Dietro i grandi personaggi della letteratura si celano sempre persone reali. Gli scrittori, anche quelli che firmano capolavori immortali, tendono a ritrarre piuttosto che a inventare e in effetti, come disse Joyce, il genio è colui che meglio di altri sa rubare. O – per essere meno brutali – colui che sa fare propria l’invenzione di altri. E’ una considerazione, questa, che ritorna ciclicamente. Ogni volta, almeno, che le cronache scoprono l’esistenza di una persona reale dietro un personaggio della fantasia letteraria. L’ultimo caso riguarda il celeberrimo dottor Watson che – secondo Arthur Conan Doyle (1859-1930)  – doveva servire da […]