Riviera Romagnola: Bellaria Igea Marina
Bellaria Igea Marina:
una Città a misura di famiglia,
ricca di energia e storia
Conosciuta fin dai primi del ‘900 come un antico borgo marinaro e una meta di vacanza, Bellaria Igea Marina è una moderna cittadina accogliente e adatta a tutta la famiglia, con il tipico calore romagnolo. Secondo una leggenda antica, il nome “Bellaria” risale al 1414 quando Papa Gregorio XII, ospite del signore Carlo Malatesta, esclamò “Che Bell’aere” ammirando il lungomare e i boschi circostanti. Al contrario, “Igea Marina” è più recente: le sue origini sono recenti e si ispirano a quelle di una “città ideale”; nel 1904 il Dott. Vittorio Belli, iniziò a costruire una “città giardino” dedicata alla salute e al benessere, omaggiando la dea della salute.
Certificata con la Bandiera Blu per la qualità e la sicurezza delle sue spiagge, la città offre un fondale marino dolcemente digradante e un servizio di salvataggio attento. Gli stabilimenti balneari offrono una gamma di servizi, da sport acquatici a benessere e relax, Mini Club e animazione per i bambini, rendendo Bellaria Igea Marina una destinazione completa per le famiglie e per gli amici a quattro zampe.
Situata al centro della Riviera Adriatica, Bellaria Igea Marina è una base perfetta per esplorare città d’arte rinomate come Ravenna, Venezia, Urbino, Firenze e Rimini, oltre a parchi tematici come Mirabilandia, Aquafan, Italia in Miniatura, Fiabilandia e Oltremare. Ma anche per scoprire, nelle giornate meno soleggiate, dintorni quasi sconosciuti.
All’interno della stessa città, merita la passeggiata al Parco del Gelso, con l’antica storica dimora dello scrittore Alfredo Panzini, chiamata “La Casa Rossa”; il quartiere Borgata Vecchia ospita una “galleria a cielo aperto” di sculture, murales e dipinti realizzati da artisti locali; impareggiabile la vista dall’alto della Torre Saracena e, per i più allenati, da non perdere il percorso ciclo-pedonale chiamato “I Sentieri dell’Uso”, che collega Bellaria Igea Marina alla vicina San Mauro Pascoli, città natale del poeta, per una visita alla sua dimora, attraverso un percorso di 9 km immerso nel verde.
Una gita fuori porta dal litorale adriatico
Per una gita fuori porta, a poca distanza da Bellaria Igea Marina, si possono visitare le numerose rocche e i castelli. Uno dei più affascinanti è certamente quello di Montebello di Torriana. Il Castello di “Mons belli” (Monte della guerra) nome d’origine altomedioevale, che domina la valle del Marecchia e dell’Uso, poggiando le sue fondamenta proprio sul picco del monte ed offre al visitatore un affascinante panorama. L’elemento particolarmente attrattivo è inoltre quello legato alla leggenda del fantasma di Azzurrina. Durante la visita al Castello si raggiungono anche i sotterranei dove nel lontano 1375 scomparve in circostanze misteriose la figlioletta del feudatario. Azzurrina, al secolo Guendalina, era una bambina albina che per via del colore bianco dei suoi capelli, veniva tenuta nascosta nel castello per evitare che fosse riconosciuta come una strega. La notte del solstizio d’estate del 1375 tuttavia, mentre giocava a ricorrere la sua palla di stracci, questa cadde all’interno di una ghiacciaia e con lei la bambina che non fu mai più ritrovata… si narra che ancor oggi il suo spirito vaghi inquieto tra le mura del castello e che ogni cinque anni, la notte del solstizio d’estate, faccia sentire il suo lamento.
