C’è una distanza siderale tra il Pablo della famosa canzone di Francesco De Gregori e il Pablo protagonista di una dei romanzi brevi che compongono il trittico Certe sere Pablo di Gabriele Pedullà (Einaudi). Eppure hanno raggiunto la propria “fama” negli stessi anni. Quegli anni Settanta  legati ormai indissolubilmente alla militanza politica, al terrorismo e alla patina ideologica che tutto avvolgeva in un abbraccio spesso soffocante. Il primo, il Pablo  del “Principe”, è una vittima. Un povero operaio emigrato, morto in un cantiere poco attrezzato. Il secondo è un capopopolo, un “primo della classe” che negli anni della “militanza obbligata” […]