Tutto ruota intorno a Donald

I mercati azionari asiatici hanno chiuso con una buona intonazione dopo che il governo degli Stati Uniti ha confermato che è in procinto di organizzare un secondo incontro tra il presidente Trump e il leader nordcoreano Kim Jong Un. L’annuncio è visto come un passo nella giusta direzione per la stabilità politica nella regione. Le relazioni politiche e commerciali sono in via di miglioramento anche altrove, dato che la Russia e la Cina stanno cercando di lanciare progetti per 100 miliardi di dollari attraverso decine di joint venture, e questo ha anche sollevato il sentiment del mercato. «La disputa commerciale tra Stati […]

  

Turchia come l’Argentina

La crisi della lira turca sta sconvolgendo i mercati questa mattina e mettendo sotto pressione UniCredit in quanto controllante dell’istituto turco Yapi Kredi. Ovviamente, il vulcanico presidente Reçep Tayyip Erdogan ha minimizzato la situazione parlando di un attacco speculativo guidato dagli Usa attraverso l’imposizione di dazi su alluminio e acciaionei confronti di un Paese sempre meno allineato nello scacchiere mediorientale. D’altronde, il presiente Donald Trump sembra giustificare questo tipo di interpretazione. I have just authorized a doubling of Tariffs on Steel and Aluminum with respect to Turkey as their currency, the Turkish Lira, slides rapidly downward against our very strong Dollar! […]

  

Oroscopo 2013 #3 – Londra declassata, c’è da scommetterci!!!

William Hill, uno dei principali bookmaker britannici, ha recentemente abbassato le quote per chi punta sulla perdita del rating «AAA» (il merito di credito più elevato) da parte della Gran Bretagna. La scommessa sul downgrade, in caso di vittoria, paga 1,57 volte la posta, mentre fino a pochi giorni fa il banco pagava 2,25 volte. «Il 99% delle scommesse è sul downgrade», ha spiegato un portavoce della società. Anche Morgan Stanley è pessimista. Visto che i flussi di investimento verso la Gran Bretagna sono stimolati dalla «tripla A», è molto probabile che un taglio del rating determini una repentina discesa della sterlina […]

  

Oroscopo 2013 #2 – Sotto il segno della Fenice

Il 2013 sarà un anno nel segno della Fenice. Come l’uccello mitologico era in grado di risorgere dalle proprie ceneri così i mercati l’anno prossimo dovrebbero essere capaci di mettere a segno un recupero che l’attuale crisi rende attualmente molto difficile da stimare.  L’oroscopo di Bofa-Merrill Lynch ha però dato il seguente responso: Le azioni saranno la migliore classe di investimento: il mercato americano, quello europeo e quello asiatico dovrebbero mettere a segno dei rimbalzi oscillanti tra il 10 e il 16%. Il dollaro Usa e l’euro dovrebbero beneficiare della ripresa globale L’oro dovrebbe raggiungere i 2.000 dollari all’oncia perché […]

  

Bonsai #12 – Il canguro non salta più

Il rallentamento dell’economia europea coinvolgerà in una spirale negativa anche le monete che non fanno parte di Eurolandia come la sterlina britannica e la corona svedese. Le previsioni 2013 di Morgan Stanley per il mercato dei cambi consigliano estrema prudenza anche sullo yen giapponese (dovrebbe svalutarsi ulteriormente) e persino sul dollaro australiano (dopo il rafforzamento del 2012 il rallentamento delle economie asiatiche gli nuocerà). Scommesse al rialzo sono possibili sul rublo russo e sul peso messicano. Chi ama la tranquillità punti sul dollaro Usa: resta sempre una valuta forte e se si risolverà il problema del fiscal cliff (la scadenza di […]

  

Cry for me, Argentina! #2 – Non vendete Tenaris e Fiat!!!

Il default tecnico dell’Argentina sarebbe un disastro per i risparmiatori che detengono i tango bond. E, soprattutto, sarebbe una sciagura per gli argentini giacché vedrebbero ulteriormente svalutata la loro moneta, il peso, la cui parità col dollaro Usa è mantenuta fittiziamente. Ma l’insolvenza sarebbe un disastro anche per le imprese italiane quotate in Borsa che operano in quel Paese? Mediobanca ci fornisce una prima risposta che appare, tutto sommato, tranquillizzante. Generali, Campari e Pirelli hanno un’esposizione trascurabile verso il Paese sudamericano che pesa molto poco in termini di fatturato (2,6% dei premi Danni del Leone; 4% del fatturato della Bicocca e […]

  

Un kiwi troppo acerbo

Brutto periodo per il dollaro neozelandese, soprannominato kiwi sui mercati internazionali. Il dollaro Usa si è rafforzato nei confronti della divisa di Wellington riportandosi sopra quota 1,23 a 1,2319. L’andamento negativo delle trimestrali a Wall Street ha smorzato l’entusiamo degli investitori per le valute alternative. Gli analisti di UniCredit tuttavia consigliano di puntare sul cambio dollaro australiano-dollaro Usa: Se l’inflazione australiana risulterà peggiore delle attese (+1,6% annuo), la banca centrale potrebbe fare retromarcia e non tagliare il tasso di interesse di un quarto di punto (come la maggior parte degli operatori si aspetta). In questo caso l’aussie potrebbe riguadagnare quota 1,03 contro il biglietto […]

  

La moneta di Barney non decolla

L’eponimo protagonista de «La versione di Barney» pagava i suoi drink in dollari. Ma non si trattava dei famosissimi biglietti verdi, bensì del dollaro canadese. La divisa che si scambia a Montreal è da parecchie settimane in difficoltà nei confronti della valuta statunitense che sta per riguadagnare la parità dopo oltre due mesi. Il fixing oggi è salito a quota 0,9854. La debolezza del dollaro canadese, sottolineano gli esperti di Cmc Markets, è «sorprendente, ma il mercato si aspetta che la banca centrale consideri la possibilità di modificare la propria politica monetaria, finora poco accomodante, visto il rallentamento della crescita».  Insomma, gli operatori si stanno […]

  

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