TuttoMontePaschi – Il presente

[photopress:Profumo_Viola_1.jpg,full,pp_image]             La gestione di Fabrizio Viola e Alessandro Profumo ha risolto parzialmente alcuni dei problemi elencati nel post precedente, ma ne ha lasciati altri aperti. Antonveneta è stata azzerata: in bilancio non vale nulla e dunque non può più appesantire i conti del Monte. Quelle operazioni in derivati sono state chiuse con perdite, ma rappresentano solo un ricordo. Come voltare pagina, però? Il Monte dei Paschi dovrà ripagare già da quest’anno circa 500 milioni allo Stato. I Monti-bond da 3,9 miliardi. Di questi 1,9 miliardi serviranno per ripagare i vecchi Tremonti-bond scaduti alla fine dell’anno scorso. […]

  

TuttoMontePaschi – Il passato

[photopress:Rocca_Salimbeni.jpg,full,pp_image]                       Sui monti (con la m minuscola) c’è silenzio. Sul Monte (dei Paschi di Siena) il rumore è talmente assordante che non si sente più nulla. Proprio come in montagna. Tra Alexandria, Santorini, Nota Italia ( e con i sospetti su Chianti Classico) si è persa un po’ di vista la sostanza della questione. Il clamore sul caso derivati ha coperto, ha nascosto la vera ratio di quelle operazioni finanziarie. E, di certo, la confusione della politica non aiuta a capire i motivi. Si può fare un breve elenco L’acquisto di Antonveneta, […]

  

Bonsai #20 – Dopo Monti alle banche serve il “Niagara”

La cura del governo Monti oltre deprimere ulteriormente l’economia del nostro Paese, ha lasciato ancora più a secco di denaro famiglie e imprese.  Le condotte che dovrebbero portare la liquidità  dalle casseforti delle banche italiane al mondo delle aziende sono infatti sempre più otturate. A dirlo è uno studio di Unimpresa,  secondo cui in un anno di crisi – da novembre 2011 a novembre 2012, che coincide con la presenza del governo tecnico – i prestiti delle banche a famiglie e imprese sono scesi di quasi 50 miliardi. Tutto questo malgrado gli oltre 200 miliardi che le banche italiane hanno preso in prestito […]

  

Bonsai #18 – Senza Monti italiani più ricchi

Il primo proposito delle famiglie italiane per l’anno appena iniziato è riuscire a mettere al  sicuro qualche spicciolo dal vortice creato dalle ineludibili spese quotidiane e dalle tasse inventate dal governo Monti (come l’Imu sulla prima casa). La rilevazione è dell’Osservatorio Findomestic, società specializzata nel credito al consumo controllata dalla francese Bnp Paribas come Bnl, secondo cui il desiderio di ripristinare la «capacità di  risparmio» supera anche l’obiettivo di dimagrire e di essere più presenti con i propri affetti familiari. Wall & Street    

  

#AddioMonti 6 – Professori bocciati sullo spread

Intesa Sanpaolo prevede che il prossimo anno lo spread, il principale termometro della crisi del debito europeo, si attesterà attorno a 280 punti base, in calo rispetto ai 395 punti segnati in media nel 2012 ma appena sotto l’obiettivo dei 287 punti che Mario Monti aveva posto come obiettivo del proprio lavoro  prima della crisi di governo. Ca’ de Sass non lo dice, ma non è difficile dedurre che la cura Monti non ha rilanciato né l’Italia né l’economia, anche perchè l’esecutivo dei Professori – di cui fa parte l’ex amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera nella veste di super-ministro […]

  

#AddioMonti 3 – Nomura come il Liga: «Niente paura»

«Le reazioni del mercato obbligazionario sono state tutto sommato trascurabili». Alastair Newton, analista di Nomura, fa un po’ come il Liga ma anziché cantarlo scrive agli investitori: «Niente paura». Anche se Mario Monti se ne andrà, non c’è di che temere relativamente all’Italia. Anzi, l’esperto ha messo in questione la bontà stessa di un bis del Professore. «Un governo con una solida legittimazione democratica potrebbe avere maggiore spazio di manovra per portare avanti quelle riforme strutturali di cui l’Italia ha bisogno», aggiunge Newton. Esiste, ovviamente, anche l’ipotesi peggiore. Ma in questo caso sarebbe un altro Mario, il presidente della Bce […]

  

#AddioMonti 1 – Mettete le sterline nel porcellino

Le dimissioni del premier italiano Mario Monti si inseriscono in un quadro macro-economico in miglioramento dopo le produzione industriale e le vendite al dettaglio cinesi hanno mostrato una forza inaspettata a novembre, lasciando cadere in secondo piano le incertezze legate al fiscal cliff, il precipizio fiscale che potrebbe scaricare sulle spalle degli americani tasse per altri 600 miliardi di dollari gelandone i consumi. Date queste premesse gli esperti di Cmc Markets, consigliano di non perdere di vista il mercato dei cambi, a partire dal cambio euro-dollaro che ha messo la retromarcia: qualora non tenesse quota 1,2880 potremmo presto tornare a 1,2800 mentre […]

  

Bonsai #14 – Ecco chi vota per Monti

Dopo il Financial Times è il turno di Standard & Poor’s. Così come il giornale britannico aveva avvertito Bersani che, in caso di vittoria alle politiche, avrebbe dovuto seguire la linea del governo Monti ora è l’agenzia di rating a denunciare un rischio per la pagella dell’Italia. Il motivo è l’incertezza sull’agenda del prossimo esecutivo e il «rischio significativo che l’economia italiana possa non riprendersi nella seconda metà del 2013». Wall & Street

  

Bonsai #13 – Le Poste pagano con la ricaribile

Viste le tasse del governo Monti (la sola Imu rischia di consumare l’intera tredicesima) qualcuno potrebbe essere costretto a sostituire i doni sotto l’albero con biglietti della lotteria o anche semplicemente di auguri. Per chi cerca un’idea regalo c’è tuttavia una possibilità in più: in attesa di Babbo Natale, Poste Italiane ha lanciato “MyPostepay”, una  carta prepagata personalizzabile al costo di 10 euro con la propria foto (o con una delle 600 immagini disponibili). La carta può essere richiesta dal sito www.postepay.it  (l’importo di ricarica minimo richiesto è pari a 5 euro). MyPostepay può essere utilizzata sia online sia negli oltre […]

  

Un seggio per Nomura

Dopo che Silvio Berlusconi ha ventilato la possibilità di revocare il sostegno al governo Monti, sarebbe stato del tutto logico aspettarsi che i suoi avversari politici utilizzassero quelle dichiarazioni per rimproverargli (come sempre è stato fatto in passato) il rialzo dello spread Btp-Bund sopra quota 350. E invece la sorpresa è che sono stati gli analisti di Nomura a sottolineare che «il Pdl deve fare chiarezza sul supporto a Mario Monti altrimenti la percezione di incertezza politica sull’Italia potrebbe crescere, causando un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato». Ora chi offrirà un seggio agli esperti della banca giapponese: Bersani, Casini oppure […]

  

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