AD AVIGNONE  PER FARSI TENTARE

DA ARTE E SHOPPING SPECIALE PER LE FESTE

di  Carla Rodriguez

 

“Avignone ha una tempra italiana. …Una sontuosa perla architettonica. Una città-museo…” . Parola del grande scrittore Stendhal valide nell’800 come oggi, novembre 2022. Dalle grandi finestre del dominante castello-fortezza-reggia Palais des Papes (15.000 mq e 10 torri, sede di 7 papi “in esilio” da Roma nel XIV sec.), si squadernano, dal primo piano allo sfondo: giardini digradanti, mura trecentesche per  4,3 km; il fiume Rodano;  il ponte del XII sec. St. -Bénézet (dove, secondo l’ottocentesca canzone: “On y dance, on y dance…”);

 

l’isola Barthélasse , paradiso di colture a km 0; la campagna intorno (verde ancora oggi) è un  eden per ulteriori coltivazioni (perfino funghi e tartufi); a perdita d’occhio, le vigne della Cote du Rhone e gli allevamenti. Una tavolozza completa per allestire una tavola gourmand. Da provare a “Le 46”, per esempio: interessanti preparazioni di terra e di mare (Marsiglia e la costa sono vicine) di Alexandra e Nicolas M. Dubouchet, 300 tipologie di vini (anche da asporto). Sulla pl. du Palais 15, il Carré du Palais, spazi interni ed esterni (ancora godibili), enoteca sotterrane , propone piatti terragni di qualità .

 

Shopping natalizio a le Halles, pl. Pie 8, aperto ogni mattina, dove acquistare formaggi – specie di capra – a La Maison du Fromage;  olive, olio, tapenade, conserve da Serge Olives; da Panissain, les papalines al cioccolato e origano. Tutti i sabati di novembre, alle 11, “La Petite Cuisine des Halles”: chef avignonesi si esibiscono. Sempre vi si “esibisce”, ma a pranzo, Jonathan Chiri: modi spicci, grandi sapori nel suo Centr’Halles. In città, il 17. XI, ”Millevin” è l’unica l’esibizione di confraternite vinicole con degustazioni.

In pl. Pie, martedì e giovedì, lo shopping  per doni natalizi prosegue al Marché de brocantage. Monsieur Rebours, di fronte alle Halles, vende oggi: grammofono funzionante a manovella con dischi d’epoca (1910), 240 euro; gioco da bar con cavalli in ghisa moventi (1930), 160 euro; orsi in pelouche dal 1930.

 

Nell’area pedonale “entro le mura”, le vie delle Corporazioni medievali esibiscono botteghe speciali. Al 20, r. Marchands, il locale storico Chapelier Mouret  (cappellaio dal 1860, dal 1923 con il nome attuale) propone splendidi Panama, preziosi modelli in feltro… In questi giorni trovate, tra le curiosità proposte da Stefan Bonneli (75, r. Bonneterie ): una Gaggia da bar a leve (1948); un affilatore per rasoio professionale  inglese, cuoio e acciaio istoriati (1946). Modernariato raffinato a La Pause Vintage (12, pl. Chataignes).

Patrimonio mondiale Unesco, la città è uno stupefacente labirinto, dove l’arte è regina. Al turrito Palais des Papes (interni  dipinti da maestri fiorentini, senesi, francesi ) fino al 30.XI la mostra “Amazonia”, struggenti foto di Salgado. Al museo del Petit Palais, nicchia di capolavori italiani (molte sale chiuse, consultare prima il sito), fino al 4.XII, sei tavole del ‘500 ( “Le meravigliose storie di Teseo”), in collaborazione col Louvre.

Una follia da vivere magari un solo giorno? Alloggiate a La Mirande, ex palazzo arcivescovile, interni con arazzi, lampadari, tele, arredi, giardino, 26 tra suite e camere lussuose (da 500 euro), mai uguali. Tutto è storia e arte. Tre i ristoranti (e 2 stelle Michelin) curati dal fuoriclasse Florent Pietravalle. Qui il Natale è speciale.

Fuori, per le antiche strade, si snoda il Marché de Noel  (26.XI-28.XII), 30 chalet con prodotti artigianali; spettacoli e concerti; mostra di presepi, ”santons” e tavole provenzali (fino al 7.I) al Palais du Roure.

Info: www.avignon-tourisme.com/it;  www.france.fr

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