Scuola, 43 miliardi di ignoranza

«È come se ci fosse stata inflitta una punizione». Concettina Attardo, maestra agrigentina di 50 anni, non ha preso il bene il fatto di essere stata trasferita a Torino da un algoritmo del ministero dell’Istruzione. Colpa, secondo lei, de «la buona scuola» del governo Renzi che ha speso, sì, 3 miliardi per stabilizzare i precari dell’istruzione, ma li ha «deportati» (la Cgil ha parlato biblicamente di «esodo») assegnandoli laddove vi fossero delle vacanze (sedi peraltro indicate dagli stessi stabilizzandi). Lunedì sul Giornale vi abbiamo raccontato questa storia, collegando le proteste dei circa 50mila insegnanti, che accusano il ministero di averli impropriamente […]

  

Formazione, il motore dell’impresa

Il modello produttivo contemporaneo non è più legato come un tempo allo svolgimento ripetitivo di funzioni sempre uguali, ma è soprattutto valorizzazione (ed entro un certo limite condivisione) delle conoscenze. Insomma, siamo passati dal task working al knowledge working. Il sociologo Angelo Pasquarella su Wall & Street ha spesso condiviso queste tesi innovative spiegando che in uno scenario economico sempre più legato a servizi e manifatture ad alto valore aggiunto, in cui le persone sono il vero fattore critico di successo, è lecito domandarsi se i modelli formativi nati negli anni Cinquanta, cresciuti in ambiti di organizzazioni strutturate e fondati su […]

  

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