02Lug 23
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Date agli abitanti di un quartiere un gruppo Whatsapp intitolato a un nuovo vicino sufficientemente “strano”, e in poco tempo lo trasformeranno in potenziale orco. Si chiama contagio psichico, e l’era digitale ha peggiorato questo fenomeno. Prima esisteva la piazza dove il contagio, la maldicenza, si trasmetteva in progressione aritmetica di bocca in bocca. L’era digitale non ci ha resi più illuminati o più imbecilli, ma infinitamente più rapidi, e il contagio ha subito un’accelerazione geometrica. E’ quello che è accaduto lo scorso Marzo quando è fallita la californiana Silicon Valley Bank, con un effetto domino su altre tre banche. […]
Il blog di Andrea Pogliano © 2025
17Giu 23
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Stefano Bartezzaghi è un minatore di “frasi matte” tratte dalla vita di tutti i giorni. Una delle più divertenti è la deposizione di una donna in un tribunale americano: «E’ mai andata a letto con quest’uomo a New York? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. È mai andata a letto con quest’uomo a Chicago? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. È mai andata a letto con quest’uomo a Miami? No». Ho trovato una “frase matta” anche nelle 15 pagine del Trattato del Quirinale tra Italia e Francia (qui), siglato il 26 Novembre 2021 da Mario Draghi ed Emmanuel […]
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09Giu 23
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«Urlate piano!» Si raccomandava negli anni Settanta la mamma di un amico di mio fratello, quando l’orda di unni-baby-boomer amici di suo figlio invadevano la casa. Possiamo alzare o abbassare il volume della voce, ma una volta emesso il massimo urlo, quello resta. L’urlo di Munch è unico in qualsiasi circostanza. Così come il grido di allarme, anche le parole sono sempre a rischio di inflazione galoppante (troppe parole che inseguono allarmi troppo esigui), specialmente davanti a un’innovazione tecnologica che minaccia di stravolgere la nostra vita. Gli effetti della tecnologia sono esponenziali, mentre le parole di allarme raggiungono picchi che […]
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13Apr 23
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Nei film hollywoodiani con venature patriottiche, spesso il cretino ha l’accento francese, oppure ha vezzi riconducibili ai cugini d’oltralpe. Ne ricordo due: in Die Hard I, la macchietta che cerca di scendere a patti con i terroristi assomiglia allo stereotipo dell’uomo francese visto dagli Stati Uniti; inutile dire che finisce molto male. Il film Flight 93 narra la storia di uno dei voli dirottati l’11 Settembre, con l’eroico sacrificio dei passeggeri grazie al quale l’aereo si schiantò in aperta campagna, anzichè sul Campidoglio. L’unico codardo che nel film vuole trattare con i tagliagole islamici ha un inequivocabile accento francese. Questa […]
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22Feb 23
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Il termine “propaganda” subisce sui media una deformazione simile alla parola “sorellastra” nelle fiabe: nel nostro inconscio quel vocabolo dal suono sgradevole è riferito solo alle due ragazze cattive, eppure anche Cenerentola era la sorellastra delle figlie di suo padre. Allo stesso modo, la propaganda non è solo quella di Joseph Goebbels ai tempi del nazismo, oppure quella di Vladimir Putin in età contemporanea. Anche i “buoni” la praticano, e trae in inganno esattamente come quella dei “cattivi”. Definizione di propaganda su Treccani: «Azione che tende a influire sull’opinione pubblica (…) È un tentativo deliberato (…) di plasmare percezioni, manipolare […]
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12Feb 23
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Al Festival di Sanremo è andata in onda una divertente metafora di questa nostra “Fluide Époque”, con contraddizioni degne del teatro dell’assurdo. Il cantante Rosa Chemical, nato maschio solido, ma che con il passare degli anni è entrato in una dimensione fluida, ha sorpreso tutti mimando un atto sessuale con Fedez (qui). Quando poi gli ha sparato un bacio in bocca, l’altro non sembrava particolarmente consenziente; forse solo accomodante. Era il tipico scherzo da prima media di noi boomer, ma con i tempi che corrono, se Rosa Chemical avesse messo in atto la stessa carnevalata con Chiara Ferragni, anzichè con […]
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01Feb 23
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Nell’antico paradosso di Zenone, Achille non raggiungerà mai la tartaruga partita in anticipo, perchè quando è sul punto di farlo, l’animaletto avrà già compiuto un passettino in più. Roberto Ghisu, professore del Politecnico di Torino, in una delle sue interessantissime lezioni su YouTube sostiene che la meccanica quantistica abbia risolto quel paradosso. Tutto ebbe inizio il 14 Dicembre 1900, quando Max Planck inserì la “costante” che porta il suo nome nella formula per calcolare l’Energia, intesa come la capacità di svolgere un lavoro. Fino a quel momento, i modelli prevedevano che l’Energia fosse una grandezza continua: nella fisica classica, per […]
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19Gen 23
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Il grande morbo del politicamente corretto impedisce di chiamare le cose con il loro nome. E’ come l’indeterminazione quantistica degli elettroni prima di essere osservati, con noi che guardiamo sempre altrove. Il morbo attecchisce bene a sinistra, ma quando fa comodo ne usufruiamo tutti in maniera bipartisan. Qatargate, per esempio: ogni giorno apriamo i giornali, sperando inconsapevolmente di trovare un nome tedesco, o un furbetto del quartierino francese. Macchè! La torta è proprio tutta italiana, con una ghiotta ciliegina greca, ma non lo diciamo. Allo stesso modo, Matteo Messina Denaro è un problema siciliano, anche perchè in quasi tutte le […]
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17Gen 23
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A volte l’immagine che la donna contemporanea dà di sè sui social networks è quella della Venere Paleolitica con caratteristiche sessuali molto pronunciate (qui). In un futuro distopico, l’uomo ormai privo del suo tradizionale ruolo “alfa”, potrebbe ritrovare un equilibrio curando in maniera maniacale il proprio corpo. Il nuovo maschio si presenterà sui social networks slogandosi la spalla per scattare selfie sempre più audaci: le turgide labbra a pesce, il sorriso accattivante, la posa provocante. Un “filo interdentale” solcherà il suo sedere, per poi, davanti, ricongiungersi a un rettangolo di stoffa talmente aderente da mostrare al mondo se è circonciso […]
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09Gen 23
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Da qualche tempo sono incuriosito dal “packaging” istituzionale, quella forma di marketing che interiorizziamo a tal punto da non essere più in grado di distinguere tra tradizione e rito posticcio. Un esempio è il passaggio della campanella tra presidenti del consiglio dei ministri (qui). Il rito della campanella è vagamente sterile, ma innocuo. Wikipedia lo descrive come “tradizione”, termine che fa venire in mente qualcosa di antico, ma questa usanza è stata introdotta la prima volta nel 1996. Il suo ideatore è Massimo Sgrelli, ex capo del cerimoniale diplomatico della Repubblica, che è diventato una sorta di sacerdote delle liturgie […]
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