Greta e la geopolitica. Cui prodest?
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“Cité-jardinistes”. Con questo termine Renè Guenon, nella sua opera “Il Teosofismo. Storia di una pseudo-religione”, indicava, negli anni Venti del XX secolo, quel milieu sostanzialmente liberal-paganeggiante (ma di un paganesimo essenzialmente sintetico e anti-tradizionale), antenato del contemporaneo ambientalismo. Non è quindi strano che certo ecologismo sia in qualche misura consustanziale all’elite mondialista e liberal-globalista. Non bisogna pertanto stupirsi se, all’attuale fenomeno Greta Thunberg, si accodano figure come il principe monegasco Pierre Casiraghi o i soliti attori di Hollywood. Tuttavia, oltre a ben rappresentare il retroterra ideologico di circoli elitari più o meno occulti, il fenomeno Greta può aprirsi anche a ulteriori chiavi di […]