Wilkie Collins, le unioni civili e la crudeltà vittoriana
Leggendo Senza nome di Wilkie Collins salta agli occhi un dettaglio tutt’altro che trascurabile che rende questo romanzo un unicum e una pietra miliare per la storia del romanzo vittoriano. Il testo, che è da poco tornato sugli scaffali delle nostre librerie grazie alla nuova edizione della Fazi (con splendida traduzione di Luca Scarlini), sorprende in verità per tante qualità: la scrittura, innanzitutto, e poi la vivida fantasia e perizia dell’autore nel creare un romanzo ricco di colpi di scena all’interno di una architettura narrativa davvero complessa. Senza nome (pubblicato a puntate per la prima volta nel 1862 nella rivista […]