Inseguendo Marivaux all’uscita del cinema
Più che una notizia, questo post vuole porre all’attenzione del lettore del blog Camera con vista una constatazione. Positiva, per giunta. Ed è la seguente: internet non è un postaccio, e i social network non sono “luoghi” votati esclusivamente al divertimento e al “corteggiamento telematico”. Al contrario sono luoghi dove è possibile un confronto tutt’altro che futile sulla letteratura e sui romanzi. La constatazione, che io mi limito a sposare, non è farina del mio sacco. E’ bensì il risultato di una mini-ricerca (o mini-sondaggio) che la scrittrice Tiziana Lo Porto ha svolto per conto del blog culturale Minima et Moralia. Il titolo della ricerca era #Onebook. La Lo Porto (autrice per Minimum Fax della graphic novel Superzelda, dedicata alla moglie di Fitzgerald) sfrutta i social network per chiedere ai loro numerosi frequentatori di salvare un libro, e uno soltanto. Lo scopo è confrontare gusti e preferenze e soprattutto verificare se esistono titoli importanti che sfuggono non solo all’industria editoriale ma anche ai mass media in genere. E la domanda è nata, come spiega la stessa autrice, da una frustrazione. Uscita dalla proiezione di un film francese dove un personaggio citava a più riprese La vie de Marianne di Marivaux, la sua prima preoccupazione è stata soddisfare la curiosità sopraggiunta. Purtroppo dopo tante infruttuose ricerche la Lo Porto è arrivata alla triste constatazione che il libro non è tra i titoli di catalogo di nessuna casa editrice. Un vero peccato. Quindi si è poi chiesta se altri grandi capolavori, amatissimi dai lettori, possano essere snobbati allo stesso modo dall’industria editoriale, nonostante il loro valore riconosciuto da chi li ha letti e amati. Ed ecco spiegato il motivo del sondaggio. Io ho voluto dare il mio contributo. E la mia scelta è caduta su Il Maestro e Margherita di Bulgakov. Che peraltro si è piazzato bene (al quarto posto). Per dovere di cronaca riporto i titoli che hanno avuto più voti. Il più apprezzato è Il gioco del mondo (Rayuela) di Julio Cortazar (Einaudi). Al secondo posto seguono Cime tempestose di Emily Bronte, La strada di Cormac McCarthy (l’unico vivente) e Lolita di Vladimir Nabokov. Al terzo si piazzano Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline e Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez, Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, Infinite Jest di David Forster Wallace e Le onde di Virginia Wolf. Per la classifica completa rimando al blog Minima et Moralia (http://www.minimaetmoralia.it/wp/onebook/). Qui mi preme soltanto sottolineare che in effetti la ricerca della Lo Porto percorre la stessa direzione di questo blog, vale a dire salvaguardare la memoria di quei titoli che costituiscono un patrimonio condiviso e che fanno (il più delle volte) la forza dei cataloghi delle case editrici. Alla fine mi permetto soltanto un suggerimento per l’appassionata Lo Porto. Vista la sua giovane età sono certo non avrà pregiudizi nei confronti degli ebook e quindi la avverto che può trovare in rete ottime edizioni digitali e gratuite del capolavoro di Marivaux. Io ne ho appena presa una gratuita su Amazon. E questa sera inizierò a leggere La vie de Marianne.