Come su un ascensore  che a ogni piano apre le porte su colori e profumi differenti, così in Trentino, man mano che si sale di quota, si incontrano migliaia di fioriture: dai meleti e dai ciliegi, che in aprile colorano i fondivalle, ai rododendri e alle orchidee selvatiche in Val di Fiemme, fino ai i pascoli che a luglio sono disseminati di botton d’oro,  rododendro, negritella (dai sentori di cioccolato) e genziana. Ma attenzione: molte specie floreali sono rare e protette. Pertanto non vanno assolutamente raccolte. Per tutte le altre è consentito fino a 5 steli a persona.

Ad aprile, meleti e ciliegi creano un effetto scenografico davvero spettacolare quanto a estensione. E la natura in tutte le sue forme di vita si risveglia anche nei tre Parchi naturali, dove non mancano le attività organizzate per l’osservazione di animali, fiori ed erbe spontanee.

Fioritura in Val di Non copia

La fioritura dei meli, a fine aprile, è un momento irripetibile per andare alla scoperta della Valle di Non, la valle delle mele: non appena i raggi del sole riscaldano le migliaia di ettari di campagna coltivata a melo, miriade di piccoli fiori sbocciano e riempiono la valle col loro delicato colore e profumo. Un’occasione unica per godere di questo delicato spettacolo bianco e rosa e visitare piccoli borghi ricchi di storia e tradizioni antiche. La maggior parte si può raggiungere  lungo numerosi percorsi escursionistici e ciclopedonali proprio attraverso le distese di meleti in fiore.Grazie all’iniziativaAdotta un melo“, soggiornando nel clou della fioritura negli agriturismi “Ambasciatori di Melinda”, è possibile conoscere direttamente dai contadini la storia di questa tradizione della valle e le tecniche di coltivazione della mela “di montagna”, ma anche scegliere un melo in fiore e dargli un nome. Il contadino se ne prenderà cura fino al tempo della raccolta autunnale, quando si potrà fare ritorno in valle per cogliere i frutti dal proprio albero e portarli a casa. Il prezzo del soggiorno per i due weekend Primavera + Autunno è di 130 euro a persona, e può diventare una originale idea regalo. Non solo:  si può viaggiare tra i meleti in fiore anche a bordo del “Trenino dei Castelli” alla scoperta di quattro stupendi manieri lungo le valli di Non e Sole: Ossana, Caldes, Valèr e infine il monumentale Castel Thun. Tra una visita e l’altra, c’è anche il tempo per uno spuntino con i prodotti della “Strada della mela”. E per tre domeniche si può usufruire della proposta “Speciale Famiglie” con tariffe agevolate e delle iniziative speciali nei singoli castelli: laboratori, racconti animati e una caccia al tesoro che coinvolge tutta la famiglia. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti e informazioni: Agenzia Viaggi Guidavacanze tel. 0463 423002 – info@guidavacanze.it.

Per una fioritura alpina eccezionale, a giugno si può fare un’escursione botanica nelle Dolomiti di Brenta al Pian della Nana, pernottando nel vicino rifugio Peller. Ad un primo colpo d’occhio sembra di trovarsi in una classica distesa tibetana, invece siamo nel settore settentrionale delle Dolomiti di Brenta a quasi 2000 metri di altezza, tra le valli di Non e Sole. Questo esteso e poco conosciuto altopiano si chiama Pian della Nana e per geologi, paleontologi e botanici rappresenta una palestra di osservazione unica nel suo genere. Ai piedi del Monte Peller, si estende un verde anfiteatro delimitato da dolomie e curiose intrusioni di roccia rossastra, dove si può ammirare una spettacolare fioritura alpina. Sono 431 le specie che tra maggio ed agosto alternano lo sbocciare di fiori sempre diversi. L’apice si raggiunge a giugno, il periodo più indicato per un’escursione botanica. Oppure si può andare in Val di Ledro, autentico scrigno di biodiversità dove fioriscono più di 1000 specie di fiori spontanei. Una tale varietà che ha permesso al territorio di essere incluso nella Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria, dove ogni anno giungono appassionati e botanici da tutta Europa.Qui ci si imbatte in specie tipiche della flora mediterranea – nelle zone più prossime al Lago di Garda – ma anche nelle stelle alpine sulle creste sopra i 2000 m che circondano la Val di Concei. Di particolare pregio è pure l’Alpe di Tremalzo dove crescono 24 specie molto rare e per questo protette. In località Dromaè, un alpeggio sopra il paese di Mezzolago, il Sentiero Botanico conduce tra pinete di pino silvestre, faggete, boschi di latifoglie e pascoli disseminati di narcisi e peonie, ma anche di orchidee selvatiche, anemoni e gigli.  Lungo l’itinerario si incontrano anche diversi camminamenti e manufatti della Grande Guerra.

