Sicilia occidentale: vacanza tra terra e mare

Lungo la costa che da Marsala arriva alla riserva naturale Foce del fiume Belice
sfilano litorali di sabbia fine e un entroterra ricco di bellezze archeologiche, vigneti e oasi faunistiche

 

di Camilla Golzi Saporiti

 

 

 

 

Strade che si perdono tra campi e colline e poi scendono verso spiagge dorate e mare blu cobalto. Un paesaggio che alterna templi greci e vigneti, borghi d’altura e città di mare, rocche e saline. Attorno la quiete, il sole caldo, la luce intensa e l’aria che ha il profumo del salmastro portato dal vento. Non è un sogno, non è un film. È la Sicilia occidentale che si muove a ritmo lento nel trapanese, lungo quella striscia di terra che tocca la capitale del gambero rosso Mazara del Vallo e Marsala, la città dei Mille e della storica cantina Donnafugata. È la Sicilia occidentale che si snoda lungo quella striscia di terra che, ancora salva dal grande turismo, si tuffa in un mare che sa già d’Africa, avvolto nella stessa luce abbagliante del Maghreb, solo qualche decina di miglia più in là, oltre il Canale di Sicilia. È lungo questa striscia di terra siciliana benedetta dal sole e da madre natura che iniziano ora a comparire indirizzi alberghieri di stile, attenti a integrarsi nel luogo, senza stravolgerlo, ma valorizzandolo.

 

Indirizzi segreti da scoprire

 

 

Tra gli indirizzi da scoprire, merita il cinque stelle Almar Giardino di Costanza Resort&SPA (almargiardinodicostanza.com). Ricavato in un’antica dimora immersa nella campagna di Mazara del Vallo, riprende nell’architettura e negli arredi le caratteristiche di un baglio nobiliare siciliano, rivisitato con occhi moderni. L’atmosfera è rilassata e accogliente, complice il binomio di ospitalità siciliana e hôtellerie di alto livello con tanto di nuova SPA. Niente è esagerato, ma tutto è curato nei dettagli, dentro e fuori. Se gli interni colpiscono, l’esterno conquista. È un trionfo di vegetazione mediterranea. Piscina, lounge bar, ristoranti sono incastonati in un giardino di banani, aranci e palme. E a proposito di ristoranti, l’offerta gastronomica è un’esperienza da vivere all’AquaMadre Restaurant. Nel menù si fondono ingredienti siciliani – dai gamberi di Mazara del Vallo alle arance rosse dell’Isola, alla selezione di sali aromatizzati della salina Culcasi di Nubia, presidio Slow Food – e ricette mediterranee. Diversi ma altrettanto allettanti, le proposte dei due ristoranti vista mare affacciati sul Lido di Costanza, spiaggia privata del resort, raggiungibile in 15 minuti di navetta gratuita. Insomma, il risultato è un invito a tavola costante. O una tentazione continua ad abbandonare ogni proposito di dieta. Da non abbandonare, invece, l’occasione di muoversi nei dintorni, approfittando della posizione strategica del resort.

 

Visite terra e mare

 

 

La costa trapanese, ancora quasi incontaminata, è un susseguirsi di dune e calette orlate da piante e arbusti, agavi e palme in perfetto stile mediterraneo. Tra le spiagge da non farsi sfuggire, quella della Tonnarella, nei pressi di Mazara del Vallo. Un chilometro si sabbia fine e bianca bagnato da acque che toccano tutte le sfumature del blu. Mezz’ora più a sud, invece, si accede alla riserva naturale Foce del fiume Belice, formata da arenili dorati, con dune, cespugli di gigli di mare, eucalipti, canneti e pini. Proprio qui si trova la spiaggia di Portopalo di Capo Passero. Detta la spiaggia tra i due mari – perché bagnata da una parte dal Mediterraneo e, dall’altra, dallo Ionio – è uno spettacolo marino che va in scena ogni giorno, dall’alba al tramonto.

 

 

Non sole sabbia e mare. Mazara del Vallo offre molto da vedere, dalla Cattedrale alla chiesa barocca di San Francesco fino al capolavoro del Satiro danzante, esposto nella chiesa sconsacrata di Sant’Egidio insieme ad altri reperti archeologici recuperati dai fondali del canale di Sicilia. Degustazioni di olio nelle aziende locali e di vino nelle rinomate cantine di Marsala, in primis Donnafugata, sono un imperativo. Come lo sono i vicini siti archeologici di Segesta, Selinunte e dell’imbattibile Erice. Da vedere almeno una volta nella vita, Erice è un borgo scolpito che si arrampica sul monte San Giuliano, a 750 metri. Camminando tra le vie strette si arriva in cima, dove si trovano il castello di Venere e la torretta Pepoli, nel Giardino del Balio. Qui ci sono diversi punti panoramici, tutti splendidi. Su un versante, la vista abbraccia la cima di monte Cofano e i monti dello Zingaro, su quello opposto guarda la laguna dello Stagnone, le coste del marsalese, le Egadi circondate da acque turchesi e le saline. E a proposito di saline, un altro itinerario da non trascurare è la Via del Sale, un percorso che si snoda verso Trapani, tra saline bianche e mulini a vento incorniciati in un paesaggio da cartolina d’altri tempi.

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