Se è Covid, è per sempre

“Quando sei in ospedale, il timbro di fabbrica, te lo dà la positività al virus. Se sei positivo e asintomatico e vieni ricoverato per un infarto, diventi un paziente Covid (e se a causa dell’infarto finisci in terapia intensiva, sei comunque paziente Covid”). Non solo. “Se sei stato positivo al Sars-Cov-2 e in seguito diventato negativo, se ti dovessero capitare un infarto o un ictus fatali, sei annoverato fra i morti di Covid. È un assurdo, lo so, ma oggi si ragiona così”. Queste sono le parole di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, pronunciate alla conferenza stampa del 27 […]

  

Il virus si è indebolito, ecco lo studio. E intanto il vaccino…

Due notizie, la prima buona. La seconda così così. Studi recenti rivelano che il Sars-Cov-2 è mutato, ed è un bene. Si trasmette più velocemente ma non è così aggressivo come agli esordi. Si è verificato ciò che l’epidemiologo Stefano Petti aveva anticipato, qui, sul comportamento dei nuovi virus respiratori e che, negli ultimi mesi, constatiamo tutti i giorni: circolano più raffreddori e meno polmoniti.  Sul fronte vaccinazioni, invece, è emerso un problema. Alcuni vaccini sfruttano un virus innocuo come vettore per trasportare l’antigene nelle cellule: il vettore è l’adenovirus. Succede che chi ha già contratto uno o più adenovirus […]

  

Covid, per vaccinarsi potrebbe bastare un raffreddore

È stato pubblicato su Science un articolo dedicato all’immunità prodotta da altri coronavirus. Lo trovate qui. Gli autori si sono chiesti come mai quasi la metà delle persone è resistente al Sars-CoV-2 senza essersi mai infettata. In sintesi, si ipotizza che chi abbia contratto un raffreddore da coronavirus (dal 15 al 20% di tutti i raffreddori) possieda un’immunità cellulare, più duratura (si stima sia di 11 anni) di quella mediata dagli anticorpi specifici che resistono 2 o 3 anni.  Il ruolo dell’immunità crociata con altri coronavirus era stato approfondito nel 2004, dopo l’epidemia di SARS. Nei mesi scorsi, sono stati […]

  

Con l’anti influenzale rischiamo di ammalarci di più?

In Lazio e in Campania, dal prossimo settembre, sarà obbligatorio vaccinarsi contro l’influenza. Il provvedimento costringe alla vaccinazione –  per il momento e tramite ordinanze regionali – i residenti dai 65 anni in su e tutto il personale sanitario. Chi fra medici, ostetriche, infermieri rifiuterà, non potrà lavorare, mentre chi il lavoro non ce l’ha, non potrà frequentare i luoghi ricreativi (centri anziani). La motivazione degli amministratori si basa sull’assunto che le persone che riceveranno il vaccino “non si ammaleranno di influenza e non affolleranno gli ospedali”. Dal punto di vista politico sembra un tentativo “di vedere l’effetto che fa”. […]

  

Oltre il Covid 19 troppe morti inspiegabili

Ringrazio il professor Stefano Petti, epidemiologo alla Sapienza, che ci invita a riflettere su due studi recenti dedicati alla pandemia. Entrambi i lavori, uno italiano e uno inglese, pubblicati sul British Medical Journal, affermano che vi è stata una mortalità in eccesso e che solo una piccola parte di queste è dovuta alla pandemia. Lo studio inglese fa un passo in più: individua le cause di queste morti nella mancata assistenza ospedaliera. Il primo lavoro esamina la situazione a Nembro, piccolo centro del bergamasco. Cliccate qui. Per quantificare l’impatto della malattia, gli autori hanno confrontato i morti per tutte le […]

  

Un’epidemia con dati poco affidabili. Le proposte

Condivido con voi i dati disponibili sull’infezione da Coronavirus e alcune riflessioni che, nelle ultime ore, dopo tanto ascoltare e leggere, hanno catturato la mia attenzione. Da un lato siamo bombardati dai bollettini angoscianti, i numeri dei contagiati aumentano ogni ora, dall’altro vi sono voci critiche su come vadano interpretati questi numeri. Le morti accertate. A oggi ci sono 5.476 morti di “presunta malattia Covid”. Cliccate qui per gli aggiornamenti in tempo reale. L’Istituto Superiore di Sanità parla di “presunta malattia” perchè sono ancora da valutare la gran parte delle cartelle cliniche. Il 18 marzo, dopo aver esaminato 355 cartelle […]

  

Un virus ancora poco “umano”

Qui un’intervista al professor Stefano Petti, epidemiologo al Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza di Roma, che ribalta le percezioni correnti sul coronavirus.  Professore quanto si sta diffondendo il SARS-CoV-2?  “All’8 marzo l’incidenza (il numero di casi) in Italia è 6 x 100.000, in Corea è 14 x 100.000 (dati Korea Centers for Disease Control, press release 08032020), oltre il doppio che da noi. Tuttavia, più un virus si diffonde, più si adatta all’uomo e diventa meno pericoloso. Infatti, più alta è l’incidenza, minore è la pericolosità, si è visto anche in Cina: il 5 febbraio, il […]

  

Coronavirus, perché scegliere di non avere paura

Con l’emergenza coronavirus (Sars-CoV-2) i governi stanno dimostrando un’efficace organizzazione. Scattato l’allarme infettivo, la risposta è stata pronta. È cosa buona. È segno di unità. In tempi brevi si sono eretti i cordoni sanitari, si è valutato di chiudere le scuole, le università, i centri sportivi e di fermare alcuni mezzi di trasporto. Le direttive arrivano dall’alto, come si suol dire. Davanti a un’ordinanza del sindaco o del ministero “chi sta sotto” obbedisce. Così, anche quei presidi o quei medici che valutino i provvedimenti eccessivi o inutili, li rispettano. Sono le regole delle comunità. E la misura è dettata dalla prudenza, quella […]

  

Coronavirus: “Vi spiego perché l’isolamento è inutile”

L’isolamento non potrà fermare il coronavirus. Vi è prova di contagi avvenuti in Cina, in Usa (cliccate qui) e in Germania nel periodo dell’incubazione. (Fonte: The New England Journal of Medicine, Transmission of 2019-nCoV Infection from an Asymptomatic Contact in Germany). Non solo: è tipico delle infezioni respiratorie diffondersi soprattutto in pazienti a-sintomatici che non manifestano l’infezione. A spiegarcelo è Stefano Petti, professore al dipartimento di Malattie infettive e Salute Pubblica della Sapienza di Roma. Professore, questa informazione aumenterà l’allarmismo. “Trattandosi di un virus nuovo, è normale che vi sia tanta attenzione, soprattutto da parte degli addetti ai lavori. Ma […]

  

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