Scripta manent dicevano i latini. Sì, va bene. Le parole restano. Però le parole non sempre fermano la realtà che vogliono rappresentare. A volte la catturano, ma il tempo le sfibra e le trasforma in un tessuto dalla filigrana larga che fa esondare il senso profondo che volevano conservare. Chiedete a Leopardi per esempio notizie del suo “ermo colle”. Lui, buonanima, vi dirà che è tutto lì nelle parole che ci ha lasciato, in quella poesia (L’infinito) che ancora resiste nei programmi scolastici. Sempre caro gli fu “quell’ermo colle” al poeta, e quella “siepe” che impedisce allo sguardo di cogliere […]