Villa Litta a Lainate
TURISMO: VILLA LITTA A LAINATE, MAZZALI “GIOIELLO DEL RINASCIMENTO LOMBARDO CON ‘NINFEO’ TRA I PIU’ PREGIATI D’EUROPA”
L’assessore regionale “A pochi chilometri dal centro città, ci sono attrazioni preziose come questa dimora Cinquecentesca. L’invito è ai lombardi, connazionali e turisti esteri: vengano a vedere questa meraviglia”
Di Stefano Passaquindici
“Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate è un gioiello del Rinascimento lombardo, che, al suo interno, offre la meraviglia di un sistema di fontane e giochi d’acqua tra i più pregiati d’Europa. Un tesoro da far conoscere maggiormente ai nostri turisti”. Così l’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale, Moda, Design e Grandi Eventi di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, oggi in visita alla villa costruita nel 1585 per volontà del conte Pirro I Visconti Borromeo in quella che è oggi la Città Metropolitana di Milano.
UNA DIMORA STORICA CHE DA’ LUSTRO AL MILANESE
– “E’ un luogo che dà lustro all’Hinterland milanese e chi atterra nel capoluogo lombardo deve sapere che a pochi chilometri dal centro città, ci sono attrazioni preziose come Villa Litta- osserva Mazzali-. Nota per gli splendidi giardini all’italiana e il Ninfeo, la Villa offre un’esperienza inebriante: stanze affrescate, statue neoclassiche, fontane di prezioso marmo di Candoglia o di Carrara, ambienti decorati da meravigliosi mosaici realizzati con pietre di fiume”.
GROTTE E GIOCHI D’ACQUA, UN LUOGO
DOVE REGNA IL BELLO
– “A secoli di distanza, suscitare meraviglia sono ancora oggi le grotte artificiali costruite nel Cinquecento e gli ‘scherzi d’acqua’ – azionati da invisibili fontanieri – che facevano divertire la nobilità dell’epoca. Uno spazio pensato e accuratamente studiato per divertire e appagare il gusto del bello, in perfetto ‘stile lombardo’”, sottolinea ancora l’Assessore regionale.
CON GUIDE ESPERTE IN UN TOUR AFFASCINANTE
– Le visite guidate alla Villa Litta Borromeo di Lainate ripercorrono tutte le bellezze e le trasformazioni della Villa, che nel corso dei secoli, ha ricevuto gli elogi di importanti ospiti, da Stendhal a Carlo Porta, da Ugo Foscolo a Cesare Cantù, che ne cantano una straordinarietà che ancora oggi si coglie in ogni angolo.