BUON CIBO, SPORT E NATURA
SULLA STRADA DEL VINO DELL’ALTO ADIGE

di Barbara Silbe

 

 

 

C’è un territorio a mezz’aria tra le cime dei monti e lo specchio di un lago, che con la bella stagione fa concorrenza a qualunque mare. È fatto di dolci colline cariche di vitigni pregiati, punteggiate di castelli, residenze signorili e paesi di charme che custodiscono tanta storia e tanto lavoro di coltivatori d’eccellenza. Stiamo parlando della Strada del Vino dell’Alto Adige, che inizia a Nalles, passa per Bolzano e corre per 150 chilometri lungo l’Oltradige e la Bassa Atesina fino alla città di Salorno. I suoi sentieri tra i filari o su per le montagne si possono percorrere a piedi o in bicicletta, ne troverete alcuni più facili, didattici, panoramici o più complessi per escursionisti esperti. Luogo principe è Caldaro, con quella bella conca che racchiude l’omonimo lago balneabile che è il più grande della regione e il più caldo delle Alpi. Alimentato da alcune sorgenti subacquee e dal Rio dei Prati, attira numerose specie di uccelli migratori e stanziali ed è lungo 1,8 chilometri e largo quasi uno, con una profondità massima di 5,6 metri. Si trova a 216 metri di altitudine, incastonato in un panorama unico e molto frequentato da turisti, sportivi e bagnanti per tutta la stagione. Da non perdere sopra Appiano anche il giro dei Laghi di Monticolo, che sono di origine glaciale e immersi in un’area boscosa incantata.

 

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Questi declivi verdeggianti, baciati dal sole per gran parte dell’anno, offrono anche molto altro: 4249 ettari dedicati alla coltivazione dell’uva e alla produzione di vini pregiati, con 77 cantine per 16 comuni, per un percorso tra i più belli e antichi del Belpaese. Si producono qui il Lagrein, la Schiava, l’aromatico Gewürztraminer, il Muller Thürgau, vini che grazie a questo microclima favorevole sono tra i migliori d’Italia. La vacanza qui diventa subito godereccia con le numerose soste gastronomiche, gli eventi che si susseguono ogni mese e abbracciati dalla proverbiale accoglienza degli abitanti della zona.

 

 

 

 

Giugno sarà il tempo di “Notte delle Cantine 2023”, evento che si svolgerà il 10 del mese e che attirerà come sempre numerosi amanti dell’enogastronomia. Questa edizione della manifestazione si concentrerà nella parte settentrionale della Strada del Vino dell’Alto Adige, l’anno venturo si sposterà più a sud. I trasferimenti da una cantina all’altra sono assicurati da un servizio navetta. Info: www.nottedellecantine.suedtiroler-weinstrasse.it

Se intendete approfondire la tematica del vino, non potete non visitare due luoghi eletti: la cantina di San Michele Appiano, fondata nel 1907 e che conta 320 soci, in via Circonvallaione 17-19 ad Appiano, appunto, (www.stmichael.it) e la storica cantina Kettmeir immersa nei vigneti specializzata in bollicine pregiate e custode di antiche tradizioni e protocolli qualitativi d’avanguardia (www.kettmeir.com).

 

Dopo tutto questo buon cibarsi, il giusto contrappasso è qualche sport outdoor e in questo territorio c’è solo l’imbarazzo della scelta. Oltre al giro dei laghi, segnaliamo l’escursione lungo il panoramico sentiero enodidattico di Cortaccia, che si può precorrere anche con una guida che spiegherà le peculiarità naturalistiche e le coltivazioni (www.suedtiroler-unterland.it/it/percorso-eno-didattico). Altro percorso istruttivo è quello del vino di Caldaro, che comincia in piazza Rottenburg e si sviluppa intorno a questo delizioso paese formando una sorta di otto (https://www.kaltern.com/it/tours/sentiero-del-vino-attraverso-caldaro.html). Chi ha gambe e fiato buoni, si può infine spingere in alta quota verso cime come la Mendola, il Salto, il Parco Naturale del Monte Corno, la Forcella del Bergner Kreuz, il Renon o il monte Regolo.

 

 

 

Dove alloggiare:

Hotel e tenuta Klosterhof, a Caldaro, che è uno dei 29 Vinum Hotel altoatesini, luogo ideale per rilassarsi nella spa con i tanti trattamenti benessere o godere dei sapori del luogo. Il titolare coniuga l’attività di albergatore a quella di produttore (www.klosterhof.it)

Castel Freundenstein ad Appiano, affascinante albergo e ristorante inseriti in un antico maniero medievale che domina la vallata. I proprietari hanno preservato il suo prezioso passato adattandolo alla storia contemporanea, con suite dalle linee pulite, spaziose ed eleganti che vi faranno sentire dei veri aristocratici (www.schlossfreundenstein.com). Lo chef Danilo D’Ambra gestisce il suo ristorante e il park bistrot, combinando i sapori delle sue origini napoletane con quelli locali.

Ottimi anche il ristorante Seehofkeller a Caldaro (www.seehofkeller.it), ricavato da un antico maso; lo Schwarz Adler a Cortaccia (www.schwarzadler.it) che vanta un’antica cantina di vini e un’accogliente stube; il Ritterhof di Caldaro (www.restaurant-ritterhof.it) con pietanze alpino-mediterranee e vini locali dell’omonima cantina.

Altre informazioni sul sito www.suedtirol.info/it

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