Benvenuti agli Hunger Games

La “propaganda russa”, presunta causa della deriva occidentale, ricorda l’invidia del pene di qualche decennio fa: tutti ne parlano, nessuno l’ha vista. Non so se sia colpa della propaganda, ma molti di noi non sanno più conciliare il mito fondativo della civiltà occidentale (basato su libertà, fratellanza e uguaglianza) con le atrocità commesse, o sponsorizzate, al di là dei nostri confini. La cultura della cancellazione, l’insostenibilmente corretto, il pensiero positivo… sono l’effetto, non la causa, della disaffezione alle nostre contraddizioni. Non credo che la soluzione alla presunta propaganda russa sia la propaganda contraria. Qualche giorno fa, Federico Rampini ha ancora […]

  

Dopo la fine della guerra fredda l’America fece anche cose buone

In un articolo del 3 Novembre 2024, Federico Rampini raccontò che il multi decennale dominio dei Democrats negli stati della California e di New York aveva portato le sezioni locali del Partito Democratico su posizioni fanatiche e massimaliste. Per limitare un analogo rischio di estremismo privo di pesi e contrappesi, alle elezioni presidenziali del 5 Novembre, il giornalista con doppia cittadinanza italiana e americana si rassegnò allo “split vote”, voto disgiunto: scelse Kamala Harris in modalità “anti-Trump”, pur giudicandola una pessima candidata, ma al Congresso votò Repubblicano, in modalità “anti-Kamala”. Si “turò il naso” per impedire il ritorno dell’impresentabile Trump […]

  

Il fiume carsico a valle di un “ma”

La più bella citazione della serie tv “Trono di Spade” è di Ned Stark: «Quello che viene prima del “ma” non conta niente». Parafrasando il titolo di un libro di Primo Levi, quello che c’è a monte della congiunzione “ma” alla fine del ragionamento sarà il “sommerso”. Tutto ciò che sta a valle, il “salvato”. Il sottotitolo della rubrica “View” sul Financial Times del 5 Ottobre conferma in parte questa regola: «L’attacco di Hamas contro Israele è stato terribile, ma la risposta ha infiammato la regione». Il significato recondito è: ora basta! L’editoriale inizia con il giusto tributo agli orrori […]

  

Il Berg del Titanic è in Europa

E’ sconvolgente quanto sia efficace il tentativo mediatico di far perdere le tracce sulle vere cause di un conflitto. Lo so, perchè anche io sento la pressione, pur avendo sotto gli occhi la cronologia degli eventi che ci hanno portato sull’orlo dell’apocalisse. Giovedì 12 Settembre 2024, meno di una settimana fa, quel paranoico del Presidente Biden ha minacciato di scatenare la guerra totale se Cuba installerà i missili russi a lunga gittata……………………………… Aiuto! Mi confondo con il 14 Ottobre 1962, quando quel paranoico del Presidente Kennedy aveva minacciato di scatenare la guerra totale se Krushev avesse installato a Cuba i […]

  

Ombre RUSSE e bretelle ROSSE

In un articolo sul Corriere della Sera del 16 Agosto, Federico Rampini chiede scusa per aver sbagliato, a caldo due anni fa, la sintesi sulle responsabilità del sabotaggio del gasdotto Nord Stream: «La mia analisi del 28 Settembre 2022 iniziava bene, applicando il principio del “cui prodest” (a chi giova) segnalavo che la pista più verosimile era quella ucraina (…) Tuttavia, nel prosieguo della mia analisi (…) davo spazio anche ad altre teorie, aggiungevo possibili piste russe, che venivano accreditate da molte fonti occidentali». Sono andato a rileggere l’articolo del 2022, e mi sono accorto che lo stimato giornalista aveva […]

  

Quando gli “shrink” furono declassati a NanoDottori

Questo articolo ironico-mitologico fu declinato al passato remoto nel 2706 da un lontano discendente del famoso blogger Otto von Sputnik, nato circa nel 1964 e morto a un certo punto del ventunesimo secolo, dopo la seconda guerra di indipendenza dal “dogma”. *** Nella lontana Primavera 2024, Federico Rampini evocò una suggestiva amalgama di nobili consigli individuali e collettivi, nel tentativo di porre un argine a quello che lui definiva “autolesionismo occidentale” nei confronti del resto del mondo: «Gli psicoterapeuti insegnano che se non hai un briciolo di autostima, se giochi a umiliarti e distruggerti, è difficile che gli altri ti […]

  

L’uomo che sussurrava a Joe Biden

Federico Rampini ha postato sul Corriere un video stupefacente, dove dichiara che nei quattro anni di Joe Biden alla Casa Bianca, c’è stata da parte del Partito Democratico una forma di negazionismo sul suo stato mentale. Rampini usa la parola “omertà”, e aggiunge che dopo i vertici internazionali, i leader mondiali tornavano a casa preoccupati per il degrado psichico del Presidente Americano. «Com’è possibile che tutto questo sia stato nascosto?», si chiede amaro il giornalista. E’ possibile, caro Rampini, perchè in questi quattro anni di aneddoti umma umma, Lei non ne hai condiviso neanche mezzo con i suoi lettori. Solo […]

  

La mobilitazione degli Zombie

Il “tam tam” guerrafondaio ha raggiunto nuove vette comunicative. Ecco le parole di Federico Rampini sul Corriere dell’8 Giugno: «Più di quattrocentomila americani morirono nella Seconda guerra mondiale. Ventinovemila solo nell’operazione dello sbarco in Normandia. La sconfitta dei nazifascismi fu possibile perché una generazione di giovani americani pagò un prezzo altissimo in un conflitto europeo che non li minacciava direttamente (…) Di fronte all’aggressione di Putin in Ucraina, il presidente americano non ha mai “aizzato” gli ucraini, non li ha affatto usati in una “guerra per procura” (…) Forse un giorno nelle scuole sarà utile soffermarsi sul significato del D-Day […]

  

La Francia e la sindrome del bassotto

Il bassotto è un cane piccolissimo ma coraggioso, perchè crede di essere ENORME. I francesi, uguali. Le loro partnership strategico-industriali finiscono solo in due modi: fallimento, oppure assimilazione completa, come la Cina con Hong Kong. La collaborazione tra Renault e Nissan ha preso negli anni una piega ben diversa rispetto al controllo che Peugeot sembra ormai esercitare su Fiat & Chrysler. Quello che sul continente ai francesi riesce piuttosto bene, con gli isolani non attecchisce. Eppure le premesse sembravano invitanti: Renault detiene il 43% delle azioni di Nissan, e ha diritto di voto nel suo consiglio di amministrazione. La Nissan […]

  

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