Fioriture in montagna  foto  Marco  Simonini copia

Altro autentico gioiello floreale è il Monte Baldo, chiamato nell’antichità Hortus Italiae, dove sulle praterie in quota, fioriscono il botton d’oro, di intenso colore giallo, e numerose altre specie osservabili lungo uno dei quattro percorsi che formano il “Trekking delle malghe e dei fiori del Baldo”. La flora, ricca di endemismi pre-glaciali è un trattato di botanica a cielo aperto sfogliato nei secoli da tutti i maggiori naturalisti europei. Non stupisce dunque che molte specie botaniche vengano accompagnate dall’aggettivo “baldensis”, a sancirne la specificità e la tipicità.

Nei Parchi naturali e nella Rete delle Riserve del Trentino (che rappresentano circa il 30 per cento dell’intero territorio ) si organizzano weekend dedicati accompagnati da esperti botanici. Il “wildlife watching” alle prime luci del giorno è la proposta del Parco dello Stelvio nel weekend del 28 e 29 aprile. Quando nelle aree del fondovalle le prime gemme richiamano gli ungulati, affamati dopo il lungo inverno, cervi e caprioli escono allo scoperto in particolare durante le ore notturne. A Baita Scaia, in Val di Peio, è fissato il ritrovo con un esperto del Parco che introdurrà il tema del risveglio della natura in primavera. Sul far del giorno quindi, si partirà per un’escursione nel bosco per cercare di scorgere i branchi di ungulati che si muovono nella notte, utilizzando anche speciali termocamere, capaci di percepire il calore degli animali. E dopo aver ammirato la bellezza dell’alba tra le montagne, si rientra per un’abbondante colazione con prodotti tipici locali. È possibile prenotare online sia la sola esperienza della cena e dell’escursione all’alba (da euro 30 a persona) sia il pernottamento di una notte presso alcune strutture del territorio (a partire da euro 66 a persona). Info e prenotazioni su www.ambientetrentino.it.

15918 Valle di Non Foto Carlo Baroni_ copia

Si può vivere anche un’esperienza tra botanica, gastronomia e cosmetica naturale a Paneveggio-Pale di San Martino (il 26 e 27 maggio), nel parco del Monte Baldo (4 – 5 maggio e l’1 e 2 giugno) e a Monte Bondone (il 16 e 17 giugno), proprio all’apice delle fioriture. In programma: cena a tema con botanico per conoscere l’utilizzo di erbe e fiori anche in cucina e, il giorno dopo, escursione botanica accompagnata. Bellissimi esemplari di orchidee attendono di essere ammirati al Parco delle Pale di San Martino il 27 maggio e sul Monte Bondone il 6 maggio. Inoltre, sul Monte Baldo il 2 giugno e sul Monte Bondone il 17 sono organizzati laboratori cosmetici ed erboristici con la realizzazione di un dentifricio e un sale da bagno naturali da portare a casa. Anche per queste proposte è possibile prenotare online sia la sola esperienza della cena e dell’escursione all’alba sia l’esperienza abbinata al pernottamento. Info e prenotazioni e per il pernottamento: www.ambientetrentino.it.

 

 

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