Un perfetto weekend a Castelfalfi
Un gioiello nel cuore della Toscana, circondato da vigneti e ulivi secolari, che vanta una storia lunga millenni. E che oggi è un rifugio contemporaneo immerso in un paesaggio da sogno
di Elena Barassi
@elena_barassi
Una tortuosa strada si inerpica tra boschi di rigogliosi cipressi e pini marittimi. L’arrivo a Castelfalfi è di quelli difficili da dimenticare. Un antico bastione che risale all’epoca etrusca, dimora, nel corso degli anni di Giovanfrancesco Caetani che, dopo il matrimonio con Costanza de Medici, lo trasformò in residenza signorile e ancora magione di famiglie aristocratiche toscane per poi rimanere a lungo disabitato.
Oggi appare come un borgo medioevale dalle fattezze eleganti dove tutto invita a rallentare il ritmo per immergersi in questo paesaggio da fiaba. È la famiglia indonesiana Lohia che nel 2021 scopre casualmente il borgo e ne rimane talmente affascinata da decidere di riportarlo agli antichi splendori. Aggiungendo quella raffinatezza che è propria della tradizione orientale. Oggi Castelfalfi , che quest’anno rimarrà aperto fino al 7 Gennaio, è un’oasi di serenità in cui il paesaggio circostante, fatto dolci e sinuose colline su cui sono adagiati ulivi secolari e pregiati filari di vite, crea la cifra stilistica perfetta. Un relais diffuso 5 stelle lusso con una forte impronta green in cui il corpo centrale color pietra sembra fondersi perfettamente con la natura.
All’interno un design contemporaneo ispirato ai colori toscani con accenni di crème e panna che scivola nelle camere e suite e raggiunge l’apice nella 4 signature suite, un trionfo di eleganza a cui aggiungere un giardino privato con vista sulle colline e pure un barman a disposizione per una mixology ad effetto a base di gin e distillati, tutti rigorosamente home made. A corredo di ciò, la tabaccaia, in cui gli ambienti riflettono in toto lo stile agreste della Toscana fatto di travi in legno e mobili rustici, e gli antichi casali con piscina privata.
L’accento orientale di Castelfalfi è tutto nella Spa a firma RAKxa, unica in Europa, che riprende trattamenti e filosofia del sofisticato centro benessere olistico thailandese. Uno spazio luminoso con eleganti cabane che fanno da quinta alla scenografica piscina a sfioro interna ed esterna. La ricerca dell’eccellenza al relais parte in primis dai prodotti agricoli, provenienti dalla tenuta agricola di 1.100 ettari, dall’orto biologico, oltre che dai vigneti e dagli ulivi secolari. Massima espressione della Toscana più autentica, il Rosmarino è il regno della gustosa Chianina alla Fiorentina e la pizza fatta con un impasto lasciato riposare per 72 ore, mentre la country club house, ospitata nell’ex casale Poggionero, è il rifugio perfetto per ammirare le sinuose pendenze del Mountain Course di 18 buche.
Henry Chebaane firma l’Olivina, bistrot e fine dining, ispirato al nome della pietra verde traslucida che gli Etruschi chiamavano gemma del sole, l’olivina appunto. Teatro del gusto, il ristorante è un viaggio ispirato ai sapori del mondo ma ben ancorato nelle radici toscane. Da abbinare ai vini della Tenuta – da gustare pure nella Barricaia -, in prevalenza i rossi, tra cui spiccano il Poggionero, nato dai vitigni più antichi della tenuta, il Poggio della Fame che è un inno al territorio ma pure il delizioso rosè Falacine fresco e 2 amabili vermentini. Gettate le spalle al relais si scopre il borgo, una manciata di negozi e la chiesa romanica di San Floriano prima di giungere al castello medioevale, il punto panoramico per eccellenza per ammirare dall’alto l’intera tenuta.
Ovviamente si può pure passeggiare tra le 27 buche che compongono i due percorsi di golf, che richiamano in ogni stagione appassionati golfisti, oppure scoprire i segreti dell’apicoltura di Castelfalfi da cui si ricava un delicato miele millefiore. E quando le brume autunnali avvolgono il paesaggio è il momento perfetto per dedicarsi alla caccia al tartufo. Il pregiato tubero comparirà pure sulle tavole scintillanti del Cenone di Capodanno di Casterfalfi.