Cambogia. L’orrore dei Khmer rossi su Netflix

Grazie a Dio finalmente qualcuno si ricorda della tragedia della Cambogia. Merito di Angelina Jolie, regista, sceneggiatrice e produttrice di un film durissimo come “Per primo hanno ucciso mio padre” (First They Killed My Father), da pochi giorni su Netflix. La Jolie racconta la storia di un piccolo paese asiatico travolto e spezzato dalla follia degli uomini. Prima gli americani e i vietnamiti, poi i Khmer Rossi, i peggiori. Tra il 1975 e il 1979, i “liberatori” rossi uccisero un terzo della popolazione cambogiana, due milioni e mezzo di uomini, donne, bambini. Non per caso. Non per sfizio. Per i […]

  

Il “colonialismo solidale”? Una buona idea per salvare l’Africa

La crisi degli sbarchi, nonostante gli occhi spiritati di Gino Strada e l’ondata d’isteria dei vari “filantropi”, sembra essersi fermata. Grazie a Marco Minniti, un ministro di ferro in un governo di latta, l’invasione dei disperati è stata tamponata. Un dato positivo ma fragile e terribilmente provvisorio. Se in qualche modo oggi la Libia “tiene” e trattiene, i negrieri stanno dirottando il loro carico di dolente carne umana su altre strade: la Spagna, i Balcani, il Mar Nero. Non illudiamoci. Dall’Africa più disperata milioni di esseri umani pieni d’illusioni e rabbia premono sui nostri confini. Uno tsunami. Per fermarlo non […]

  

“Via col vento” cancellato. La follia dei liberals USA

“Profondo è l’odio che l’animo volgare nutre contro la bellezza”. Di fronte all’iconoclastia politicamente corretta l’avvertimento di Ernst Junger suona oggi più attuale che mai. L’ondata di follia estiva che attanaglia gli Stati Uniti (e di conseguenza ciò che rimane di questo scassato e misero Occidente) non sembra placarsi. Anzi. Dopo la rimozione delle statue dei condottieri confederati (i nobili vinti della guerra di Secessione conclusasi da un secolo e mezzo), le minacce alla colonna innalzata ottant’anni fa dalla città di Chicago al trasvolatore Italo Balbo (gerarca fascista ma, anche e soprattutto, un pioniere dell’aviazione) e l’isteria verso la memoria […]

  

Gli Arditi ricordati dall’Esercito. Nel silenzio della politica

Talvolta, sempre in sordina, quest’Italia smemorata cerca di onorare i suoi eroi. È successo venerdì scorso a Manzano, piccolo borgo del Friuli orientale. Lì 100 anni fa, ai piedi dell’Abbazia di Rosazzo, dove le colline sono dominate dalle vigne, lungo il sentiero dello Sdricca (in dialetto friulano la “Striscia”), nacquero gli Arditi, il ferro di lancia del Regio Esercito. Sul muro dell’antica caserma, un casolare ormai in rovina, una vecchia targa ricorda “In questa casa il 29 luglio 1917, vennero creati i primi reparti degli Arditi d’Italia, terrore del nemico, eroi di tutte le battaglie”. Quel giorno, per la prima […]

  

“Il Reparto”, l’epopea del IX° Col Moschin

Incredibilmente, in quest’Italia stanca, cialtrona e disincantata alcune eccellenze esistono e resistono. Nella ricerca scientifica, nell’industria, nell’arte. Piccole isole di grande energia e valore (giustamente) esaltate dai mass media. Ma non vi sono solo scienziati, ingegneri, creativi, artisti; disperso nei luoghi meno felici del globo opera, lavora, combatte un piccolo mondo militare di cui, invece, si parla e si scrive poco, pochissimo. È la sorte delle nostre unità d’élite, realtà formidabili quanto misconosciute, eppure rispettate, stimate dagli alleati (non sempre molto cordiali) e temute dai nemici (sempre ostili). Nulla di strano. I soldati, quelli veri e seri, sono fastidiosi, ingombranti […]

  

Un film sul comandante Cousteau, “l’acquanauta” politicamente scorretto

A Genova, sapienti mani stanno restaurando in questi mesi la Calypso, la mitica nave di Jacques-Yves Cousteau. Dopo anni d’abbandono il vecchio dragamine, acquistato nel 1950 da Thomas Loel Guiness — l’uomo della birra scura — e affittato al comandante al prezzo simbolico di un franco all’anno, tornerà a nuova vita. Una buona notizia. La Calypso fu la casa, il laboratorio, il palcoscenico di Cousteau — un personaggio degno del Nemo verniano — e del suo straordinario gruppo di “acquanauti”. Grazie a questa piccola nave, le “pachà” e la sua magnifica squadra navigarono su tutti i mari — per un […]

  

Francia/ Marine Le Pen, sconfitta ma non doma, vuole un altro Front

Dopo una lunghissima, estenuante corsa Marine Le Pen traccheggia ma non demorde. Rinserrata nel Pas de Calais – terra di miniere chiuse, fabbriche delocalizzate, ex comunisti delusi —, la signora, forte del 45 per cento ottenuto l’11 giugno, si prepara al secondo turno. La speranza è d’obbligo, nonostante la botta di domenica scorsa: 538mila voti sotto le legislative del 2012 e quattro milioni in meno delle presidenziali di maggio. Con lei rimangono in corsa, nelle rispettive circoscrizioni, un pugno di dirigenti — Alliot, Collard, Phillipot, de Lèpinau — con l’obiettivo di portare all’Assemblea Nazionale almeno 5 deputati. Pochi, pochissimi rispetto […]

  

Francia/ Macron ha vinto, Marine Le Pen (forse) non ha perso

Spente le luci, dispersi i tifosi, raffreddati i sentimenti cerchiamo di ragionare sui risultati (e i significati) delle elezioni francesi. Tutto è andato come previsto. Macron ha vinto con largo margine e si è presentato davanti al Louvre, una location toponomastica inedita per gli schemi politici transalpini (Bastiglia per la sinistra, place de la Concorde per la destra). Nei prossimi giorni il vincente entrerà in carica, cercherà di formare un governo e una maggioranza, poi incontrerà Angela Merkel riaprendo — per necessità, real politik e (forse) un tributo postumo al gollismo — il dialogo franco-tedesco. Marine Le Pen, con circa […]

  

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