Studiate, ragazzi!

  In una recente puntata di «Ottoemezzo» lo scrittore e drammaturgo, Stefano Massini, volendo sostenere che l’essere donna e madre non sia di per sé garanzia di una politica improntata al bene dei molti, ha citato quattro esempi, a suo dire negativi. Golda Meir, ex premier israeliana, colpevole di aver negato il diritto all’esistenza della Palestina. Margaret Thatcher che avrebbe utilizzato i sommergibili nucleari contro l’Argentina per la difesa delle Falkland. Madeleine Albright per aver affermato che la morte di centinaia di migliaia di bambini iracheni a causa delle sanzioni nei confronti di Saddam Hussein fosse inevitabile. Isabella di Castiglia […]

  

#IoSonoQuattrocchi

«Adesso vi faccio vedere come muore un italiano» Spero che la famiglia di Fabrizio Quattrocchi, ove mai leggesse questo post, comprenda che la citazione è legata all’individuazione di un esempio di coraggio e di valore che nella maggioranza degli italiani non è mai mancato. Ce lo raccontano le tante medaglie d’oro della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, l’impegno indefesso dei nostri contingenti nelle missioni internazionali, il senso dello Stato delle nostre forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia in primis) che, per salari irrisori, mettono a repentaglio la propria vita, non solo contro la criminalità organizzata ma anche per controllare gli […]

  

Turchia come l’Argentina

La crisi della lira turca sta sconvolgendo i mercati questa mattina e mettendo sotto pressione UniCredit in quanto controllante dell’istituto turco Yapi Kredi. Ovviamente, il vulcanico presidente Reçep Tayyip Erdogan ha minimizzato la situazione parlando di un attacco speculativo guidato dagli Usa attraverso l’imposizione di dazi su alluminio e acciaionei confronti di un Paese sempre meno allineato nello scacchiere mediorientale. D’altronde, il presiente Donald Trump sembra giustificare questo tipo di interpretazione. I have just authorized a doubling of Tariffs on Steel and Aluminum with respect to Turkey as their currency, the Turkish Lira, slides rapidly downward against our very strong Dollar! […]

  

Il costo (ignoto) dell’Eurexit

Il dibattito lo ha aperto l’ottimo Nicola Porro pubblicando due settimane fa un report che Mediobanca Securities aveva inviato ai clienti corporate più fidati (ogni copia, come ha sottolineato Porro nel suo articolo, è siglata; anche la nostra, il che ne attesta l’originalità e la divulghiamo proprio perché il suo arrivo sulla stampa ne ha depotenziato l’originaria segretezza): l’uscita dall’euro (o Eurexit che dirsi voglia) per l’Italia non sarebbe un dramma, almeno fino alla fine di quest’anno. Secondo i calcoli degli esperti di Piazzetta Cuccia, siamo al punto di non ritorno per un’eventuale ridenominazione del nostro debito in una nuova […]

  

«Le multinazionali su Twitter? Un autogol»

I Mondiali 2014 saranno ricordati per l’ennesima figuraccia internazionele dell’Italia, per il Brasile «asfaltato» dalla Germania e le conseguenti lacrime di David Luiz, per la furbata di Louis Van Gaal che nei quarti di finale ha cambiato il portiere dell’Olanda per vincere ai rigori (scelta non ripetuta, sfortunatamente contro l’Argentina). Ma i Mondiali 2014 saranno anche ricordati come la prima grande sperimentazione «a tutto campo» del social media advertising. Tutte le grandi multinazionali, coinvolte dal business della palla rotonda, si stanno cimentando in annunci mirati nelle tweetline o nelle singole home page di Facebook. Non sempre, però, le major sembrano […]

  

«Merkel e l’euro ci hanno strozzato. Ora basta!»

[photopress:claudio_borghi_bio.jpg,full,centered] I lettori del Giornale lo conoscono da anni come editorialista. Ma Claudio Borghi Aquilini, docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università Cattolica di Milano, è soprattutto una voce eterodossa rispetto al conformismo europeista che domina sui media. Ecco perché Wall & Street hanno voluto ascoltare il suo parere. Lo spread è un indicatore economico? «Lo spread non dovrebbe esistere. Nel 2011 non sapevamo nemmeno cosa fosse perché sul mercato c’era la percezione che il debito europeo fosse condiviso. Il caso si è creato quando Merkel e Sarkozy hanno preso la scriteriata decisione del PSI (acronimo di Private Sector Involvement, […]

  

Cry for me, Argentina! #1 – Ecco la guida anticrisi del Credit Suisse

Altro che «Evita»! Dopo la decisione del Tribunale di New York di imporre a Buenos Aires il pagamento di 1,3 miliardi di dollari di vecchi bond andati in default nel 2001 a investitori americani che li avevano in portafoglio, il rischio di un altro crac per il Paese sudamericano è elevatissimo. Fitch ha già tagliato il rating di 5 gradini portandolo a “CC”, poco sopra l’insolvenza. Se per caso siete tra gli sfortunati investitori che avevano in portafoglio le vecchie obbligazioni argentine scadute o se negli ultimi anni aveste deciso di riaccostarvi alle emissioni argentine in dollari Usa e ora siete […]

  

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