27Lug 16
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Da poco più di una settimana abbiamo perso un amico, un collega, un maestro: Gian Battista Bozzo, per tutti Lello. Il nostro Massimiliano Scafi ne ha già tratteggiato, con la sua penna piena di colori, un ottimo ritratto. Quello che noi possiamo fare con il nostro piccolissimo blog è, invece, cercare di recuperare, sia pure in maniera sommaria, la sua eredità culturale. Per farlo, abbiamo pensato di chiedere un breve ricordo a Giulio Tremonti, già ministro dell’Economia e delle Finanze, che Lello ha sempre seguito come imparziale testimone sia a Via XX Settembre che nei meeting del Fondo Monetario Internazionale. […]
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Wall & Street © 2024
27Feb 15
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Vi racconto una parte di me. «Quando ero bambino mi piaceva trascorrere i pomeriggi nell’ufficio di mio padre. Al piano ammezzato del numero 33 di Piazza Aldo Moro (che per i baresi veraci è sempre rimasta Piazza Roma) . C’era una bella macchina per scrivere che la segretaria non utilizzava sempre e che, quando libera, potevo adoperare per le mie prime scorribande letterarie. In più, bastava mettere il naso fuori dalle finestre per respirare l’aria più pesante del centro della città. Vita, gente che si muoveva, negozi, la stazione, la fontana con gli stemmi delle province pugliesi (che erano ancora […]
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27Ott 13
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A un anno alla nascita, il primo post è andato in rete il 9 ottobre del 2012, Wall & Street apre una nuova sezione: «PAROLA DI GURU». Darà voce o direttamente la penna agli esperti di risparmio e investimenti, lavoro e tasse, politica economica e Borsa che vorranno condividere il proprio punto di vista ai lettori di questo blog e del Giornale.it, proponendo loro soluzioni pratiche. Aspettiamo le vostre domande, saranno vagliate con l’attenzione che contraddistingue questo blog, raccolte in gruppi omogenei e affidate all’esperto più giusto. Nel suo primo anno di vita, Wall & Street ha affrontato (senza mai […]
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25Mar 13
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[photopress:claudio_borghi_bio.jpg,full,centered] I lettori del Giornale lo conoscono da anni come editorialista. Ma Claudio Borghi Aquilini, docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università Cattolica di Milano, è soprattutto una voce eterodossa rispetto al conformismo europeista che domina sui media. Ecco perché Wall & Street hanno voluto ascoltare il suo parere. Lo spread è un indicatore economico? «Lo spread non dovrebbe esistere. Nel 2011 non sapevamo nemmeno cosa fosse perché sul mercato c’era la percezione che il debito europeo fosse condiviso. Il caso si è creato quando Merkel e Sarkozy hanno preso la scriteriata decisione del PSI (acronimo di Private Sector Involvement, […]
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