Dall’ambra di terra a quella di mare
Ambra di terra a quella di mare: non si tratta dell’ambra a cui state pensando, sono due prodotti gastronomici che si trovano in questi luoghi. La prima e più antica è l’Ambra di Talamello che viene così chiamata per la prima volta dal poeta e sceneggiatore Tonino Guerra, che la nomina in una sua celebre frase, paragonandola alla pietra preziosa. Si tratta di un formaggio dall’origine che risale all’anno 1000, un pecorino che viene ancora oggi tenuto a stagionare nelle cantine delle case più antiche. In agosto, il formaggio fresco , già precedentemente stagionato per 3 mesi in sale con temperatura controllata, viene inserito in sacchi di tela bianchi e calato nelle fosse che una volta piene vengono chiuse ermeticamente con tavole di legno e gesso: verranno aperte a novembre, mese anche della sagra che si tiene nel comune di Talamello, quando il formaggio avrà già acquistato tutta la sua particolarità di sapori e profumo. Una fiera che dal 1987 si svolge ogni anno. Si tratta di un misto di latte ovino, caprino e vaccino che alla fiera di Cheese a Bra, in Piemonte, è arrivato 15 esimo su una selezione di 4500 formaggi. Si tratta di un prodotto raro: ne vengono prodotti solo 90/100 quintali all’anno.
E da questa rarità si ispira la nuova “ambra di mare”. L’idea nasce da un’intuizione di Manolo Bianchini, in collaborazione col presidente di Fondazione Verdeblu Paolo Borghesi successivamente a un record registrato nel 2017 quando ristoranti, alberghi e privati coordinati dalla Fondazione, consumarono 40 quintali di cozze bellariesi. La cozza di Bellaria infatti è considerata la più dolce del circondario marino. A presentarla per la prima volta al mondo è stato Francesco Aquila, il vincitore di Masterchef 10, con uno showcooking in riva al mare. E se la regione Emilia-Romagna è il primo produttore nazionale, grazie a una produzione di oltre 20.000 t di mitili, per un fatturato stimato alla produzione di circa 14.000.000 di euro, è risaputo che le cozze di Bellaria- Igea Marina sono le più dolci e ricercate. E che oggi hanno anche un nome che presto diventerà un IGT.
Dove mangiare sulla spiaggia
Sicuramente tra i resort più suggestivi della Riviera, si trova leggermente decentrato da Igea Marina ma gode di un’ ottima proposta ristorativa: Il Blu Suite Beach Resort and Spa prende il nome dai colori preferiti della sua direttrice e fondatrice, Katia Foschi, ma anche i leitmotiv di questo luogo dedicato al ristoro e al benessere della mente e del corpo, che si staglia sul mare e si circonda di verdi giardini. Sulla spiaggia privata l’Insolito Caffè regala piatti estivi e freschi ma soprattutto qui si può trovare la vera piadina romagnola (rigorosamente tirata a mano), alquanto peculiare per un ristorante sulla spiaggia.
E da poco ha inaugurato il ristorante gourmet Alma, una cucina per l’anima, una filosofia attenta alle materie prime biologiche e alla salute. In cucina lo chef Giovanni Maniaci, ben radicato al territorio ma con lo sguardo aperto al mondo. Un modo per raccontare la riviera romagnola a partire dal suo oro blu, il pesce, ma anche dai prodotti locali dell’entroterra.
Così le farine che vengono usate per i lievitati arrivano dal Molino Pransani, uno dei mulini storici di Romagna, un luogo antico e affascinante a pochi chilometri da Alma, che macina a pietra grani locali dal 1910; mentre l’olio, esclusivamente extravergine, nasce dalle colline riminesi, da olive raccolte e macinate a freddo dall’azienda agricola Fratelli Frontali. Tra i piatti signature il Raviolone dell’Adriatico con fumetto e finocchio marino, il Risotto Carnaroli del delta del Po con crema di bieta, acqua di pomodoro, bottarga e bergamotto e la Mormora, pesce dimenticato, servito qui ai carboni, con vinaigrette all’aceto di Riesling, cavolfiore e piselli.