Le illusioni perdute e il ricordo di una manciata di more
La cecità ideologica che buona parte della sinistra sta dimostrando nelle reazioni alla notizia dell’accordo raggiunto tra Israele e rappresentanti palestinesi mi ha riportato alla mente alcuni passi di un romanzo la cui lettura renderei obbligatoria per i liceali. Si tratta di Una manciata di more di Ignazio Silone. Pubblicato nel 1952 quando l’autore aveva archiviato da tempo e definitivamente la sua militanza nel Pci, il romanzo offre un doppio registro: da un lato è una delle più taglienti critiche al Partito di Togliatti che si possano trovare nella nostra letteratura novecentesca, dall’altra è l’esaltazione dell’individuo e della sua umanità. Senza dimenticare […]
