Anche Cenerentola era una “sorellastra”

Il termine “propaganda” subisce sui media una deformazione simile alla parola “sorellastra” nelle fiabe: nel nostro inconscio quel vocabolo dal suono sgradevole è riferito solo alle due ragazze cattive, eppure anche Cenerentola era la sorellastra delle figlie di suo padre. Allo stesso modo, la propaganda non è solo quella di Joseph Goebbels ai tempi del nazismo, oppure quella di Vladimir Putin in età contemporanea. Anche i “buoni” la praticano, e trae in inganno esattamente come quella dei “cattivi”. Definizione di propaganda su Treccani: «Azione che tende a influire sull’opinione pubblica (…) È un tentativo deliberato (…) di plasmare percezioni, manipolare […]

  

Fluide Époque

Al Festival di Sanremo è andata in onda una divertente metafora di questa nostra “Fluide Époque”, con contraddizioni degne del teatro dell’assurdo. Il cantante Rosa Chemical, nato maschio solido, ma che con il passare degli anni è entrato in una dimensione fluida, ha sorpreso tutti mimando un atto sessuale con Fedez (qui). Quando poi gli ha sparato un bacio in bocca, l’altro non sembrava particolarmente consenziente; forse solo accomodante. Era il tipico scherzo da prima media di noi boomer, ma con i tempi che corrono, se Rosa Chemical avesse messo in atto la stessa carnevalata con Chiara Ferragni, anzichè con […]

  

Venereo-Paleolitico

A volte l’immagine che la donna contemporanea dà di sè sui social networks è quella della Venere Paleolitica con caratteristiche sessuali molto pronunciate (qui). In un futuro distopico, l’uomo ormai privo del suo tradizionale ruolo “alfa”, potrebbe ritrovare un equilibrio curando in maniera maniacale il proprio corpo. Il nuovo maschio si presenterà sui social networks slogandosi la spalla per scattare selfie sempre più audaci: le turgide labbra a pesce, il sorriso accattivante, la posa provocante. Un “filo interdentale” solcherà il suo sedere, per poi, davanti, ricongiungersi a un rettangolo di stoffa talmente aderente da mostrare al mondo se è circonciso […]

  

Mandarini di stato e “packaging” istituzionale

Da qualche tempo sono incuriosito dal “packaging” istituzionale, quella forma di marketing che interiorizziamo a tal punto da non essere più in grado di distinguere tra tradizione e rito posticcio. Un esempio è il passaggio della campanella tra presidenti del consiglio dei ministri (qui). Il rito della campanella è vagamente sterile, ma innocuo. Wikipedia lo descrive come “tradizione”, termine che fa venire in mente qualcosa di antico, ma questa usanza è stata introdotta la prima volta nel 1996. Il suo ideatore è Massimo Sgrelli, ex capo del cerimoniale diplomatico della Repubblica, che è diventato una sorta di sacerdote delle liturgie […]

  

Il MES e Rocco the dog

Il governo italiano sta al fondo salva stati (MES), come il mio cane Rocco sta a una spazzolata vigorosa. Rocco brama la spazzola, specialmente quando gliela passo contropelo, ma è anche un machista-territoriale-sovranista, e giudica poco rispettoso un intervento così intrusivo sul suo corpo. Il fatto che gli provochi piacere lo divide a metà tra atteggiamento goduto e ringhio costante, seppure poco convinto, durante il trattamento. Il MES è uguale. E’ stato ormai ratificato da tutti in Europa. Manchiamo solo noi, forse perchè, come ha recentemente scritto Mario Monti, temiamo che possa un giorno diventare molto utile. Piuttosto che rischiare, […]

  

La nostra premier epicena

La presidente, IL presidente, la sorella minore dei Fratelli d’Italia, praticamente una fratella. L’elezione di questa donna dall’anima “epicena” è anche una reazione all’ossessione di chi declinerebbe al femminile pure i tassi. In campagna elettorale, quando già i sondaggi la davano favorita, la nostra leader sia maschia che femmina si consultava spesso e volentieri con Mario Draghi, il Presidente del Consiglio più rispettato all’estero, e la sua sembrava una svolta dopo i tristi anni di pandemia e governi quaquaraquà. In campagna elettorale, le sue rassicurazioni in tre lingue diverse (inglese, francese, spagnolo) ricordavano quelle capsule che escono dal sistema solare […]

  

Meloni, Pautasso e gli anatroccoli di Konrad Lorenz

Il nuovo governo è nato da un paio di settimane, e mentre la vincitrice Giorgia Meloni, 26% di preferenze, si assesta sul trono di spade, il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini è il vero protagonista, e occupa tutti gli spazi. Più di un analista ha osservato che Meloni è all’opposizione da molti anni, quindi non ha alcuna dimestichezza con i corridoi del potere, il deep state, i mandarini di stato, e le cozze-patelle & denti-di-cane incrostati alla sua corona. Salvini, invece, percorre quei corridoi già da diverso tempo. L’anzianità di servizio conta; eccome se conta! Nelle aziende oil & gas […]

  

Abbiamo abolito l’arrapamento

E’ divertente sparare a zero contro il MeToo, ma è impossibile ignorare che il rapporto tra ragazze e ragazzi contemporanei è meno spensierato rispetto a quello di noi boomer a pari età. Ai nostri tempi i due generi vivevano in sostanziale simbiosi, mentre nel 2022 c’è molta più diffidenza. Cosa cavolo è successo? E’ possibile che il porno accessibile a tutti abbia alterato il modo in cui il maschietto si appropinqua all’altro sesso? Per le generazioni precedenti c’era tutta una procedura prima di cogliere la ciliegina sulla torta. Per raggiungere il centro delle nostre fantasie esisteva un tragitto obbligato che […]

  

Giorgia Meloni, il MeToo e l’invidia del pene

Ci vorranno 15 milioni di dollari per far rivivere il mammut lanoso, estinto quattromila anni fa. Il femminismo post MeToo, invece, ha riesumato con pochi spicci la più grande bufala espressa dalla psicanalisi: l’invidia del pene. Giorgia Meloni è arrivata sul trono di spade anche per salvare le donne da quella pericolosa deriva. Il mio è un giudizio completamente arbitrario, non ho elementi concreti per scrivere una cosa del genere, ma sono convinto che se oggi tornassimo al voto sotto l’effetto del Pentotal, Meloni prenderebbe percentuali bulgare, tipo 80 su 100. Giorgia incarna quello che molti rispettano e si aspettano […]

  

La Francia e la sindrome del bassotto

Il bassotto è un cane piccolissimo ma coraggioso, perchè crede di essere ENORME. I francesi, uguali. Le loro partnership strategico-industriali finiscono solo in due modi: fallimento, oppure assimilazione completa, come la Cina con Hong Kong. La collaborazione tra Renault e Nissan ha preso negli anni una piega ben diversa rispetto al controllo che Peugeot sembra ormai esercitare su Fiat & Chrysler. Quello che sul continente ai francesi riesce piuttosto bene, con gli isolani non attecchisce. Eppure le premesse sembravano invitanti: Renault detiene il 43% delle azioni di Nissan, e ha diritto di voto nel suo consiglio di amministrazione. La Nissan […]

  

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