pittore cinese Li Keran, battuto all’asta nel 2012 per 40 milioni di dollari, record storico per un dipinto proveniente dal Paese della Grande muraglia. Eppure le possibilità di investimento nell’arte cinese non sono limitate, basta entrare sul mercato nel momento giusto. E, secondo gli esperti del Monte dei Paschi di Siena, il 2014 potrebbe rappresentare una buona occasione.  Basti pensare che nell’Asian Week di marzo Sotheby’s e Christie’s hanno realizzato un fatturato totale di circa 90 milioni di dollari.   L’«MPS Chinese art Index» […]

  

Il prezzo che Putin pagherà per la crisi ucraina

Chiamatela grandeur russa di Putin, chiamatela autodeterminazione del popolo di Crimea, ma l’evoluzione della crisi ucraina getta molti interrogativi sulla tenuta dei mercati internazionali. Finora le Borse mondiali hanno retto, ma si può continuare a investire tranquilli in questo particolare momento? La risposta è sostanzialmente positiva, ma bisogna sapere che il conto di queste operazioni geopolitiche molto probabilmente sarà pagato dalla stessa Russia. Che, occorre ricordarlo, è una potenza mondiale oltreché uno dei maggiori Paesi emergenti dopo Cina e Brasile. Per capire cosa accadrà in Russia ci siamo affidati a un’analisi degli esperti di Ubs che hanno esaminato la situazione […]

  

«Così la fotografia diventa un business»

  «Un’immagine nasce prima di tutto nella mente, prende forma nell’immaginario, tutto molto prima dello scatto vero e proprio. Esattamente come fa un pittore che, anche quando ritrae la realtà, che è lì davanti ai suoi occhi, la trasforma comunque, perché è un processo che passa attraverso l’intuizione, il cuore e l’anima». Parola di Luigi Gattinara, fotografo professionista, al quale Wall & Street hanno chiesto come questa forma d’arte possa trasformarsi in un business. Una passione che può anche rappresentare un’opportunità di lavoro. Signor Gattinara, la fotografia è un’arte. Con quali occhi dovrebbe avvicinarsi al comparto un investitore-collezionista? «Credo, senza […]

  

Il Jobs Act funziona solo così

Quasi ogni partito ha più o meno recentemente presentato un piano per facilitare la creazione di nuovi posti di lavoro. Orientarsi non è semplice. Per questo motivo Wall & Street hanno chiesto un parere ad Alessandra Servidori, consigliera nazionale di parità ed esperta di tematiche del lavoro. «Abbiamo iniziato la nostra analisi dalla  proposta di Renzi, valutando attentamente i progetti di Alfano/Sacconi  e di Ichino e considerando anche le proposte di Salvini e di Servidori. Abbiamo sempre cercato di parlare in italiano, senza ricorrere a termini anglosassoni, comprensibili solo agli addetti ai lavori. Ci siamo fatti guidare dal buonsenso per trovare una soluzione […]

  

Berlusconi e Renzi lavano più bianco

C’è poco da fare. L’opinione pubblica compara le offerte politiche nello stesso modo in cui si sceglie un detersivo sugli scaffali di un supermarket. Non è qualunquismo né, tanto meno, una forma diversa di demagogia. Anzi, la contemporaneità ha costretto le classi dirigenti a orientarsi secondo i desideri dell’opinione pubblica (le ricerche di mercato, i sondaggi sono esemplificativi di questo orientamento) per cui oggi è impossibile fare politica seguendo schemi paternalistici in base ai quali far accettare alla gente soluzioni poco condivise. Anzi, il politico contemporaneo deve essere in grado di offrire una risposta ai problemi, di disegnare un mondo […]

  

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