Il mormorio notturno di Cormac McCarthy

Quando ho finito di leggere l’ultimo romanzo di Cormac McCarthy Il passeggero (Einaudi, con la traduzione di Maurizia Balmelli) mi è venuta in mente una fotografia che recentemente avevo visto sui social. Una fotocomposizione dove compariva i quattro di Liverpool con una scritta sopra la loro testa che recitava così: Sorry for raising the bar to high. Quella frase mi è infatti sembrata adattissima per McCarthy. O meglio per questo suo nuovo romanzo (prima parte di un lavoro che si completerà a settembre con la pubblicazione di Stella Maris). L’autore americano ha infatti posto decisamente troppo alta l’asticella. E per un lettore senza […]

  

Perdersi nel deserto per seguire Mc Carthy

Più simbolico e inquietante del monolite di  2001, Odissea nello spazio, la grande, gigantesca duna Amargosa da sola vale un posto importante nella letteratura contemporanea e – in genere – nel nostro immaginario post-moderno. E’ una massa sabbiosa vasta quasi come la California. La sua altezza supera in alcuni punti anche le vette delle Montagne Rocciose. Un mostruoso gigante nato per abitare i peggiori incubi di chi già vive l’ansia dei mutamenti climatici. L’ha creata una giovane scrittrice, Claire Vaye Watkins, che di zone desertiche se ne intende, visto che è cresciuta sul limite (abitabile) della Death Valley. Questa duna […]

  

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