Come mandare in pensione i librai (con un motore di ricerca)
Basta poco. Basta aprire il proprio tablet, digitare l’indirizzo del motore di ricerca, rispondere a un semplice questionario con domande su età, sesso, interessi e stato d’animo. E il sistema snocciolerà in pochi secondi l’elenco dei libri da leggere. Hic et nunc (è proprio il caso di dirlo). Dal momento che ogni risposta, cioè ogni libro, viene affiancato dalle librerie on line che possono fornire in pochi secondi l’edizione digitale del romanzo.
Così, in pochi minuti, restando comodamente seduti a casa non solo si può acquistare un libro. Ma lo si può scegliere e – per giunta – senza l’ausilio di chicchessia. Librai, insegnanti, amici intellettuali, critici di professione e giornalisti vengono mandati tutti in prepensionamento da un motore di ricerca che ha il titolo giusto per sfondare: perfectbook. Per capire perché si tratti di una felice novità nel panorama editoriale bisogna partire da un semplice assunto. Non sono i libri – secondo i creatori di questo nuovo motore di ricerca – a meritare il centro dell’attenzione, bensì le persone, con i loro interessi anche emotivi. Perché, sostengono i genitori di questa virtuosa e volenterosa creatura, anche la lettura del critico più diffidente e puntiglioso è costellata di emozioni e sentimenti. Perché è questo che la lettura provoca (oltre al più volte menzionato allargamento degli orizzonti).
A dare il colpo di grazia al lavoro di consulenza dei librai è un webmaster torinese di nemmeno trent’anni. A forza di ronzare intorno ai libri e di lavorare per chi vive della passione della lettura (costruzione di siti web e blog), il giovane in questione ha iniziato a covare l’idea di un «algoritmo del libraio». Come tutte le grandi invenzioni della Storia, anche questo algoritmo nasce da una frustrazione e da una necessità. Che il giovane webmaster ha condiviso con un’altrettanto giovane psicoterapeuta appassionata di libri e di letteratura. «L’idea è nata quasi per caso – spiega Margherita Bauducco -. Volevamo regalare a una nostra amica un libro da leggere. Abbiamo cercato anche su internet qualcosa di adatto a lei. Però tutte le ricerche partivano dai libri mai dalle persone». Margherita Bauducco, torinese di 28 anni, si occupa di riabilitazione psicomotoria. Appassionata da sempre di libri, ha iniziato a seguire il lavoro svolto dal blog collettivo degli Amanti dei libri. E proprio con il webmaster di questo blog, Andrea Vassallo, ha messo a punto un sistema (il cosiddetto «algoritmo del libraio») capace di individuare il libro adatto in base alle esigenze «emotive» del lettore. I due hanno sfruttato il grande archivio digitale del sito degli Amanti dei libri (recensioni e schede editoriali), passandolo al vaglio di uno schema che prevede un’ottantina di parametri. D’altronde, spiegano, chi legge libri prova delle emozioni. E allora perché non partire proprio dal livello emotivo per arrivare a capire qual è il romanzo adatto al nostro stato d’animo? «Molti di questi parametri sono stati individuati da persone che come me – spiega la Bauducco – lavorano presso Asl, cliniche e strutture sanitarie e che sfruttano proprio la lettura come efficace sistema riabilitativo. «La lettura infatti aumenta l’attenzione e la capacità di empatia – racconta -. Per chi soffre di disturbi psicomotori è estremamente utile imparare a vedere le cose con sempre nuovi punti di vista. E i romanzi, quelli buoni, quelli che hanno personaggi ben caratterizzati, aiutano proprio a osservare le cose attraverso sempre nuovi punti di vista».
Questo insolito motore di ricerca (www.perfectbook.it) ha poco più di un mese di vita. E il primo provvisorio bilancio è entusiasmante. «Sopra le nostre stesse aspettative» spiega il giornalista Matteo Fontana che dirige il web magazine Amanti dei libri, da cui tutto è partito. «Ogni giorno sono più di cinquecento i contatti unici – gongola Fontana – che triplicano durante il week end. Per un’iniziativa senza scopo di lucro e che si regge sul lavoro volontario di un gruppo di persone appassionate della letteratura e dei romanzi, non c’è male!» Anche gli editori hanno fiutato il rilievo che questa iniziativa può avere, comprando banner pubblicitari sul sito. «L’importante è mantenere la libertà d’azione. Visto che lo facciamo solo per passione» conclude Fontana.