10Nov 23
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Uno dei più efficaci motti della letteratura di tutti i tempi è il celeberrimo Carpe diem tratto da un’ode di Orazio. Che i più, peraltro, non ricordano dal tempo dei banchi di scuola ma dalla visione di un altrettanto celebre film di Peter Weir (L’attimo fuggente). Senza scomodare la settima arte, e tantomeno la poesia latina, c’è un romanzo dedicato proprio alla filosofia sottesa al motto oraziano. Si tratta di Chiedi alla polvere di John Fante (letto nella traduzione di Maria Giulia Castagnone per le edizioni Marcos y Marcos). La sua lettura è raccomandata proprio a quanti faticano a rendersi conto […]
Il Blog di Pier Francesco Borgia © 2024
13Gen 19
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Quando uscì la commedia Quattro matrimoni e un funerale di Mike Newell in tanti trovarono nell’episodio dell’orazione funebre il più alto e romantico momento del film. A declamare i versi di una celebre poesia di Wynstan Auden un giovane omosessuale (l’attore John Hannah) che ricordava con struggente commozione il compagno appena scomparso (Simon Callow). Chissà quanto è stata involontaria la scelta di suggerire come amore assoluto quello omosessuale, mentre le storie (a lieto fine) degli altri personaggi della storia venivano liquidate in pochi fotogrammi alla fine della pellicola con riferimenti piuttosto prosaici. Quella scena mi viene in mente ora che chiudo […]
Scritto in
letteratura inglese,
scrittori inglesi,
Senza categoria - Tag:
adelphi,
Christopher Isherwood,
Dario Villa,
Funeral blues,
Mario Fortunato,
Mike Newell,
Peter Weir,
Quattro matrimoni e un funerale,
Roberto Benigni,
Salvini,
Wynstan Auden
Il Blog di Pier Francesco Borgia © 2024